Stati Uniti per veri foodies: cinque viaggi culinari a stelle e strisce

Union Oyster House Boston, credit Visit the Usa
Union Oyster House Boston, credit Visit the Usa
Stati Uniti per foodies: se profumi, sapori e tradizioni culinarie sono elementi di connessione con la cultura di un luogo e permettono di immergersi appieno nell’esperienza del viaggio, anche negli Usa si può partire in maniera insolita seguendo il gusto.

Visit The Usa ha riunito cinque destinazioni gastronomiche alla scoperta dei sapori degli Stati Uniti, a partire dai peperoni arrostiti di Santa Fe, passando per la cucina tradizionale del New England e con un tocco di innovazione a Boston.

Un viaggio piccante a Santa Fe, New Mexico

La maggior parte delle strade di questa città nelle Rocky Mountain è dedicata al peperoncino. Gli abitanti del luogo si tramandano i semi come cimeli di famiglia e nella valle del Rio Grande si trova Hatch, la “Capitale mondiale del Cile“, la varietà autoctona del peperoncino. Le varietà verdi, da quelle medie fino alle più piccanti, vengono utilizzate in piatti come i chiles rellenos, peperoncini ripieni, in pastella o fritti, oppure si può sperimentare il peperoncino rosso, più dolce, spesso essiccato o in salse. La maggior parte dei venditori arrostisce i peperoni sul posto e quando viene posta la domanda “rosso o verde”, i viaggiatori possono rispondere “Christmas” per assaggiarli entrambi. Da provare è anche la specialità del New Messico, il cheeseburger al peperoncino verde, è stato anche realizzato un percorso ad hoc per scoprirlo in tutte le sue versioni. Tra le altre specialità locali troviamo i food truck messicani nella piazza del centro, il posole (stufato di maiale e mais macinato), il barbecue e il Santa Fe Chocolate Trail, dove i golosi possono provare antichi elisir in stile meso-americano.

A settembre avrà luogo la Santa Fe Wine & Chile Fiesta, che celebra la scena culinaria della città con spettacoli di cucina, banchetti di chef ospiti, cene a base di vino e un tour in bicicletta tra le tappe gastronomiche.

Chile, Santa Fè
Chile, Santa Fè

Zuppa di vongole a Boston, Massachusetts

La prima tappa di ogni viaggio culinario nel New England inizia con il più antico ristorante degli Stati Uniti, la Union Oyster House di Boston, dove i buongustai possono assaporare specialità regionali come la zuppa di vongole, l’aragosta e le ostriche fresche. Il ristorante vanta un wall of fame con i suoi ospiti più celebri, tra cui Robin Williams, Meryl Streep e Al Pacino, oltre a essere tra i preferiti del presidente John F. Kennedy, che amava accomodarsi nella privacy della sala al piano superiore. Tra i piatti forti del menù, l’involtino di aragosta o i maccheroni all’aragosta.

Chi invece non ha voglia di frutti di mare e vuole mettere alla prova la cucina italiana in sala Usa, può dirigersi verso il North End, anche noto come Little Italy, per esplorare il quartiere più antico di Boston, che ospita più di 100 ristoranti, caffè e panetterie di ispirazione italiana, come il Bricco, l’Assaggio o il Quattro, tutti di proprietà di Frank DePasquale, dove provare il sugo di pomodoro e polpette, una ricetta di famiglia, per poi concedersi un espresso e un cannolo dopo cena al Caffè Paradiso, in fondo alla strada, aperto tutti i giorni fino alle 2 di notte.

Cena nel deserto a Scottsdale, Arizona

Sullo sfondo delle Camelback Mountain, Scottsdale ospita una serie di chef che da tempo guidano la scena culinaria del posto. Tra di loro, Charleen Badman è considerato il protagonista della gastronomia locale, conosciuto per far risaltare la comunità agricola e contadina dell’Arizona con i menù stagionali del suo ristorante in centro, FnB. Charleen offre anche il primo assortimento di vini prodotti esclusivamente in Arizona per accompagnare i piatti di ispirazione locale. Al The Mission, lo chef Matt Carter propone i sapori di Spagna, Messico, Centro e Sud America nella Old Town di Scottsdale, con il guacamole preparato direttamente al tavolo e specialità come i tacos di spalla di maiale arrosto o i margarita al cetriolo e jalapeno. Per un clima più casual, Diego Pops propone ai clienti i sapori messicani tradizionali in chiave creativa con i nachos ai cavoli di Bruxelles.

Il trionfo del Gumbo a Lake Charles, Louisiana

In viaggio nel Sud Lake Charles – nel sud-ovest della Louisiana – merita sicuramente una sosta. Celebrando il patrimonio e la cultura cajun e creola, questa città serve i tipici gumbo, boudin e étouffée. Il ritrovo locale è Steamboat Bill’s on the Lake e propone il gumbo di gamberi e granchi e i gamberi jumbo del golfo delle farfalle; per un buffet a base di carne, Famous Foods offre ciccioli di maiale e salsicce boudin (tradizionalmente preparate con una miscela di porto, riso, cipolle, peperoni e condimenti insaccati). I più golosi possono scegliere poi tra una selezione di torte della tradizione da Mrs Johnnie’s Gingerbread House.

Infine, chi cerca un festival foodies potrà visitare Lake Charles dal 14 al 17 settembre, quando ospiterà per la prima volta il Louisiana Food & Wine Festival.

Rivoluzione culinaria del Bluegrass a Lexington, Kentucky

A Lexington, in Kentucky, ad attendere i viaggiatori ci sono gli aromi dolci e salati della classica cucina del Sud. Si può iniziare il percorso in una residenza storica del 1800 trasformata in ristorante, l’Holly Hill Inn. Si tratta di uno dei sei ristoranti di Lexington di proprietà della chef Ouita Michel – soprannominata la “Martha Stewart del Sud” – e ha dato il via a una rivoluzione culinaria del Bluegrass quando è stato aperto nel 2001. Conta su prodotti provenienti dalle fattorie locali del Kentucky e un menù basato sulla stagionalità. In un viaggio in Kentucky poi non si può non provare il bourbon, distillato originario americano. Si possono scoprire le 18 più grandi distillerie del Kentucky lungo il Bourbon Trail, a Lexington e Louisville. E alla Bardstown Bourbon Company si potrà gustare una combinazione di comfort food del sud e una cantina di distillati che ospita più di 400 whisky americani d’annata.

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