Flower Trip, tra ciliegi e tulipani da un capo all’altro del pianeta

Un viaggio sensoriale tra colori e profumi è quello che può iniziare in primavera inseguendo le diverse fioriture in giro per il mondo, ma anche per l’Italia.

A cominciare dalla star dei fiori di ciliegio, proseguendo per i meleti di montagna, i vivaci tulipani e gli inconsueti fiori di cactus, sono tante le destinazioni dove puntare, e che danno il benvenuto alla stagione del risveglio con una carrellata di eventi in onore di questi tesori green.

Mille sfumature di hanami a Tokyo

Tokyo come ogni primavera si tinge del rosa dei ciliegi in fiore. Esistono numerose varietà di alberi che sbocciano in diversi momenti dei mesi di marzo e aprile. Ecco qui le mete più adatte all’osservazione dei ciliegi diurne e serali e alcuni ristoranti e caffè che offrono specialità a tema

E a Tokyo la fioritura dei sakura è in pieno svolgimento. La stagione migliore per la varietà classica, Someiyoshino, va da fine marzo a inizio aprile, ma in tutta l’area di Tokyo esistono numerose varietà di ciliegi che si sviluppano e sbocciano per un periodo relativamente lungo, da febbraio a fine aprile, offrendo a tutti la possibilità di ammirare questo incantevole fenomeno naturale. Uno dei luoghi più popolari per lo hanami è il fiume Meguro, sulle cui acque si riflettono le chiome rosate dei ciliegi. Per l’occasione, gli argini del fiume si gremiscono di appassionati che passeggiano lungo il tunnel dei rami fioriti, ammirando lo spettacolo e ristorandosi presso bancarelle e carretti di street food e birra.

Una meta originale è Okutama, un rifugio naturale nella parte occidentale di Tokyo, dove il Lago Okutamacrea uno scenario pittoresco, con le varie sfumature di rosa dei sakura selvatici. Si può ammirare lo spettacolo passeggiando sul lungolago e attraversando il ponte galleggiante di Mugiyama. Grazie alle temperature leggermente più basse, il periodo si protrae dall’inizio alla fine di aprile.

Sempre nel lato occidentale di Tokyo, nel sobborgo di Tachikawa si trova il parco Showa Kinen che, all’interno dei suoi 180 ettari, ospita circa millecinquecento ciliegi, la cui fioritura avviene fino a metà aprile.

Avvicinandosi al centro, tra i parchi, quello di Ueno è uno dei punti di osservazione dei ciliegi in fiore più importanti della città, con oltre 800 ciliegi Someiyoshino, che vengono illuminati per lo yozakura, l’affascinante contemplazione serale.

E l’hanami ispira anche la tavola. Fino al 7 aprile, il Café & Bar Tower View Terrace, all’interno del Tokyo Prince Hotel, da cui si gode una vista sulla Tokyo Tower e sui ciliegi fioriti del Parco Shiba, prepara delle scatole, contenenti antipasti color sakura e porzioni di manzo giapponese, aragosta e abalone. Anche lo storico Hotel Gajoen Tokyo a Meguro, dal 16 marzo al 7 aprile, nei suoi quattro ristoranti, offre menù speciali ispirati ai fiori di ciliegio, con ingredienti di stagione e sakura drink. Inoltre, l’albergo propone ai suoi ospiti dei laboratori di calligrafia con vari colori e servizi fotografici di nozze in kimono sotto i ciliegi del fiume Meguro.

Infine, per chi visita Tokyo nella seconda metà di aprile, non è troppo tardi per vivere l’esperienza dello hanami: si può infatti far tappa al Parco Asukayama, nella parte settentrionale della città, luogo leggendario per i sakura fin dal periodo Edo (1603-1868), in cui si trova un boschetto di ciliegi della varietà Yaezakura, la cui fioritura dura fino alla fine di aprile, raggiungendo l’apice più tardi rispetto ad altre varietà. Per arrivarci, si può prendere il Tokyo Sakura Tram, l’unico superstite del sistema di tram Toden. Come promette il nome, il percorso del tram tocca numerose mete famose per i ciliegi fioriti, osservabili dal finestrino.

credits Meguro Gajoen,Sakura

Non solo Giappone, a Philadelphia è tempo di cherry blossoms

Anche se non tutti lo sanno, anche a Philadelphia il fenomeno dei cherry blossoms dà spettacolo. Si può partecipare al Subaru Cherry Blossom Festival che si tiene nel mese di aprile ed è un evento annuale che celebra le arti e la cultura giapponese. Organizzato dalla Japan America Society of Greater Philadelphia permette di immergersi nella tradizione giapponese: uno degli aspetti più interessanti di questo evento è infatti la possibilità di osservare la bellezza dei sakura giapponesi, i ciliegi in fiore che colorano le strade e i parchi della città con i loro caratteristici fiori bianchi e rosa.
In programma ci sono varie attività: da lezioni di sushi (1-4 aprile) a performance di danza (8-9 aprile), a vari workshop. Il Sakura Weekend, l’evento centrale del festival, si svolge sabato 13 e domenica 14 aprile, dalle 10 alle 16; durante queste due giornate sarà possibile visitare il Centro di Orticoltura e il Centennial Arboretum, ma anche partecipare ad un karaoke dal vivo, assaggiare prodotti tipici giapponesi e gustare birre artigianali del birrificio Triple Bottom di Philadelphia.

