Settimana del Pianeta Terra tra impronte di dinosauri e notti in grotta

Cava d'Ispica Sicilia
Cava d'Ispica Sicilia
Anche il nostro pianeta ha il suo festival, e quest’anno sono attesi oltre 100 geoeventi in tutta Italia per celebrarlo, grazie alla Settimana del Pianeta Terra.

Il festival scientifico, che quest’anno di svolgerà dal 2 al 10 ottobre, compie 10 anni. Si tratta di un evento ideato da Silvio Seno e Rodolfo Coccioni, docenti di Geologia strutturale all’Università degli Studi di Pavia, con l’obiettivo di diffondere la cultura geologica, ambientale e naturalistica. Sono quasi 100 i geoeventi organizzati in tutta Italia per scoprire non solo il territorio, ma anche il ruolo delle geoscienze e della ricerca per lo sviluppo e per la collettività.

Quest’anno, però, le scoperte non si “limiteranno” a passeggiate, escursioni e visite a musei e centri di ricerca. Proprio per celebrare a 360 gradi la bellezza del patrimonio geologico, i geologi dell’Associazione hanno curato una selezione di destinazioni presso le quali non solo sarà possibile arricchire le proprie conoscenze, ma anche dormire in un alloggio a tema, per ammirare le profondità del nostro Pianeta. Questo grazie alla collaborazione con la piattaforma di viaggio Airbnb per dormire in grotte, case organiche e altri alloggi unici.

Lo scorso maggio proprio Airbnb ha lanciato le Categorie, la nuova modalità di ricerca che, lasciando spazio alla fantasia e  alla voglia di scoprire, mostra tipologie di alloggi inaspettati. Proprio come le 750 grotte o le 4.000 case organiche che è possibile trovare, in questa sezione, in tutto il mondo.

Sono tante le proposte anche in Italia, da nord a sud, come le Grotte di Pastrengo all’interno di un vigneto di Bardolino e gli spazi stessi della casa, che ha soffitti a volta da antica cantina, sono lo spunto per scoprire gli stretti legami tra il vino e la geologia. Le zone di produzione di Bardolino si trovano sulle colline moreniche, depositi formati dai ghiacciai durante le grandi glaciazioni, su terreni composti da ciottoli sufficientemente grandi e irregolari da garantire un buon drenaggio delle acque.

Anche la Strada Gardesana, sulla sponda veneta oppure lombarda del Lago di Garda, offre la possibilità di seguire un itinerario di grande interesse geologico. Percorrendola da sud a nord si osserva l’impronta lasciata dalle grandi glaciazioni: a sud il paesaggio è collinare, morbido e costituito da un anfiteatro morenico sul quale la viticoltura trova condizioni favorevoli anche grazie all’effetto climatico mitigante del lago. Sul versante sud delle Alpi, questo anfiteatro formatosi durante il Pleistocene, l’epoca delle grandi glaciazioni, è il più grande e quello che si spinge più a sud. La posizione attuale del Lago di Garda era occupata allora da un gigantesco ghiacciaio spesso oltre mille metri.

E ancora, viaggiando verso sud, ecco la Casa degli avi di Donna Nina a Modica, in Sicilia: la particolarità di questa casa all’interno di una grotta è la presenza di un’antica cisterna, che consente di apprezzare il percorso dell’acqua nel sottosuolo roccioso attraverso un processo chimico di dissoluzione del calcare: il carsismo, da Carso, territorio dove il fenomeno è particolarmente diffuso. Nelle immediate vicinanze di Modica merita una visita anche un luogo che abbina archeologia e geologia: Cava D’Ispica, una vallata fluviale che taglia rocce calcaree formando ampie gole, canyon con pareti a strapiombo e paesaggi carsici. Il “Parco Archeologico di Cava Ispica” ha un patrimonio datato tra l’Antica età del Bronzo ed il periodo medievale.

impronte di dinosauri ad Altamura, Puglia
impronte di dinosauri ad Altamura, Puglia

E si può far rotta anche in Puglia, a Cisternino nella Valle d’Itria. Qui nella Tenuta Semeraro l’abitazione proposta è il caratteristico trullo realizzato completamente in pietra locale, un calcare di colore chiaro, localmente chiamato Chianca. Nelle vicinanze, non può mancare una visita alle impronte di dinosauro ad Altamura, un salto all’indietro nel tempo di 84 milioni di anni, al Cretaceo Superiore, in uno dei siti ad orme più importanti del mondo. Allora la Puglia era probabilmente un promontorio africano, circondato da acque basse e calde, che ospitava una ricca fauna a dinosauri terrestri. Visitare questo sito significherà quindi fare un viaggio verso un tempo lontanissimo.