Uno degli hotel galleggianti più attesi ha finalmente aperto le sue porte. Situato sul remoto fiume Lule nella Lapponia svedese, l’Arctic Bath Hotel and Spa è un edificio circolare ispirato al nido che galleggia sull’acqua durante i mesi estivi ed è intrappolato nel ghiaccio durante l’inverno.
Progettato dal team di architetti Johan Kauppi, Annkathrin Lundqvist e Bertil Hagström, il design sorprendente incorpora diverse cabine di lusso costruite con materiali naturali e sostenibili. La struttura a 5 stelle è unica nel suo genere e per completarla c’è voluto più di un anno. Gli ospiti dell’hotel e del centro benessere potranno godere di una vista spettacolare di quella che è stata definita l’ultima regione selvaggia rimasta del Nord Europa, all’inseguimento dell’Aurora Boreale.
L’edificio circolare, a cui si accede da un’ampia passerella in legno che conduce dalla riva del lago, dispone di un centro benessere, saune, un bagno caldo e docce interne ed esterne. Nel mezzo c’è un bagno freddo all’aperto, fissato a 39 gradi Fahrenheit. Gli ospiti possono scegliere tra una vasta gamma di trattamenti olistici orientati al relax e al benessere.
Oltre ai trattamenti offerti, si potrà godere di una vasta gamma di attività come lo sleddog attraverso le foreste innevate.
Ai servizi della spa, secondo la tradizione dei Paesi scandinavi, è dedicato ampio spazio, con saune, docce e vasche indoor e outdoor, cromoterapia, sale massaggi e palestra. Mentre le stanze, 12 in tutto, sono ospitate in strutture separate, comunque adagiate sull’acqua, accessibili tramite ponti pedonali che le collegano alla riva.

Pernottare ha un costo di 600 euro per notte, ma la quota comprende un’esperienza fondata sulla cura per la mente e per il corpo: dall’esercizio fisico al pacchetto benessere delle spa senza tralasciare il progetto di ristorazione.
Il ristorante dell’Arctic Bath – a disposizione per gli ospiti della struttura, ma pure per i clienti esterni, previa richiesta via email – ha l’obiettivo di celebrare i prodotti del territorio artico: il menu cambia quotidianamente, e propone cinque portate realizzate con gli ingredienti a disposizione, ispirate alla tradizione Sami, ma ripensate in chiave moderna. A condurre il progetto gastronomico ci sono Kristoffer Astrom e Maarten De Wilde, il primo da tempo impegnato a recuperare le tradizioni culinarie della cultura Sami, riscoprendone tecniche di cottura e trasformazione dei prodotti.