Contadini per un giorno, ma anche casari, apicoltori o semplici appassionati di picnic en plein air: cresce la voglia di mettersi in gioco e provare esperienze anche campagnole in vacanza, ma spesso la difficoltà è trovarle, in un panorama ricco e sfaccettato come è quello italiano.
Per intercettarle e renderle a portata di clic è nata Agriexperience, la piattaforma di cui vi raccontiamo oggi nella nuova puntata della rubrica #TravelUp in collaborazione con l’Associazione StartUp Turismo.
Agriexperience è un portale online che propone esperienze turistiche rurali di breve durata, incentrate sull’aspetto attivo della partecipazione degli ospiti. «Tutto è nato durante un’esperienza in un caseificio sulle Prealpi francesi – spiega la founder Marianne Auzanet -, dove abbiamo vissuto l’esperienza diretta di partecipare alle attività dell’azienda, come per esempio la mungitura. Abbiamo anche incontrato la titolare che ci ha raccontato il suo cambio di vita, in pratica è stata un’esperienza che, anche se per poco tempo, ci ha reso protagonisti e non solo semplici turisti».

Ecco dunque che Marianne ha deciso di creare una piattaforma con questo spirito nel nostro Paese, dove la tradizione degli agriturismi è lunga e diffusa, con un’offerta concentrata sulle esperienze da provare in aziende agrituristiche più che sul soggiorno.
Nel suo bagaglio professionale la founder aveva già gli attrezzi del mestiere, con un’esperienza di sette anni in Tripadvisor tra Uk e Irlanda. E l’anno scorso ha debuttato il progetto Agriexperience, un marketplace che mette in contatto le aziende diffuse sul territorio con i turisti desiderosi di provare un’esperienza campagnola o comunque manuale, di mettere le mani in pasta o meglio nella terra.
Al momento il focus è su Piemonte, Lombardia e Toscana, e le esperienze che si possono acquistare sono le più svariate, dalla classica vendemmia – quella che l’anno scorso è piaciuta di più, spiega Auzanet -, alla passeggiata con il lama, dall’apicoltura alla raccolta di erbe spontanee, dalla produzione del formaggio al rilassante picnic in campagna.
«Al momento l’idea è di concentrarci su queste aree geografiche per farci conoscere bene, ma la prospettiva a lungo termine naturalmente è di allargarci a tutta Italia e puntare anche alle agenzie di viaggi. E tra le nuove iniziative in cantiere stiamo iniziando a proporre alle aziende che già sono sul portale e ne hanno la possibilità di creare dei pacchetti anche con il soggiorno».
Tante famiglie scelgono queste esperienze – circa il 35-40 per cento dei clienti – , stare a contatto con gli animali per esempio è sempre un successo per i più piccoli, ma gli agri-turisti non sono solo loro. «Prenotano tante coppie, e anche gruppi di amici giovani che ceravano qualcosa di diverso ed originale da fare». Naturalmente spesso si tratta di persone che hanno già una visione di turismo diverso, un’attenzione al green, all’agricoltura biologica per esempio, un certo approccio che li spinge a cercare questo tipo di esperienza.
Le proposte sono molteplici, tra le più originali ci sono picnic e degustazioni in un campo di lavanda nell’Oltrepo Pavese, fino ad arrivare allo chalet delle api, un percorso di apicoltura e apiterapia durante il quale, in sicurezza, dall’interno di uno chalet si osservano le api e si gode di un’attività multisensoriale, dal loro suono al profumo del miele, per un’esperienza di benessere e relax.