Arte in verde a Vienna: quattro musei “open air” da visitare nella summer

Belvedere Vienna
Dedicarsi all’arte senza rinunciare alla natura si può, a Vienna, capitale dove gli spazi verdi non costituiscono soltanto circa la metà della superficie urbana, ma custodiscono anche delle sorprese artistiche e culturali.

Tra mostre di arte contemporanea in giardini storici, musei immersi nel green e progetti verdi in una della aree culturali più importanti d’Europa, la capitale austriaca mette d’accordo gli amanti dell’open-air e chi ha la passione di viaggiare in cerca dell’arte, in un mix di tradizione mitteleuropea e modernità.

Nel più antico giardino pubblico della città si incontra per esempio l’arte contemporanea. Parliamo del Volksgarten, aperto 200 anni fa, nel 1823, il primo parco in Austria esplicitamente pensato e realizzato per il pubblico per concessione della famiglia imperiale. E da allora è un luogo di svago e un’oasi verde nel cuore della città.

Il Volksgarten fu commissionato dall‘imperatore Francesco I su un ex-territorio di fortificazioni che erano state danneggiate nel corso delle guerre napoleoniche. Al suo interno, fra alberi e piante di rose, spicca il Tempio di Teseo, che in origine ospitava la scultura di Teseo di Antonio Canova, fino a quando questa fu trasferita nel 1890 al Kunsthistorisches Museum, dove si trova ancora oggi. E oggi in estate il Tempio di Teseo ospita mostre di arte contemporanea. Attualmente è in scena l’artista pakistano-americano Saks Afridi, che lavora al progetto dal 2017, che ora può essere visto per la prima volta in Europa dopo aver fatto tappa a New York e in Qatar. L’artista, nato nel nord-ovest del Pakistan e residente a New York, combina la tecnologia con il misticismo islamico e descrive il suo sviluppo di macchine spirituali come “sufismo fantascientifico”.

MuseumsQuartier si veste di verde

Il MuseumsQuartier di Vienna è una delle più estese aree culturali al mondo e colpisce grazie al suo mix fra grandi musei, piccole iniziative culturali e locali di tendenza, da godersi soprattutto nei mesi estivi, quando il grande piazzale interno è un luogo d’incontro: ci si può fermare a un tavolino all’aperto dei tanti locali o su uno degli iconici divani colorati, giocare a bocce o mangiare un gelato (molto apprezzati quelli vegani di Veganista).

Da ora in poi, inoltre, il MuseumsQuartier diventerà sempre più verde, con il piazzale centrale e i cortili interni che saranno arricchiti con erbe, arbusti e alberi grazie a un programma di rinverdimento specifico per ciascuno dei cortili e del piazzale del MuseumsQuartier. Nella scelta della vegetazione, sarà prestata particolare attenzione alla resistenza delle piante al clima, dal caldo estivo al freddo invernale date le forti escursioni termiche, nonché al mantenimento dell’aspetto del progetto durante tutto l’anno. I progetti saranno realizzati nell’arco di tre anni. Sul piazzale dell’MQ sorgerà il “Parlamento degli alberi del clima” – dieci alberi particolarmente resistenti ai cambi climatici – con pannelli informativi – come appello per la consapevolezza e per i necessari cambiamenti nella progettazione e pianificazione degli spazi urbani.

Nei giardini del Belvedere 32 sculture contemporanee

Sin dalla loro apertura al pubblico nel 1780, anche i Giardini del Belvedere sono stati utilizzati come luoghi di svago e di aggregazione. E ora la ricorrenza del 300° anniversario del Belvedere Superiore ha dato vita alla mostra Public Matters, per sottolineare che i suoi giardini sono anche luoghi d’arte. Fino al 1° ottobre, 32 sculture contemporanee saranno esposte accanto alle sculture storiche presenti nelle tre sedi del Belvedere, con opere site-specific e altre già esistenti di artiste e artisti internazionali e locali, che collegheranno tutti i giardini del museo lungo un unico percorso, dal cortile principale del Belvedere Inferiore ai grandi giardini barocchi del Belvedere Superiore e al giardino di sculture moderniste del Belvedere 21.

Novità di quest’anno anche l’apertura al pubblico del giardino del Mak (Museo di Arte Applicata): durante la bella stagione si potrà accedere, negli orari di apertura del museo, allo spazio outdoor, sdraiarsi sul prato fra le sculture oppure sedersi su panchine create dal designer Christoph Wimmer-Ruelland.

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