I mochi – chiamati anche dessert killer, per la consistenza gommosa “ad alto rischio di soffocamento” per i più imprudenti – hanno una storia antichissima, vicina al nian gao, la torta del gigante asiatico preparata in occasione del Capodanno cinese, ma oggi spopolano in tutto il mondo nei ristoranti asiatici e in quelli fusion.
Tali dolci sono annoverati tra i dessert esotici più apprezzati dagli italiani, secondo una ricerca realizzata da SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali. Al loro fianco il dulce de leche originario dell’Argentina e i baklava di tradizione balcanica e mediorientale.
Tradizionalmente, per preparare i mochi si compie in Giappone la cerimonia del mochitsuki: il riso, messo a bagno e poi cotto, viene pestato in un grande mortaio con un tipico martello in legno. Un procedimento, questo, che di solito è svolto in coppia: la prima persona pesta, la secondo mescola e umidifica i mochi. Tra i due “cuochi” deve esserci grande coordinazione affinché non si ostacolino a vicenda. La pasta collosa, infine, è tagliata e modellata in piccole sfere.
Ecco la ricetta dei mochi giapponesi suggerita dal ristorante Konnichiwa di Roma:
100 gr di farina di riso glutinoso
70 gr di zucchero
200 ml di acqua
fecola di patate qb
Unite la farina di riso glutinoso e lo zucchero e metteteli in un padellino, quindi aggiungete l’acqua, mescolando con un cucchiaio di legno in modo da ottenere una sorta di pastella rigorosamente senza grumi. A questo punto trasferitela sul fuoco e cuocete l’impasto finché non noterete che inizia a rapprendersi, formando una palla piuttosto collosa (generalmente non ci vogliono più di 10-15 minuti per ottenerla).
Sul vostro piano di lavoro distribuite un po’ di fecola di patate e anche sulle vostre mani: sarà utile per lavorare meglio l’impasto ottenuto senza che vi resti troppo appiccicato. Lavorate per breve tempo l’impasto di riso in modo da renderlo omogeneo.
A questo punto la base per la preparazione dei mochi è pronta, non dovrete fare altro che scegliere la vostra variante per il ripieno utilizzando del colorante alimentare se volete aggiungere un tocco glamour ai dolcetti.
Buon appetito e buon gastroviaggio!
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