Con l’arrivo della bella stagione, la città di Tolosa, capitale della regione francese dell’Occitania, sboccia tra sfumature primaverili e si veste al meglio per essere scoperta come meta di un city-break.
Tolosa ha già il suo colore del cuore: è infatti soprannominata la “Ville rose” (la “Città rosa”) per le tonalità rosate dei suoi edifici in mattoni, ed è stata incoronata come «Miglior Città 2025» dalla guida Best in Travel della Lonely Planet: un riconoscimento che celebra il suo patrimonio storico e culturale, l’enogastronomia e l’anima innovatrice.
Ecco i migliori motivi per scoprire Tolosa questa primavera.
Molteplici anime tra passato e futuro
Tolosa è una città che ha saputo fondere le sue diverse anime che rimandano al passato e che proiettano verso il futuro. Se da una parte, infatti, ha una ricca storia e tradizioni che affondano le radici nel passato, dalle prime popolazioni celtiche, ai romani e via via nel corso dei secoli, la capitale occitana stupisce anche per il suo dna giovane e dinamico. Infatti, il 46,7% della popolazione urbana ha meno di 30 anni e circa il 25% è composto da studenti universitari, grazie anche alla presenza di una tra le più antiche università d’Europa, fondata nel 1229, e giovani lavoratori.
I monumenti simbolo nel cuore storico
Rivolgendo prima di tutto lo sguardo verso il passato, un viaggio nella città francese non può non cominciare dai simboli della sua eredità storico-culturale. Si parte quindi dal suo cuore pulsante, la monumentale “Place du Capitole”, sede del Municipio della città dall’elegante facciata neoclassica e dalle maestose sale da ricevimento affrescate. A breve distanza si trovano poi il Convento dei Giacobini, capolavoro d’arte gotica meridionale che custodisce le spoglie di San Tommaso d’Aquino, e la Basilica Saint-Sernin, Patrimonio Unesco tra i più grandi edifici romanici dell’Occidente e recentemente impreziosita dalla nuova vetrata dell’artista Jean-Michel Othoniel. Una passeggiata nei vicoli della città non può poi non condurre anche all’insolita Cattedrale di Saint-Étienne, nota soprattutto per l’affascinante organo sospeso a «nido di rondine» di inizi ‘600, al sontuoso Hôtel d’Assézat, gioiello del Rinascimento francese, progettato nel ‘500 come palazzo urbano di un ricco mercante e oggi sede culturale, e, infine, affacciato sulla Garonna, all’Hôtel-Dieu Saint-Jacques, antico ospedale che oggi ospita gli uffici amministrativi dell’ospedale universitario della città, centri di ricerca e il museo della medicina.
I centri artistici contemporanei
L’eredità culturale e artistica ha saputo dare frutto anche in tempi moderni, a partire dalla Fondation Bemberg, gioiello d’arte e storia ospitato nell’Hôtel d’Assézat. Questa galleria d’arte conserva l’eclettica collezione di Georges Bemberg, uomo di cultura, letteratura e musica, che ha raccolto capolavori pittorici, sculture, mobili d’epoca e oggetti d’arte di varie epoche.
Dai colori della pittura francese del XIX e XX secolo alle atmosfere della Venezia del XVI e XVIII secolo, ogni sala racconta un diverso frammento di storia. Quest’anno, dal 4 aprile al 27 luglio, la Fondation Bemberg si arricchisce con “D’or et d’éclat, le bijou à la Renaissance”, una mostra dedicata ai fasti della gioielleria rinascimentale.
Altra gemma culturale è il Museo des Abattoirs: un tempo mattatoio, l’edificio è stato riconvertito in un polo di arte moderna e contemporanea, che espone installazioni immersive di artisti emergenti, sculture ma anche mostre di artisti del Novecento, come Pablo Picasso, Alberto Giacometti, Niki de Saint-Phalle e altri maestri.
Sguardo sul futuro tra aerospazio e creatività
Tolosa ha anche uno sguardo ben puntato sul futuro, grazie alle numerose eccellenze aerospaziali che fanno della città il maggior hub europeo del settore. Tolosa, infatti, ospita la sede di Airbus, del sistema satellitare Spot, il cluster di aziende dell’Aerospace Valley e il Centro Spaziale di Tolosa (Cst), il più grande centro spaziale nazionale in Europa. Per un’immersione totale, non può mancare una visita alla Cité de l’Espace, sito unico in Europa in cui ci si avvicina in modo ludico (ma scientifico al tempo stesso) ai misteri dell’universo: si possono scoprire le sfide a cui si preparano le agenzie spaziali, esplorare le riproduzioni del terreno marziano, ammirare le immagini catturate dal telescopio James Webb e vivere l’esperienza immersiva LuneXplorer, per provare in prima persona le sensazioni degli astronauti durante una missione sulla Luna.
