Come sfogliare un album fotografico con migliaia di foto: è il catalogo che raccoglie i 30.000 beni immateriali del nostro Paese.
Arriva il primo Censimento del Patrimonio culturale immateriale promosso dall’Unpli, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, finalizzato alla raccolta di tutto quello che rappresenta le nostre radici. Perché esiste un’Italia che vive nei piccoli gesti, nei saperi tramandati, nelle lingue locali che resistono al tempo, nei riti custoditi dalle comunità. E tutto questo prima che venga dimenticato va preservato, conservato e soprattutto condiviso.
La meticolosa catalogazione, in collaborazione con l’Anci e il Mic, ministero della Cultura, intende fotografare l’immenso patrimonio artistico-culturale del nostro Paese.
Il progetto – avviato nel 2023 in collaborazione con Anci e l’Istituto centrale per il Patrimonio immateriale (Icpi), sotto la supervisione del ministero della Cultura – ha proprio questa finalità. Un lavoro in linea con la Convenzione Unesco del 2003 che riconosce il valore dei patrimoni immateriali nella costruzione dell’identità collettiva e nello sviluppo sostenibile (Unpli dal 2012 è accreditata come consulente del Comitato Intergovernativo Unesco) e che non avrà mai fine vista la ricchezza del patrimonio culturale immateriale di cui è ricco il nostro Paese.
A disposizione di chi vuole curiosare in questo sconfinato territorio d’arte, cultura e tipicità locali c’è anche un apposito sito, radiciculturali.it, il portale in cui si traduce concretamente questo lavoro di mappatura. Si tratta di un contenitore aperto dove fino ad oggi sono stati censiti oltre trentamila elementi, organizzati in 9 categorie tematiche (alimentazione tradizionale, attività ludiche tradizionali, rituali, musica, spettacoli, paesaggio culturale, rievocazioni storiche, saperi, pratiche, saperi e tecniche tradizionali, espressioni orali, credenze di vita), e 43 sottocategorie. Il progetto, infatti, coinvolge circa 3.000 musei ed ecomusei, con il contributo attivo di 2.628 esperti, studiosi e volontari. Sono state create 6 reti tematiche e raccolte oltre 3.000 immagini. Un patrimonio vivo, che si rigenera costantemente e che unisce le comunità in una rete di conoscenza condivisa.