Fra una manciata di mesi torna il tempo del trekking a cavallo, una vacanza sostenibile e all’insegna del turismo lento. L’Italia ospita ormai un gran numero di ippovie lungo le quali sono state allestite proposte green e ce ne sono alcune che detengono invidiabili primati.
Un esempio è l’ippovia che si trova sul Gran Sasso, la più lunga d’Italia: si snoda per oltre 300 chilometri nell’omonimo Parco Nazionale e attraversa undici distretti naturalistici con sentieri, mulattiere e diramazioni sempre ben indicate per variare nel percorso segnato dalle mappe del luogo o addirittura tornare al punto di partenza ideando un percorso personalizzato.
Le passeggiate in sella sono ormai una declinazione sempre più apprezzata dai turisti della natura e la peculiarità di questo circuito – che si affaccia anche sui Monti della Laga – è data dai suoi servizi: lungo il percorso, infatti, i “cavalieri del turismo lento” possono trovare ben 9 abbeveratoi, diversi punti di ristoro o semplicemente di sosta, e due rifugi che assicurano agli escursionisti a cavallo un’esperienza della durata anche di diversi giorni.
E sempre a proposito di ippovie, un altro percorso consigliato dagli appassionati delle escursioni a cavallo si trova sul Monte Baldo, nell’area del Lago di Garda e detiene il primato di essere l’ippovia più alta del territorio italiano, a circa 2000 metri di altitudine. Percorrere questo tracciato di circa 30 chilometri vuol dire regalarsi panorami unici nel loro genere che spaziano dallo specchio d’acqua del Lago di Garda alle vette dell’Adamello e del Gruppo del Brenta.
E può anche capitare di avvistare camosci e aquile in una full immersion nella flora e fauna di questi luoghi montani che da marzo a ottobre sono ideali scenografie naturali di vacanze trekking.