Aliano, poco più di 880 abitanti tra Matera e Potenza, si candida a Capitale Italiana della Cultura 2027, e lo fa nel nome di Carlo Levi.
L’artista, pittore e scrittore proprio in questo piccolo borgo arrampicato sulle creste delle rocce argillose dei “calanchi” lucani trascorse tra il 1935 e il 1936 il suo anno di confino, raccontato poi in Cristo si è fermato ad Eboli, indimenticabile romanzo della letteratura italiana del Novecento.
A celebrare il legame profondo tra Levi ed Aliano ci sono le celebrazioni per tre appuntamenti che andranno a cadenzare il 2025: i 50 anni dalla morte dello scrittore, gli 80 anni dalla pubblicazione del celebre romanzo e i 90 anni dal periodo di confino che lo costrinse ad entrare fin nel profondo della cultura contadina che caratterizzava il piccolo centro abitato, innamorandosene fino al punto di esprimere il desiderio, nelle sue ultime volontà, di essere seppellito fra i suoi contadini.
«La candidatura di Aliano si inserisce nel solco di un percorso tracciato da anni di lavoro sul territorio e per il territorio con l’ambizione di fare un ulteriore passo in avanti verso un modello di sviluppo a base culturale» ha sottolineato il sindaco Luigi De Lorenzo alla Casa delle Letterature a Roma nel corso del terzo appuntamento, dopo Milano e Firenze, per presentare le iniziative organizzate per la candidatura di Aliano a Capitale Italiana della Cultura 2027.
Ricordando le tantissime azioni messe in campo in questi anni per proiettare questo piccolo borgo in una nuova dimensione partendo dalla cultura come elemento di sviluppo, il sindaco si è poi soffermato sui risultati fin qui raggiunti malgrado le difficoltà. «Fare cultura in una piccola città come Aliano è di una difficoltà oggettiva – ha spiegato – malgrado questo Aliano può vantare un ricco sistema di offerta culturale con un cospicuo numero di musei e contenitori culturali. È sede del Parco Letterario Carlo Levi, facendo parte della rete nazionale dei Parchi Letterari, ma anche sede dell’Associazione nazionale Case della Memoria, dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia ed ospita un Carnevale storico riconosciuto da Ministero della Cultura».
Aliano da 13 anni diventa sempre più famosa anche per la festa della paesologia: La luna e i calanchi, il festival ideato e diretto dal poeta e scrittore Franco Arminio che nell’ultima edizione ha portato ad Aliano 20mila visitatori.
Ma quello che soprattutto deve contraddistinguere Aliano nelle attività come candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027, è la sua capacità, secondo il sindaco, di fare da collettore per le località contigue. «Aliano è una realtà in movimento grazie ai finanziamenti ottenuti che ci stanno permettendo di lavorare a futuri laboratori e centri di produzione culturale – ha concluso – ma quello che vogliamo soprattutto non è tanto Aliano ma un’intera Basilicata, con tutti i suoi oltre 120 comuni, Capitale Italiana della Cultura 2027».
Forte di una vocazione culturale che ha larga testimonianza nella ricchezza di chiese, santuari e musei, come la chiesa di San Luigi Gonzaga, il Santuario della Madonna della Stella, la Casa confino di Carlo Levi, intatta ma musealizzata, la Pinacoteca Levi, Palazzo Del Leo – Museo storico Carlo Levi – Umberto Saba, il Museo della Maschera e del Carnevale storico di Aliano e il Museo dei Calanchi e del rischio idrogeologico, Aliano in vista della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027 ha deciso di continuare a lavorare nel solco dei progetti intrapresi dall’amministrazione comunale negli ultimi anni.
I progetti
Tra questi il progetto di rigenerazione socio-culturale attraverso il Teatro del Tempo, che trasformerà il borgo in un centro di produzione culturale capace di coinvolgere nelle iniziative i suoi abitanti anche attraverso l’uso di nuove tecnologie e strumenti digitali e il progetto Changes Cultural Heritage Active Innovation, che vuole creare un nuovo interesse turistico che promuova non solo la conoscenza dei luoghi leviani ma anche la fruizione dei prodotti del territorio, dei servizi di accoglienza e di ristoro. Infine, la messa in rete nel progetto Costellazioni delle arti, del ricco patrimonio architettonico, artistico e culturale del borgo trasformando edifici restaurati in nuovi contenitori culturali collegati in un disegno progettuale organico.
Gli eventi
Tra gli eventi messi in programma una Maratona lucana con una 24 ore con artisti, musicisti, attori, poeti e pensatori lucani; la 365 Giorni d’Arte, con mostre e installazioni nei contenitori culturali alianesi con micro evento per dare spazio ai diversi linguaggi delle arti visive intrecciate a performance e letture pubbliche; ancora le Residenze artistiche ospiteranno nel borgo albergo diffuso personalità del mondo della pittura, scultura, fotografia e letteratura che produrranno all’interno di spazi trasformati in gallerie atelier opere site specific da lasciare ad Aliano. Ancora, tra le iniziative in programma, la mostra La pittura dell’esilio con incontri, dibattiti ed eventi itineranti tra le città del confino tra cui Ustica, Ventotene e Brancaleone Calabro e infine Aliano in bianco e nero. Paesaggi Sonori, un programma di ospitalità diffusa con il coinvolgimento della Gol Giovane Orchestra Lucana.
«Premiare un paese con poco più di 800 abitanti e a forte rischio spopolamento – ha sottolineato il poeta Franco Arminio fra i sostenitori della candidatura e fondatore del festival La luna e i calanchi, che nel 2027 avrà un’edizione speciale con appuntamenti mensili che coinvolgeranno artisti di diverse discipline, i cittadini locali e i giocai artisti lucani – rappresenta un grande messaggio sia per i giovani che vorrebbero andarsene sia per coloro che non sono mai venuti da queste parti. In questo senso Aliano può essere davvero la capitale di un nuovo Umanesimo».
A partire proprio dal suo Parco letterario Carlo Levi, uno dei primi Parchi Letterari nati in Italia finalizzati alla scoperta e alla valorizzazione dei luoghi e dei territori intimamente legati ad opere e autori della letteratura nazionale e europea. Continuando così il percorso intrapreso sin dal 1999, infatti, il Parco Letterario Carlo Levi si è reso protagonista di iniziative culturali importanti, coinvolgendo i cittadini e le scuole con corsi di scrittura creativa e concorsi.