Arte contemporanea regina di Bruxelles: guida agli eventi e agli indirizzi giusti

Arty Bruxelles
Appassionati di arte contemporanea, questo è il momento giusto per programmare un viaggio in Belgio. Insieme all’inaugurazione della Biennale Bruges, infatti, anche la capitale Bruxelles ha annunciato il suo calendario di eventi.

Come commenta Ursula Jone Gandini, direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles, «Bruxelles sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel panorama internazionale dell’arte. Oltre a valorizzare il patrimonio storico con iniziative di richiamo, come l’anno dell’Art Nouveau nel 2023 e le mostre dedicate al Surrealismo in corso in questi mesi, la città guarda al presente e alla contemporaneità, sintetizzando nell’arte il suo carattere effervescente e vibrante, al punto che nel 2019 il Washington Post l’ha definita il nuovo epicentro dell’arte contemporanea emergente».

Bruxelles ospita più di 30 centri d’arte e 80 gallerie dedicate all’arte contemporanea. Rinomate collezioni europee hanno aperto le loro porte al pubblico e molti artisti internazionali si sono stabiliti in città, beneficiando di una grande visibilità grazie a un palinsesto annuale di oltre 18.000 eventi.

Tra i primi appuntamenti di richiamo internazionale, la 40ª edizione di Art Brussels, che dal 25 al 28 aprile raccoglierà all’ombra dell’Atomium 177 gallerie provenienti da tutto il mondo. Maggio (dal 10 del mese fino al 1° giugno) sarà invece dedicato al Kustenfestivaldesarts, importante rassegna che quest’anno presenterà più di 30 progetti tra teatro, danza, performance e arti visive.

L’autunno si aprirà con il consueto Brussels Gallery Weekend (dal 12 al 15 settembre) seguito a ottobre da Art on Paper, che raccoglie disegni e opere su carta selezionate da più di 60 gallerie internazionali, affermate o emergenti. Dal 13 al 17 novembre sarà la volta del Brussels Art Film Festival, kermesse dedicata al mondo dei giovani film-maker che guarda con sempre maggiore frequenza all’arte contemporanea. A gennaio la città ospiterà il 70° anniversario di Brafa, fiera d’arte e antiquariato, in programma dal 26 gennaio al 2 febbraio nei padiglioni di Brussels Expo. Il 2025, inoltre, vedrà la riapertura del Museo di Ixelles e del Museo Ebraico.

Da segnare sulla mappa

Sul fronte degli spazi legati al mondo dell’arte contemporanea, merita una visita Botanique, edificio in stile neoclassico, realizzato tra il 1826 e il 1829 nel cuore della città: un tripudio di vetri e ferro battuto con un’imponente cupola rotonda centrale, affiancata da due ali laterali che ospitano le serre. Dal 1984 è la sede del Centro Culturale della Federazione Vallonia-Bruxelles e si dedica alla promozione delle arti visive e della musica, con oltre 10 mostre e 600 concerti ogni anno, tra cui il Festival Les Nuits Botanique nel mese di maggio.

Ispirata alla commistione tra grafica, sport, musica, graffiti, street art e altre forme espressive tipiche del mondo urban, la programmazione del Mima – The Millennium Iconoclast Museum of Art, punta sulla contaminazione tra culture diverse. Il Museo è aperto dal 2016 ed è stato realizzato nelle antiche birrerie Belle-Vue, sulle rive del canale di Molenbeek.

Tra le realtà emergenti, un ruolo sempre più importante spetta a La Loge, spazio dedicato all’arte contemporanea e all’architettura ospitato in ex tempio massonico in stile modernista.

Con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico all’arte e con nove mostre in programma da aprile a fine anno, Wiels si conferma uno dei centri d’arte contemporanea più rappresentativi di Bruxelles. Fu il mastro birraio Léon Wielemans a chiedere all’amico architetto Adrien Blomme di progettare e costruire la nuova sede del suo birrificio: il palazzo risale al 1931 ed è divenuto il principale monumento di archeologia industriale in stile art déco della città.

Novità anche al Bozar Centre for Fine Arts, ospitato in un edificio art déco di Victor Horta. Fino a luglio si può visitare Chantal Akerman Travelling, retrospettiva dedicata al lavoro della regista, scrittrice, documentarista e artista belga, dagli esordi a Bruxelles al deserto messicano, fino alle ultime installazioni del 2015. In programma anche una grande mostra dedicata alla coppia Hans/Jean Arp e Sophie Taeuber-Arp, due figure centrali dell’arte astratta del XX secolo. Fino a giugno, inoltre, Bozar ospita due mostre cardine nel programma di eventi legati a James Ensor.

Chiude la lista delle sei location da non perdere nella programmazione 2024/2025 Centrale for Contemporary Art: la struttura, ricavata all’interno di un’ex centrale elettrica, in questo momento è oggetto di un intervento di ristrutturazione destinato a rendere i locali ancora più accoglienti ed inclusivi, esaltandone il carattere e la tipica atmosfera postindustriale. In occasione della riapertura, a ottobre, ospiterà una mostra dedicata al panorama delle arti visive della regione di Bruxelles Capitale e dei suoi dintorni.

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