Viaggio nello shopping: dieci rituali stravaganti nel mondo

Shopping souvenir
Shopping che passione: curiosare tra negozi, botteghe e mercati, fare acquisti tipici o anche coccolarsi con qualche oggetto del desiderio deluxe, per tanti è parte integrante ed irrinunciabile di un viaggio.

Portarsi a casa un ricordo andando alla scoperta dell’acquisto ideale piace sempre, che sia alla ricerca del souvenir locale ai Caraibi o in Asia, un tour degli indirizzi più cool per ritrovare la Swinging London o farsi viziare dalle esperienze più nuove negli hotel di lusso di New York.

E Paese che vai shopping che trovi: un’analisi delle culture dello shopping nel mondo svela una serie di usanze decisamente variegate e originali, spesso addirittura spiazzanti, legate anche a tradizioni e festività. Ne ha raccolte dieci il team dell’International Drivers Association.

Lancio del Dashuhua, Yuxian, Cina

A Yuxian, durante il Capodanno cinese, esiste una tradizione lunga 500 anni che consiste nel lanciare ferro fuso contro muri di mattoni freddi. Conosciuto come Dashuhua, crea uno spettacolo simile a un fuoco d’artificio. I venditori si riuniscono per trasformare l’evento in una festa dello shopping con un unico e suggestivo sfondo infuocato.

Contrattare nei souk, Marocco

Si sa, nei mercati marocchini o nei souk, i prezzi fissi sono una rarità. Contrattare è una pratica attesa e rispettata in Marocco. Secondo Julianna Marshall, esperta di viaggi presso l’International Drivers Association, «Contrattare è un rituale, una sorta di danza, nell’aria profumata di spezie dei ouk. Non si tratta solo del prezzo. È uno scambio di battute cortese, un’opportunità per entrare in contatto, anche se brevemente, con il commerciante».

Aisheh Fee Misr, Egitto

In Egitto esiste una tradizione secondo la quale tutto è praticamente gratuito per l’acquirente il giorno dell’apertura di un nuovo negozio. Questo rituale, noto come Aisheh Fee Misr (Vivere in Egitto), simboleggia buona sorte e prosperità.

La frenesia del Black Friday negli Usa

Ed ecco una pratica che non ha certo bisogno di presentazioni essendo ormai entrata a pieno titolo anche nelle nostre abitudini. Il giorno successivo al Ringraziamento segna l’inizio dello shopping natalizio. I negozi spesso aprono molto presto, offrendo vendite promozionali che spesso portano a scene caotiche di orde di acquirenti alla ricerca di occasioni.

Danza del Leone al Mitsukoshi Store, Giappone

Al grande magazzino Mitsukoshi di Tokyo, ogni cerimonia di apertura include una Danza del Leone cerimoniale per allontanare gli spiriti maligni e portare prosperità e fortuna al negozio.

Le scommesse Shillong Teer, India

Nella città indiana di Shillong, migliaia di persone si radunano ogni giorno ai banchetti del teer (un gioco di tiro con l’arco indigeno) non solo per assistere allo sport, ma anche per partecipare al singolare rituale di scommesse che lo accompagna. Le persone puntano sugli ultimi due numeri del totale delle frecce che colpiscono il bersaglio, creando un mercato dinamico

A tutto e-commerce, Corea del Sud

La Corea del Sud ha rivoluzionato l’esperienza di shopping integrando i codici QR negli spazi pubblici. I cittadini possono ‘fare la spesa’ nei negozi virtuali mentre aspettano i treni della metropolitana, scansionando i codici QR dei prodotti e completando la transazione sui loro telefoni.

Festival dello Shopping di Mezzanotte – Dubai

Dubai celebra il sacro mese islamico del Ramadan nel suo stile distintivo. L’annuale festival dello shopping inizia generalmente alle 19:00 e si protrae fino a mezzanotte o anche oltre per 30 notti consecutive.

Prezzi a 4 dirham, Emirati Arabi Uniti

E rimaniamo negli Emirati Arabi Uniti, dove molti prodotti vengono scontati a un prezzo fisso di 4 dirham (circa 1 dollaro) una o due volte alla settimana per stimolare l’economia e la spesa dei consumatori.

Tradizione del Regifting, Russia

Infine, una pratica presente nella cultura russa è l’‘otkat’ o regifting. Qui è socialmente accettabile regalare doni ricevuti in precedenza, anche se i donatori originali sono presenti. Chi ha scelto il regalo in origine potrebbe rimanerci male, ma si tratta comunque una buona abitudine all’insegna dell’antispreco e dell’economia circolare.