L’orgoglio della Sardegna nei nuovi murales di Mamoiada, Arbus e Alghero

Murale Mamoiada Gorropu
La natura ancestrale diventa arte, funzionale a raccontare lo spirito della Sardegna. Si chiama “Il Nostro Orgoglio” l’iniziativa voluta da birra Ichnusa che, dopo il grande successo degli spot “Anima sarda”, promuove tre murales firmati da altrettanti giovani artisti locali. Opere il cui valore è ancora maggiore, oggi, alla luce della devastazione provocata dagli incendi nell’Oristanese.

Il primo, realizzato da Silvia Maxia, prende forma a Mamoiada e celebra le meraviglie del Canyon di Gorropu. I prossimi due murales a essere svelati saranno ad Arbus e Alghero, realizzati rispettivamente da Mauro Patta e Daniele Pillitu, per una mappa artistica dei luoghi più preziosi. I muralisti fanno parte del progetto “100 muri, 100 murales”, promosso dall’Associazione di Promozione Sociale Farmacia Politica.

L’arte sui muri in Sardegna non è nuova, anzi vanta importanti e suggestive tradizioni come a Orgosolo, borgo in provincia di Nuoro dove dalla metà del Novecento si racconta storia e società con i murales lungo le facciate delle case.

E ora tre opere cattureranno le bellezze del Canyon di Gorropu, di Capo Pecora e del Parco di Porto Conte, per un vero e proprio museo a cielo aperto, a celebrare l’anima dell’Isola ferita dai roghi.

Gorropu è il canyon più grande e selvaggio d’Europa. Un luogo duro e primitivo, come la natura. Qui cresce l’aquilegia, fiore che si arrampica coraggiosamente sulle pareti del canyon. Cultura e tradizioni popolari sono rappresentate anche dai campanacci dei mamuthones, maschere del carnevale di Mamoiada, esplosione di folklore, elementi che si ritrovano nel murales.

Il Canyon di Gorropu, Capo Pecora e Parco di Porto Conte sono stati scelti tra circa 400 “Luoghi del cuore” identificati da 100 giovani sardi e sono anche diventati teatro di escursioni guidate.

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