La matrice innovativa di Tolosa si può scoprire anche cambiando settore e visitando la Halle de la Machine, area espositiva di 5.000 m² nel sud della città: ospita circa 150 automi – di cui alcuni giganteschi, spesso ispirati a personaggi mitologici come il Minotauro e sua sorella Arianna in forma di ragno – creati in oltre 20 anni dalla compagnia teatrale La Machine per esibirsi in giro per il mondo. Fondata nel 1999 dal direttore artistico François Delarozière, questa troupe di macchinisti-performer mette in moto gli enormi macchinari, vere e proprie architetture viventi, in spettacoli che sfruttano gli spazi urbani come palcoscenico. Per entrare in stretto contatto con loro, ogni giorno i viaggiatori possono ad esempio salire sul dorso del Minotauro Astérion (creato appositamente per Tolosa per l’apertura della Halle de la Machine nel 2018), mentre percorre a grandi passi gli spazi circostanti. Per un’esperienza ancora più originale, prenotando online nel weekend e in specifiche altre date, da non perdere la messa in scena della performance “Déjeuner des Petites mécaniques” (“Pranzo delle Piccole Meccaniche”), che unisce arte teatrale e culinaria, trasformando la Halle de la Machine in una grande tavola imbandita per 24 commensali-visitatori, serviti da queste incredibili macchine di scena.
La dolce vita occitana
Per scoprire la ricchezza e diversità dei prodotti occitani, a Tolosa bisogna partire dai mercati cittadini, come il Marché Victor Hugo, il più grande emporio coperto di Francia. Qui, si possono assaporare i principali piatti tipici locali: l’immancabile foie gras, il filetto d’anatra, il cassoulet toulousain (ricetta a base di salsiccia, anatra e fagioli), la salsiccia di maiale e dessert come la Fènetra, crostata di albicocche, con cubetti di limone candito e mandorle. La ciliegina sulla torta è la violetta, il fiore simbolo di Tolosa, da gustare anche in caramelle, cioccolatini e liquori. Altra destinazione d’eccellenza per esplorare i sapori occitani è Les Halles de la Cartoucherie, ex fabbrica di munizioni, oggi riconvertita in uno spazio polifunzionale
. Per chi poi cercasse una modalità originale di vivere la scoperta sensoriale della città, a Tolosa sono organizzati food tour per le vie del centro storico con diverse proposte tematich.
Città dal cuore green
Con la bella stagione l’atmosfera tolosana si può assaporare anche nei polmoni verdi della città: il Jardin des Plantes e il Giardino del Gran Rond, ad esempio, sono oasi dove rifugiarsi lontano dalla frenesia quotidiana. Tra le mille sfumature di cui si colora la città, colpisce l’affascinante Giardino Giapponese, che fiorisce tra fine marzo e inizio aprile, offrendo un angolo di pace ispirato alla tradizione del Sol Levante.
L’anima green della città è poi legata al fiume Garonna, le cui sponde sono ombreggiate da platani secolari, e al Canal du Midi, Patrimonio mondiale dell’Unesco, che unisce l’Atlantico al Mediterraneo: ideale da scoprire in bicicletta o a piedi, in estate si può percorrere anche con escursioni in barca.
Tolosa e oltre: i grandi siti dell’Occitania
Tolosa è anche il punto di partenza per esplorare la regione dell’Occitania, terra ricca di storia, cultura e paesaggi pittoreschi. Qui, tra borghi medievali e meraviglie naturali, riecheggia il retaggio culturale della langue d’Oc, lingua romanza che diede voce ai trovatori, compositori ed esecutori di poesia lirica del Medioevo, che tra il XI e il XII secolo cantarono l’amore e l’avventura.
Per addentrarsi in questo patrimonio storico, andando verso nord anche in treno, si incontra Montauban, città natale del pittore Jean-Auguste Dominique Ingres, celebrato in un museo a lui dedicato. Un’immersione nell’arte che prosegue ad Albi, Patrimonio dell’Unesco, terra natìa di Henri de Toulouse-Lautrec. Proseguendo verso sud, ecco Carcassone, borgo medievale che sembra uscito da un libro di fiabe tra mura fortificate, torri merlate e bastioni, in una cittadella anch’essa Patrimonio Unesco.
Per chi voglia concedersi infine avventure nella natura, a poca distanza da Tolosa si aprono gli scenari dei Pirenei, ma si può raggiungere anche la costa atlantica.