In città si può anche visitare il Shofuso Japanese Cultural Center, una casa giapponese risalente al XVII secolo, che si trova presso il Fairmount Park, ed ospita al suo interno un giardino residenziale che riflette la storia della cultura giapponese a Philadelphia.

Dove partire in Europa

E per chi desidera partire inseguendo le fioriture, la compagnia aerea Vueling propone alcune fughe primaverili alla scoperta delle migliori destinazioni fiorite in Europa a portata di volo.

Una delle più classiche è Amsterdam con i suoi tulipani, che si possono trovare ai balconi delle case, nelle piazze, ma anche in uno degli angoli più variopinti e profumati della città, il Mercato dei fiori galleggiante, Bloemenmarkt, dove i fiori vengono venduti su centinaia di bancarelle-chiatte galleggianti. Tappa imperdibile nei dintorni di Amsterdam è il Parco Keukenhof, noto anche come Giardino d’Europa, dove ogni anno vengono piantati circa 7 milioni di bulbi da fiore

Rotta sul Mediterraneo con Marsiglia. In primavera, oltre a una passeggiata sul lungomare, non si può non andare alla scoperta dei suoi giardini pubblici, come Le Jardin du Pharo, che domina la città dall’alto di una collina, e Le Parc Longchamp, che ospita un acquedotto e diverse specie di fiori, tra cui l’immancabile lavanda. Per un itinerario primaverile, Marsiglia non può che essere il punto di partenza per andare alla scoperta della Provenza e in particolare delle vicine distese di lavanda ad Aix-en-Provence e Valensole.

Insoliti ma altrettanto affascinanti sono  fiori di cactus che si possono ammirare a Lanzarote, nelle isole Canarie, tra  vulcani, campi di lava, rocce dalle forme impossibili, terre nere e rossastre che contrastano con le caratteristiche case
bianche e l’azzurro del mare. In primavera, le piante grasse germogliano regalando colorati fiori, anche se effimeri: uno spettacolo ancor più prezioso da ammirare, ad esempio al Jardín de Cactus, che ne ospita oltre 1400 specie.

Puntando a nord e inoltrandosi verso l’estate, a regalare uno spettacolo suggestivo è l’Islanda: in questa terra maestosa di cascate, geyser e natura selvaggia, a partire dalla fine della primavera il panorama si tinge di lilla grazie ai fiori dei lupini. Importato nel XIX secolo per combattere l’erosione del suolo e allo stesso tempo aumentarne la fertilità, il lupino venne inizialmente introdotto solo a Reykjavík, dove ad esempio si può ammirare concedendosi una passeggiata sul lungomare. Oggi però questa pianta domina la scena di tutto il Paese con le sue tonalità intense, che variano dal viola al lilla, dal blu al rosa.

In Italia

Al Castello di Pralormo, in provincia di Torino, il protagonista di primavera è Messer Tulipano. Così si chiama la manifestazione che, alla sua 24sima edizione, si svolgerà quest’anno dal 30 marzo all’1 maggio. L’evento nel parco del castello celebra la straordinaria fioritura di oltre 100.000 tulipani e narcisi. Il piantamento è sempre rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita tra le tante varietà curiose, una collezione di tulipani botanici ma anche un percorso nel sottobosco dedicato ai tulipani conosciuti già dal 1600: pappagallo, viridiflora, ai tulipani fior di giglio ed ai frills dalle punte sfrangiate.

La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti parchi all’inglese delle residenze sabaude e in Piemonte. Nei grandi prati sono state create aiuole che “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano narcisi e giacinti.

Protagonista di una zona separata dal parco all’inglese, quasi un “giardino segreto”, è la serra in vetro e ferro dei Fratelli Lefebvre di Parigi, fatta costruire sul finire del XIX secolo da Carlo Bearudo di Pralormo, nonno degli attuali proprietari.

Negli ultimi anni il Castello si è avvicinato al tema della biodiversità, realizzando nel parco una collina fiorita, seminata con prati le cui essenze sono adatte al mantenimento della biodiversità stessa.

Il Borgo Antico di Bornato, nel cuore della Franciacorta, si anima invece con Franciacorta in Fiore, l’evento in programma 17, 18 e 19 maggio 2024. A disposizione una superficie espositiva di 20.000 m² che accoglierà un ricco programma di spettacoli, mostre, laboratori, visite guidate e altro.

