Il vero più del vero, ma frutto di creazione artistica: “Sembra vivo!” sarà probabilmente un commento ricorrente tra i visitatori di questa mostra che ha aperto i battenti a Roma e che infatti ha scelto questa esclamazione come titolo.
Arriva per la prima volta in Italia una mostra dedicata alla grande scultura iperrealista da tutto il mondo, che raccoglie a Roma, a Palazzo Bonaparte, opere di artisti come Ron Mueck, George Segal, Carole Feuerman e il nostro Maurizio Cattelan.
Si potrà visitare fino al 4 ottobre nel palazzo che si affaccia su piazza Venezia, e che vedrà nelle sue sale opere che sembrano così reali da indurre magari in confusione chi le guarda, in una continua oscillazione tra sensazione di vero e di falso. Sono 43 le grandi installazioni in mostra, firmate da 29 artisti. Cattelan è presente per esempio con i piccioni dell’installazione “Ghosts” o la celebre banana “Comedian”), mentre Ron Mueck ha scelto di esporre una gigantesca testa di uomo in “Dark Place”.
Provenienti da collezioni di tutto il mondo, queste opere, che stimolano la mente e mettono a dura prova il senso della realtà grazie a dettagli che sembrano appunto più veri del vero, raccontano il movimento iperrealista che ha mosso i primi passi negli anni ‘70 per poi evolversi rappresentando la figura umana con sempre maggiore precisione e verosimiglianza. Sono sei le sezioni, che mettono in scena opere di artisti provenienti, tra gli altri, da Italia, Spagna, Belgio, Uk, Usa e Australia.
Ci sono le sculture che sembrano persone in carne ed ossa realizzate tra gli anni Sessanta e Settanta da Duane Hanson e John DeAndrea, le sculture monocromatiche di George Segal, figure umane in formati insoliti come quelle di Ron Mueck, realtà deformate.
La mostra è stata ideata dal tedesco Institut für Kulturaustausch, è curata da Maximilian Letze in collaborazione con Nicolas Ballario ed è prodotta e organizzata da Arthemisia.