Irlanda selvaggia on the road: la nuova impresa in bici di Pietro Franzese

Irlanda in bici
Irlanda tutta da scoprire sulle due ruote nella nuova impresa di Pietro Franzese, tra i cicloturisti più seguiti d’Italia, che è appena partito per un viaggio on the road che in quattro settimane gli farà percorrere 2500 km in bicicletta.

Dopo Capo Nord in scatto fisso e la traversata degli Usa Coast to Coast, la Wild Atlantic Way e la Causeway Coastal Route sull’isola di smeraldo saranno la sua prossima avventura ciclistica.

Il percorso di Pietro Franzese toccherà 9 contee nella Repubblica d’Irlanda e 3 contee in Irlanda del Nord, tenendo in grande considerazione la sostenibilità, fattore che caratterizza sempre di più l’approccio al turismo in tutta l’isola di smeraldo e lungo queste fasce costiere, cercando di coniugare la valenza sociale e quella ambientale.

Nel corso del suo viaggio Pietro Franzese, come è nella sua cifra stilistica, cercherà un incontro autentico con le aree che attraverserà, vissuto, in primis, attraverso le relazioni con le persone e l’amore per la natura e per le buone pratiche tese a difenderla.

Punto di partenza è stato il borgo marinaro di Kinsale, nella contea di Cork, porta sud della Wild Atlantic Way, e vicino al punto più a sud di tutto il percorso, la scenografica Old Head Signal Tower, posizionata in prossimità di verdeggianti scogliere.

«Il mio legame con l’Irlanda risale a qualche anno fa, quando ci ho vissuto per un periodo. Da anni pensavo alla Wild Atlantic Way e la Causeway Coastal Route, che, oltre che per la loro straordinaria bellezza, sono nelle corde del mio modo di pensare a un viaggio in bici per l’impegno dedicato alla sostenibilità, espresso anche attraverso il coinvolgimento delle comunità locali nella progettazione turistica. Quando viaggio, l’incontro con le persone è fondamentale per il confronto, il supporto e un dialogo ideale con i luoghi in cui mi trovo», commenta Pietro Franzese.

Alcune tappe

Alcune tappe del viaggio saranno: Sneem, lungo the Ring of Kerry, famosa per i trattamenti wellness alle alghe e per la possibilità di avvistare foche e delfini; Rathbaum, nella contea di Clare, nota per eccellenze gastronomiche a basso impatto ambientale come la Burren Smokehouse (la quale compensa, per esempio, le emissioni con la piantumazione di alberi); Galway e il bosco di Wildlands, alle porte del Connemara; Ballina, nella contea di Mayo, cittadina situata lungo il fiume Moy, vicino alla sua lunghissima foce oceanica, conosciuta per la pesca al salmone e dove sono presenti realtà artigianali come piccole distillerie; Killibegs, nella selvaggia contea di Donegal, l’estremo nord atlantico irlandese; Letterkenny, con luoghi magici come il promontorio su cui svetta il Fanad Lighthouse; Ballycastle in Irlanda del Nord, vicino alle rovine di Dunluce Castle, che si ergono a picco sul blu, e alle famose colonne basaltiche del Giant’s Causeway. Punto di arrivo Belfast, capitale dell’Irlanda del Nord ed esempio di luogo che ha saputo avviare un periodo di conversione da realtà prettamente industriale a città riconosciuta dal Global Destination Sustainability Index per il suo impegno nello sviluppo e nella crescita sostenibili.