Tutti pazzi per il camper. La vacanza all’aria aperta e a contatto con la natura è quella che più cresce nei consensi post Covid e la casa a due ruote è tra le più desirate. Basti pensare che nel 2021 le immatricolazioni di nuovi camper sono aumentate dell’11,92% e in l’Italia, terzo produttore europeo dopo Germania e Francia, la produzione si è impennata del 33,88%.
Lo dicono da Apc, Associazione Produttori Caravan e Camper, alla vigilia della manifestazione tutta dedicata a questo settore, al via il 10 settembre a Parma. Il Salone del Camper accende i riflettori su tutte le novità di settore fino al 18 settembre, in 100 mila metri quadri dove incontrare le aziende europee, dedicarsi allo shopping a tema, con prodotti per la vita outdoor e per i piccoli spazi e scoprire percorsi e mete per un viaggio on the road.
Tra queste rientra per esempio la Polonia, che sta lavorando con l’obiettivo di diventare una delle mete europee più ricercate dagli appassionati dell’outdoor e partecipa al Salone del Camper puntando su città e monumenti ma anche sulla natura, come quella di foreste – in quella primordiale di Białowieża vivono gli ultimi bisonti d’Europa -, i 23 parchi nazionali, montagne nel sud del Paese, i laghi di Varmia e Masuria.
La Polonia conta circa 280 campeggi di categoria varia dislocati per la maggior parte vicino ai laghi, nelle grandi città e in montagna, e nel 2023 sarà protagonista di due manifestazioni riservate ai camper e ai caravan. Cracovia ospiterà il 60° Europa Rally dal 25 al 29 maggio 2023 mentre a Kozienice avrà luogo l’International Camping and Caravanning Rally dal 29 luglio all’8 agosto.
Per dar forma a un turismo in camper sempre più eco-friendly in linea con le esigenze più urgenti di oggi, ecco poi piccoli e grandi accorgimenti da adottare, utili sia per gli aspiranti o neo-camperisti sia per i vanlifer più rodati, a cura di Yescapa, la piattaforma europea di camper sharing, anche’essa presente al Salone del Camper di Parma.
Sul fronte green, è stato calcolato che una settimana di vacanza in camper corrisponde a un volo andata-ritorno tra Parigi e Barcellona, vale a dire circa 300 kg di CO2 a persona. Una ricerca sperimentale sulla sostenibilità dei veicoli ricreazionali condotta dall’Università di Pisa ha poi dimostrato che, ad esempio, per un viaggio di 8 giorni di un gruppo di 4 persone, su distanze di oltre 1000 km, le emissioni di gas serra di un camper o di un furgone furgonato sono inferiori del 32% rispetto a una vacanza che combina albergo e auto. Per un viaggio di 15 giorni le emissioni si riducono addirittura del 56%, arrivando a una diminuzione del 69% se il gruppo passa da 4 a 6 persone.
Come diventare eco-camperisti provetti? Ecco alcuni consigli su cosa fare e cosa evitare durante il proprio viaggio.
Cosa fare:
- Guida smart – Viaggiare a una velocità costante e che non superi i 100km/h, oltre a ridurre il consumo di carburante, contribuirà alla riduzione di emissioni nocive per l’ambiente. Ma anche limitare l’uso dell’aria condizionata, controllare la pressione degli pneumatici o avere il camper più leggero possibile sono tutti trucchi utili per consumare e inquinare di meno.
- Alternative alla plastica monouso – Rispettare il pianeta parte dai piccoli gesti quotidiani come l’igiene personale. Anche in camper, si può limitare l’uso della plastica e acquistare prodotti biologici e solidi. Lo stesso vale in cucina: portare con sé un servizio di piatti, bicchieri e posate riutilizzabili aiuterà a produrre meno rifiuti.
- Parola d’ordine: riciclare! – Certo, non produrre rifiuti è impossibile, per questo è fondamentale impegnarsi a smaltire la spazzatura nelle apposite aree del camping e, ovviamente, di seguire le linee guida per la raccolta differenziata della città in cui ci si trova. Per informazioni sui punti di raccolta o sulle modalità di smistamento dei rifiuti, è buona prassi controllare sui siti delle autorità locali.
Cosa evitare:
- Usare il camper come un’automobile – Il punto di forza del camper è quello di combinare alloggio e trasporto, ma non per questo deve essere utilizzato come mezzo di trasporto esclusivo durante il viaggio: si può scegliere la soluzione adatta alle esigenze del percorso, senza dimenticarsi delle emissioni di CO2, ad esempio portandosi dietro la bicicletta o prendendo un bus sulle brevi distanze.
- Viaggi brevi o lungo raggio? Il consumo di carburante del camper svolge un ruolo chiave nell’impatto ambientale della vacanza: bisogna quindi calibrare il numero di chilometri percorsi in base ai giorni in viaggio. Per brevi fughe di un weekend, ad esempio, è meglio scegliere destinazioni a corto raggio; in generale, l’ideale sarebbe costruire l’itinerario ad anello dando un senso a ogni km percorso.
- Acquistare quando si può condividere – Costruire un veicolo di grandi dimensioni richiede una vasta quantità di risorse e manodopera: si può quindi optare per il camper sharing. Infatti, in media un camper viene utilizzato solo 41 giorni l’anno se non condiviso, mentre un veicolo presente su Yescapa vede un incremento di utilizzo del 53%.