Nella Chiesa ortodossa il periodo di 45 giorni, che quest’anno va da fine febbraio a metà aprile, vigilia di Pasqua, è la severa Grande Quaresima, caratterizzata dalla rigorosa astinenza da certi alimenti.
Un percorso di purificazione del corpo e dell’anima, che però prevede alcune succulenti eccezioni: tra queste l’halva al pistacchio, tra i più dolci penitenziali, diffuso in tutto il Medio Oriente.
Si tratta di una sorta di torrone di origine Ottomana, molto popolare in Israele, Iran, Tunisia, ma anche in Bulgaria e nel Mediterraneo orientale, passando per i Balcani.
Superato il Carnevale, ed entrati anche noi nel periodo quaresimale, proponiamo nella nostra rubrica gastroviaggiante Cook&Go la ricetta dell’halva al pistacchio, nella sua versione basata sull’impiego di pasta di tahina, composto a base di sesamo tipicamente mediorientale.
INGREDIENTI
150 gr di pasta di tahina
100 gr di zucchero di canna o miele
50 gr di acqua
succo di 1/2 limone
pistacchi tostati qb
PREPARAZIONE
Sciogliere in un pentolino l’acqua, lo zucchero di canna (o il miele) e il succo di limone, fino a ottenere uno sciroppo.
Lasciare intiepidire, aggiungere la tahina e mescolare il tutto.
Aggiungere i pistacchi sgusciati, interi o tagliati grossolanamente, e continuare a mescolare.
Versare l’impasto in un contenitore pressandolo bene.
Lasciarlo raffreddare e poi riporlo in frigo coperto da una pellicola per un giorno-un giorno e mezzo.
Tagliarlo a fette per servirlo. E se avanza, conservarlo a temperatura ambiente.
Buon appetito e buon gastroviaggio!
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