Da “Venere privata” a “I milanesi ammazzano al sabato”, quando si pensa a Giorgio Scerbanenco vengono subito in mente scenari meneghini. Eppure c’è anche un’altra località italiana cara al padre del noir italiano, che continua a rendergli omaggio anche con eventi a lui dedicati.
Si tratta di Lignano Sabbiadoro, che non ha affascinato solo Ernest Hemingway. Anche lo scrittore di origini ucraine amava soggiornare qui e vi ambientò anche alcune sue opere. Proprio a Giorgio Scerbanenco (1911-1969) è dedicato il Festival Lignano Noir, la rassegna, giunta alla nona edizione, che riunisce gli appassionati di storie poliziesche, appena partita e in programma fino al 28 ottobre tra il lungomare della città e la Biblioteca Comunale.
Romanziere, giornalista e saggista, Scerbanenco ha saputo catturare l’attenzione dei suoi lettori grazie all’accuratezza con la quale ha restituito uno spaccato della complessità dell’Italia degli anni Sessanta, tra contraddizioni e disincanto. Ha, inoltre, instaurato un forte legame con Lignano, conservato nel tempo grazie sia all’impegno della figlia Cecilia Scerbanenco, che ne cura le opere e anima le iniziative a lui dedicate, sia ai suoi libri storici custoditi nella biblioteca cittadina. Tra lo scrittore e Lignano è stato un amore a prima vista: catturato dalla bellezza del lungomare, ne fece infatti lo sfondo perfetto di alcuni dei suoi lavori, come “Al mare con la ragazza” e “La sabbia non ricorda”.
Il fil rouge di questa nuova edizione del festival graviterà tutto attorno al mondo femminile, al ruolo della donna e alle sue tipiche intuizioni. Nei giorni della rassegna, infatti, si avvicenderanno alcune delle scrittrici che hanno scelto di mettere al centro delle loro trame investigative donne capaci, determinate e forti.
Dopo Gabriella Genisi che ha aperto il festival, con due delle sue protagoniste più famose: il maresciallo dei carabinieri Chicca Lopez, creato con il romanzo Pizzica amara (2019), e l’irriverente vice questore Lolita Lobosco, ideata con La circonferenza delle arance (2010) e approdata anche su Rai Uno con una fiction interpretata da Luisa Ranieri, tocca ai personaggi delle opere di Francesca Serafini, attesa per il prossimo 4 luglio, quando presenterà il suo Tre madri (2021). Scrittrice a tutto campo, Serafini ha cominciato come sceneggiatrice della serie tv Rai “La squadra”.
Il terzo capitolo, invece, sarà dedicato proprio a Cecilia Scerbanenco, che martedì 1 agosto presenterà il volume di racconti Milano Calibro 9 di Giorgio Scerbanenco (nuova edizione La nave di Teseo 2023). Mentre il 5 settembre si seguiranno le tracce del sostituto procuratore Imma Tataranni, protagonista dell’omonima fiction Rai, nata dall’immaginazione di Mariolina Venezia. Già vincitrice del premio Campiello con Mille anni che sto qui, la scrittrice è stata anche sceneggiatrice delle fiction “La squadra” e “Don Matteo”.
L’ultima tappa della lunga rassegna sarà infine la cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Scerbanenco@Lignano, che vede la collaborazione con Il Giallo Mondadori e il Messaggero Veneto, in programma il 28 ottobre. I racconti possono essere inviati a scerbanenco@lignano.org entro il 25 luglio 2023.