È arrivato Paff! Il museo di Pordenone racconta la storia del fumetto

Paff! International Museum of Comic Art
Paff! International Museum of Comic Art
Fumetti, graphic novel, storie disegnate… la passione per la nona arte sta vivendo una nuova stagione di successo – o forse non si è mai fermata, ha solo cambiato stile tra manga e originali collaborazioni. E si può seguire anche in viaggio, fin nel lontano Giappone, appunto, o anche in destinazioni più vicine a noi che dei fumetti hanno fatto un patrimonio nazionale, come Bruxelles.

E ora si rinnova un indirizzo nostrano per tutti gli appassionati, che potranno fare rotta su Pordenone. Nella città friulana, infatti, inaugura il 10 marzo il nuovo museo internazionale dedicato alla nona arte e che ne racconta la storia, per un’immersione nelle origini di tavole e personaggi.

Il Paff! (Palazzo Arti Fumetto Friuli) allarga il proprio orizzonte e diventa International Museum of Comic Art.
Il contenitore culturale che organizza, promuove e ospita mostre temporanee di importanza nazionale e internazionale dei grandi maestri del fumetto mondiale, ora con il patrocinio del Ministero della Cultura inaugura l’esposizione permanente, arricchita da una bibliomediateca ed entro la fine dell’anno da un archivio con deposito climatizzato.

Sotto la direzione artistica del suo fondatore, Giulio De Vita, il Paff! International Museum of Comic Art è una realtà italiana che trova analogie, per concept e dimensioni, nelle capitali europee (come Parigi, Bruxelles).
L’esposizione permanente, la cui curatela è stata affidata dal direttore artistico a Luca Raffaelli (esperto e storico del fumetto), offre attraverso un allestimento multimediale e interattivo l’opportunità di ammirare circa 200 tavole originali dei più famosi fumettisti di tutti i tempi e oltre 500 fra schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche e rare, costumi di scena utilizzati in film tratti da fumetti, scenografie e filmati provenienti da tutto il mondo tramite acquisti, prestiti e donazioni.

Paff! International Museum of Comic Art
Paff! International Museum of Comic Art

Collocata all’interno dei 2.200 metri quadrati di spazi espositivi del Paff!, la collezione si estende su uno dei piani del museo, è suddivisa in 9 differenti sezioni e comprende tavole originali di maestri e disegnatori come Carl Barks, Milton Caniff, Giorgio Cavazzano, Will Eisner, Floyd Gottfredson, Chester Gould, Benito Jacovitti, Magnus, Milo Manara, George McManus, Andrea Pazienza, Hugo Pratt, Alex Raymond, Charles M. Schulz, Art Spiegelman. Sarà inoltre esposta una scultura di Ivan Tranquilli, mentre Davide Toffolo per il Museo ha realizzato la tavola introduttiva sul protofumetto, ovvero quelle storie illustrate (che ornano la Colonna Traiana o che erano pubblicate a disegni sui periodici dell’Ottocento), che anticipano la nascita dell’industria e del successo del fumetto.

Luca Raffaelli ha voluto dare una chiave di lettura originale alla narrazione del percorso espositivo: quella dei diversi formati con cui il fumetto – nei suoi oltre cento anni di vita – è stato letto, conosciuto e amato nei diversi angoli del pianeta, a seconda delle culture, delle condizioni economiche e delle abitudini sociali dei lettori. È così che in America sono nate prima le tavole domenicali nei supplementi a colori dei quotidiani, poi le strisce e i comic book. In Italia troviamo invece il formato giornale (quello del primo “Corriere dei Piccoli”) e le strisce di “Tex”, poi portate al successo dal formato che porta il suo nome; in Francia i volumi chiamati “albùm” in Giappone i tankobon, libretti dove vengono pubblicati i manga di successo.

Visitare il museo sarà anche un modo per riscoprire le tante declinazioni nelle quali alcune tavole sono state pubblicate, mostrando le interazioni dei fumetti con altre discipline (cinema, pittura, moda, design, avanguardie, teatro, letteratura) e settori (educational e entertainment), e chiarendo come mai prima d’ora il rapporto tra fumetto e industria della comunicazione, permettendo così a fasce di pubblico diverse per cultura, età e provenienza di aprire uno sguardo nuovo su tematiche e linguaggi. La maggior parte dei fumetti nasce per una destinazione editoriale precisa, che detta spazi e tempi di narrazione. Ma poi la storia e il successo possono cambiare tutto. Ne è un esempio la tavola domenicale di Flash Gordon, grande e dagli impressionanti colori, ridimensionata in formato pocket in bianco e nero. Oppure “L’eternauta”, fumetto di fantascienza nato nel formato orizzontale argentino negli anni Cinquanta (celebre per aver predetto le tragedie dei desaparecidos) diventato un successo italiano nel formato verticale di “Lanciostory”, vent’anni dopo. O ancora il “Maus” di Spiegelman, nato come inserto di una rivista underground venduta in poche migliaia di copie e diventato uno dei romanzi a fumetti più noti al mondo, vincitore di un Premio Pulitzer nel 1992.

Nell’esposizione permanente la tavola originale viene mostrata quindi in tutto il suo percorso editoriale. Non manca nel museo la componente multimediale, con 56 schermi touch screen, collegamento wi-fi con server dedicato per i monitor interattivi, neckband e tablet per permettere ai visitatori di vivere un’esperienza interattiva sulle arti del fumetto.