Non è Pasqua senza la pizza di cacio: la ricetta tipica delle Marche

Pizza di cacio Davide Camaioni
La matina de Pasqua, dope la Messa, n’Asculi ce costuma de retrevasse fra amice e pariente e de fà na ricca culaziò, come caparra de lu pranze che già se sente pe la casa. ‘Mbè pe la culaziò la fa da regina la pizza che lu cace”. È il rito – riportato in dialetto nel libro “La Liva Fritta” di Domenico Bruni – della tipica colazione pasquale Picena a base di pizza di cacio, protagonista della nostra rubrica gastroviaggiante Cook&Go.

Come sempre quando si tratta di ricette della tradizione, ogni famiglia ha propri trucchi e personalissime varianti. In generale, la pizza di Pasqua al formaggio (pizza che lu cace) è un piatto tipico delle Marche, dell’Umbria e di diverse altre zone del Centro Italia, dove la tradizione vuole che venisse preparata il giovedì o il venerdì santo per poi essere mangiata a colazione.

Le pizze venivano in passato cotte nei forni a legna. Ogni famiglia ne preparava almeno una dozzina, visto che era prassi impiegare 40 uova: una per ogni giorno di Quaresima.

Oggi viene servita anche nel moderno brunch di Pasqua, accompagnata come sempre da salame, salsiccia, ciauscolo, uova sode e un buon vino come il Rosso Piceno.

Ed ecco la ricetta della pizza di cacio di chef Davide Camaioni del prestigioso ristorante Posto Nuovo  di San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.

INGREDIENTI

400 gr farina 310W
50 ml latte
50 gr lievito di birra
100 gr parmigiano reggiano
100 gr pecorino
250 ml uova
150 gr burro da panna fresca 32%
10 gr sale
10 gr zucchero
20 ml acqua minerale

PREPARAZIONE

Impastare tutti gli ingredienti insieme, ad eccezione di burro e sale. Quando il composto apparirà compatto aggiungere il sale e poco alla volta il burro, fino a farlo assorbire completamente.

Riporre il composto nell’apposito stampo e lasciare lievitare in luogo asciutto fino al raddoppio del volume iniziale.

Cuocere a 180° per 50 minuti.

Buona Pasqua, buon appetito e buon gastroviaggio da Cook&Go.