Fioriture

Tutto sulle succulente ai Giardini di Trauttmansdorff

Ed è stata inaugurata la nuova stagione dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, che ogni anno affrontano un tema botanico da trattare attraverso eventi, installazioni, stazioni interattive e visite guidate, dando vita ad una mostra temporanea. Negli anni precedenti, ad esempio, è stato approfondito l’argomento delle “piante profumate ed aromatiche”, delle “piante carnivore”, della “biodiversità” e del “giardino come luogo di benessere”. Per la stagione 2024 i riflettori saranno puntati sulle “succulente”, piante dall’aspetto bizzarro e variegato, con la capacità di immagazzinare l’acqua e di prosperare in luoghi molto aridi.

L’esposizione temporanea “Succu…cosa?” dei Giardini di Castel Trauttmansdorff intende illustrare proprio l’incredibile diversità e le ingegnose tecniche di sopravvivenza sviluppate da queste piante; inoltre, viene presentata anche una gamma di piante succulente utili, che producono frutti (ananas e papaya), sostanze curative (semprevivo maggiore e aloe), fibre resistenti (agave sisalana) e persino noti liquori (tequila).

I cactus sono probabilmente le piante succulente più conosciute, mentre che la vaniglia appartenga a questa categoria è un’informazione già meno nota. Interessante anche sapere che le fibre dell’agave sisalana possono essere impiegate per produrre bustine da tè e persino banconote.

Questa e tante altre curiosità saranno a disposizione dei visitatori dei Giardini di Castel Trauttmansdorff tutti i giorni dalle 9 alle 19 (orario esteso alle 23 nei venerdì di giugno, luglio e agosto e ridotto dalla metà di ottobre fino alla chiusura) fino al 15 novembre.

In Alto Adige i fiori di mela sono protagonisti

C’è poi un posto in Alto Adige dove il risveglio della primavera viene celebrato con una grande festa, che dura per tutto il mese di aprile: la regione di Lana con la sua rassegna “Lana in fiore”.
Ad aprile, infatti, i fiori dei meli sbocciano e l’intero territorio si colora di bianco e di rosa, il momento giusto per ammirare lo spettacolo in valle della fioritura. In occasione di “Lana in fiore” molti annaffiatoi di zinco dai colori pastello abbelliranno la zona pedonale di Lana e i centri di Cermes, Postal e Gargazzone; saranno appesi agli alberi, decoreranno i negozi e l’ufficio turistico di Lana, regalando ancora più colore alla natura al suo risveglio.

Con “Lana in fiore”, dal 1° al 30 aprile 2024, anche i fiori e le erbe selvatiche tornano ad essere protagonisti degli appuntamenti previsti nel programma, attraverso laboratori creativi, conferenze ed escursioni a tema.

Anche APC, Associazione Produzione Camper e Caravan, segnala alcune mete in Italia. Tra le più affascinanti, anche se poco conosciuta, c’è quella dei crochi a Campo Imperatore, in provincia dell’Aquila in Abruzzo. Questo fiore selvatico, parente dello zafferano, nasce spontaneamente su diversi versanti montani sia sull’Appennino che sulle Alpi. È però su questo vasto altopiano, nel Parco del Gran Sasso, che trova il suo habitat ideale. Appena si scioglie la neve, infatti, migliaia di boccioli spuntano e vanno a formare un nuovo manto dalle sfumature viola e bianco.

Chi ama i tulipani può fare rotta anche su Valeggio sul Mincio, un piccolo borgo situato pochi chilometri a sud del Lago di Garda, e più precisamente nel Parco Sigurtà, dove sono presenti tantissime varietà di questi fiori. Nel parco si trova anche una fattoria didattica, in cui grandi e piccini potranno interagire con gli animali presenti. Qui si svolge un evento molto amato dagli appassionati di fiori, Tulipanissima: durante questa manifestazione, aiuole e ampi tratti di prato si tingono dei forti e variegati colori dei tulipani.

La camelia, con i suoi larghi petali sui toni del rosso, del rosa e del bianco, nella sua varietà camellia Japonica, è presente nella Lucchesia, in Toscana, con la più grande coltivazione di camelie da fiore; qui sono numerose le ville e i giardini che a marzo si tingono di sfumature di rosa.

Il tarassaco o dente di leone,  pianta dalle note virtù, si celebra in Alta Val di Non con una manifestazione che si chiama “Le Settimane del Dente di Leone“, quest’anno in programma dal 13 aprile al 5 maggio. Durante le settimane di fioritura di questa pianta, recandosi nella zona di Merano e dintorni, è possibile scoprirne le virtù terapeutiche e gustare piatti tipici della tradizione che lo includono come ingrediente. Questa pianta, dal caratteristico sapore amarognolo e pungente, possiede molteplici proprietà per il nostro organismo: diuretiche, digestive e disintossicanti.