Ha un’anima folle Ibiza. Almeno una volta nella vita diventa quindi una tappa immancabile, un tributo che dobbiamo al nostro anelito alla libertà e alla leggerezza. E oggi vi portiamo proprio lì nel nuovo appuntamento con la rubrica realizzata in collaborazione con Aitgl, ente italiano turismo lgbtq+, una partnership che arricchisce il canale Lgbt Travel di ViaggiOff.
A permeare l’isola è quello spirito nato negli anni Sessanta che la volle al tempo stesso ribelle e fuori dalle regole, ma anche impegnata, aperta e intollerante nei confronti del razzismo e dell’ignavia.
Facile capire quindi come per il mondo Lgbtq+ qui sia un paradiso ovunque, ma se si vuole proprio trovare un luogo iconico bisogna andare attorno a Eivissa (la città storica) a scoprire i suoi numerosi locali. Fuori dalle mura di Dalt Vila, al Carrer Mare de Deu nel vecchio quartiere dei pescatori di Sa Penya, si trova un intricato triangolo di strade, delimitate a nord da Enmig e circondate a sud dalle mura della città.
Qui non si dorme mai, grazie alle decine di bar e boutique sempre in fermento. E al calar del sole questo angolo di Ibiza assume un fascino incredibile tra locali notturni, bar, musica e spettacoli. La strada termina in una piccola piazzetta dominata da una torre difensiva in pietra, da cui si gode una splendida vista di Formentera.
I gay bar di Ibiza town sono il Red, uno dei più accoglienti e rilassanti, l’Oriental, uno dei più piccanti e il grande classico Capricho.
Naturalmente a Ibiza si balla anche in spiaggia. La più famosa e frequentata è Las Salinas, prima spiaggia nudista della Spagna, accanto si trova Es Cavallet. A nord le spiagge migliori sono Figueretas e Playa Talamanca, dove si può ascoltare musica, bere drink e fare facilmente nuove conoscenze nei locali-terrazze adiacenti.
Come è noto, a Ibiza si possono trovare dj set tra i migliori al mondo. Tra le discoteche gay only spicca L’Anfora, situata all’interno di una grotta naturale nel cuore di Dalt Vila. Potete trovarci attempate drag queen e giovani vocalist che socializzano liberamente.
Da non perdere poi il club El Divino che compete da sempre con il Pacha per il titolo di locale più “in” di Ibiza. Nato nel 1992, con il suo atrio circondato da vetrate colorate, il suo ricco ristorante e la sua sala Vip, El Divino si sporge sul porto di Ibiza città, con l’acqua sui tre lati del locale, vantando la posizione più invidiabile di qualsiasi club dell’isola: dalle sue finestre si può infatti godere di una stupenda vista panoramica sulla città antica al di là del porto. Attira una clientela cosmopolita e controllata, molto “easy” ma soprattutto attenta alle mode e alle etichette.
Altro locale che non ha bisogno di presentazioni è appunto il Pacha, che aprì nel 1973 all’interno di una fattoria ai confini della capitale: questo affascinante edificio bianco, incorniciato da palme illuminate dai riflettori, è tuttora il più famoso club di Ibiza, aperto tutto l’anno, e si contraddistingue per il suo senso di accoglienza, nonostante la folla (è capace di contenere fino a 3000 persone). Il club vanta uno staff di straordinaria professionalità, oltre ai migliori ballerini di Ibiza.
Un vero e proprio brand che ha fatto strada, in tutto il mondo sono stati aperti infatti una settantina di club della stessa catena, e questo ha permesso al Pacha di esportare, oltre al suo stile chic e in linea con lo spirito delle Baleari, sonorità e tendenze musicali. La clientela è varia ed internazionale, e comprende persone di tutte le età, dai giovani del posto ai turisti agli amanti della salsa e dunque la musica, dovendo soddisfare le esigenze di tutti gli avventori, spazia tra generi e stili più disparati. Quindi si può ballare salsa nella sala Pachacha, o funk nella stanza El Cielo, o ancora trovare i ritmi più sperimentali, dall’hip hop al r&b, a seconda delle serate, nella Global Room. Infine, nella sala principale si può ballare house e garage nella enorme pista ribassata e circondata da gradini; per rilassarsi un po’ ci sono un sushi bar e una terrazza da dove godere la vista magica sulla città.
Sempre tra le discoteche va citata l’Amnesia. Inizialmente era un locale all’aperto, ricavato in una fattoria; negli anni settanta divenne luogo di ritrovo degli hippie, attirati da una musica che spaziava dal progressive rock al reggae al funk. Negli anni ottanta fu costretto a reinventarsi, diventando il primo club afterhour di Ibiza: apriva alle 5 del mattino con la musica suonata da Dj Alfredo. Già nel 1985 l’Amnesia era diventata la discoteca più “in” dell’isola e il suo spirito di innovazione ha assicurato al club un successo che dura negli anni, grazie anche al lavoro di promoter di fama internazionale come Cream e Sven Vath’s Cocoon.
Ma parte del merito della popolarità del club va anche ai suoi schiuma party e agli eventi organizzati, tra i quali non si può dimenticare la serata gay più famosa in Europa: La Troya Asesina.
Infine ecco Space, una discoteca per il giorno. Il club apre infatti all’alba quando gli altri stanno chiudendo (anche se nel locale non mancano eventi prettamente notturni). Capace di ospitare 3000 persone, conta su una zona una scura e misteriosa ideale per i ritmi martellanti e su una terrazza. Sin dagli esordi negli anni novanta, le domeniche dello Space hanno rappresentato un evento “in” da non perdere. Ora la notte più affollata e popolare è sicuramente quella del sabato.