Un “tuffo” all’Oceanario di Lisbona, l’acquario dei record

Lisbona ha da sempre un rapporto privilegiato con l’acqua: con la costruzione dell’Oceanario la capitale portoghese ha suggellato il suo legame con il mare, aggiungendo un importante polo turistico alle sue già numerose attrattive. 

L’Oceanario di Lisbona è uno dei più grandi acquari del mondo, ma più che le dimensioni, ciò che lo rende davvero eccezionale sono la struttura e il progetto: l’Oceanario è il primo acquario al mondo che incorpora gli habitat oceanici del pianeta in un unico ambiente, con delle impressionanti ricostruzioni dei vari ecosistemi.

È costato circa 60 milioni di dollari e ospita una grandissima quantità di specie marine, dai pesci, agli uccelli, ai mammiferi. L’esibizione consta di una grande vasca centrale che ospita specie che vivono in pieno oceano (come squali e grandi tonni) e di quattro vasche laterali più piccole che invece mostrano fauna e flora dell’oceano Atlantico, del Pacifico, dell’Indiano e delle regioni antartiche.

Ben 15mila gli animali e le piante, appartenenti a 450 specie diverse, popolano e decorano le enormi vasche dell’acquario. Un imperdibile viaggio nella natura che non mancherà di affascinare grandi e piccini di tutto il mondo. 

La catena alberghiera Heritage, con i suoi cinque hotel, offre l’opportunità di dedicare una visita a questa splendida città scegliendo di soggiornare in alberghi di design contemporaneo o in boutique hotel estremamente romantici dislocati nei quartieri più suggestivi di Lisbona.

L’hotel As Janelas Verdes (ossia “finestre verdi”) è ubicato accanto al National Art Museum, in un piccolo palazzo di fine Ottocento, ed offre un’atmosfera romantica e accogliente. Qui trovò ispirazione anche Eça de Queirós, uno dei più famosi romanzieri portoghesi; la memoria della sua presenza rivive nei tanti oggetti d’arte sparsi per le stanze, nei libri, nei dipinti e negli oggetti che riportano con la fantasia ad altre epoche.

L’Hotel Britania è situato in un palazzo progettato negli anni Quaranta del secolo scorso dal famoso architetto portoghese Cassiano Branco. È un hotel per molti versi unico che assomiglia molto a un club esclusivo. È stato restaurato valorizzando il suo stile originale Art Déco, così da affiancare all’ambiente che richiama la squisita atmosfera originale d’epoca, le comodità e il comfort richiesti oggi a un hotel d’alto livello.

A due passi da Avenida da Liberdade, c’è l’Hotel Lisboa Plaza,  un “classico” tra i migliori hotel della capitale portoghese. La decorazione di interni è stata recentemente rinnovata dall’architetto Sofia Duarte Fernandes in uno stile leggero molto portoghese, mantenendo l’impronta classica e lo spirito famigliare. Alcuni particolari accennano alla moda dell’epoca dell’apertura dell’hotel negli anni Cinquanta e motivi etnici vivacizzano i nuovi tendaggi.

Durante la seconda metà del XVIII secolo venne costruita una bella casa signorile all’interno delle mura del castello di San Giorgio, sul terreno dove un tempo sorgevano le ex cucine del Palazzo Alcacova. Ecco perché è ancora conosciuto con il nome di Palacete das Cozinhas (“Palazzo della Cucina”). La struttura del Solar do Castelo unisce elementi dello stile razionalista di Pombal (i sobri infissi delle finestre e dell’entrata principale) con altri che esprimono maggiore libertà. Il palazzo, classificato come edificio storico, è stato trasformato in hotel e riportato agli antichi splendori grazie a un design contemporaneo di alta qualità. 

L’ultimo nato della catena Hoteis Heritage Lisboa si trova sul corso principale, Avenida da Liberdade. Il suo design porta la firma di Miguel Câncio Martins, architetto portoghese celebre per il proprio lavoro in locali mitici come il Buddha Bar o il Thiou a Parigi, lo Strictly Hush a Londra e il Man Ray a New York.

L’aspetto esterno del palazzo è stato lasciato inalterato, mentre gli interni si ispirano alle residenze urbane della borghesia portoghese. Le camere sono in pieno equilibrio tra tradizione e modernità e presentano uno stile personalizzato. Nella lobby Câncio Martins ha creato un’atmosfera che richiama la “way of life” portoghese, di nuovo in bilico tra passato e futuro. Obiettivo: ideare uno stile che affondi le proprie radici nell’identità lusitana e lisboeta.