Un vero e proprio giro del mondo sul grande schermo è quello che si può compiere grazie alle location dei film premio Oscar 2022. Anche se cronaca e social sono stati monopolizzati dallo schiaffo di Will Smith a Chris Rock, i veri protagonisti sono sempre loro.
E sono tantissime le location dove sono stati girati i film premio Oscar 2022, dagli Stati Uniti al Far East.
Dune, il film di fantascienza tratto dall’omonimo romanzo di Frank Herbert del 1965, si è aggiudicato ben 6 statuette su 10 nomination. Ambientato sul pianeta Arrakis, per ricrearne le atmosfere in realtà il regista Denis Villeneuve ha selezionato un mix di location in giro per il mondo: tra queste, spicca il deserto di Wadi Rum in Giordania, patrimonio Unesco le cui formazioni rocciose sono diventate il set per le dimore del popolo dei Fremem. Altra location mediorientale è stata anche l’oasi di Liwa, ad Abu Dhabi. Per gli interni ci si è spostati a Budapest, in Ungheria, dove hanno sede gli Origo Studios, la Norvegia ha rappresentato il rigoglioso pianeta Caladan, tra la penisola di Stadlandet e l’isola di Kinn. Gli scenari naturali sono stati scelti anche in Austria e in Slovacchia.
Miglior Film, Miglior Sceneggiatura non originale e Miglior Attore non Protagonista a Troy Kotsur sono i premi che si è aggiudicato “CODA – I segni del cuore”, il film diretto da Siân Heder, remake di una pellicola francese – La Famiglia Belier – e che racconta la storia di Ruby, una ragazza unica persona udente della sua famiglia. Coda è infatti l’acronimo di Child of Deaf Adults (bambino in una famiglia di non udenti).
Il film è ambientato in una piccola città costiera e per ritrovarla bisogna fare rotta in Massachusetts, nella contea dell’Essex, che tra l’altro è luogo di nascita della regista. La location principale è Gloucester, Cape Ann, a circa 60 chilometri da Boston, importante per l’industria del pesce e per il turismo estivo. Sullo schermo si possono riscontrare i moli della Salgado’s Seafood Company al Fish Pier, e anche il peschereccio della famiglia è davvero un’imbarcazione del posto, il peschereccio Angela & Rose. Tra gli altri set del film ci sono la cittadina di Rockfort, dove il Berklee College of Music, sede dell’audizione della protagonista, è la sala da concerto del Rockport Music-Shalin Liu Performance Center.
Restiamo ancora negli Stati Uniti, ma solo nella finzione scenica, perchè il Montana degli anni Venti protagonista de Il potere del cane, premio alla regia per Jane Campion, è stato in realtà ricreato in Nuova Zelanda, tra Otago e Dunedin. Anche questa pellicola è tratta da un romanzo, scritto da Thomas Savage e pubblicato nel 1967. E così per ritrovare le atmosfere del ranch dei fratelli Burbank, e gli scenari che hanno visto recitare Benedict Cumberbatch e Kirsten Dunst, bisogna volare nel Paese Kiwi.
Non ce l’ha fatta il nostro Paolo Sorrentino a bissare il successo de La grande bellezza. Il suo È stata la mano di Dio non ha vinto la statuetta come miglior film internazionale, e allora invece che nella Napoli della sua infanzia dovremo viaggiare in Giappone. Qui, infatti, è stato ambientato e girato il film trionfatore, Drive my car, tratto da un romanzo di Haruki Murakami e diretto da Ryūsuke Hamaguchi. Per la precisione, set della pellicola sono stati la prefettura di Hiroshima, con luoghi come il ponte di Akinada, e la capitale nipponica, Tokyo.
Chiudiamo invece con il Sudamerica, coloratissimo e a ritmo di musica, per rivivere tutta l’allegria e il fascino ritmato di Encanto, la pellicola della Disney che ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione e per la colonna sonora. Il team dei suoi registi ha viaggiato a Bogotà, Cartagena de Indias, Barichara, Palenque e la Valle del Cocora per assorbire l’essenza della Colombia, tra case coloniali, arepas, bouganville asini e muli da soma.