L’altra Polonia: il tour perfetto per gli amanti dell’architettura

foto da adobe
Non solo un importante patrimonio storico: la Polonia, con la sua storia ricca e complessa, si presenta oggi anche come palcoscenico di architettura contemporanea, caratterizzata da un connubio di innovazione e tradizione.

La Polonia contemporanea è un laboratorio di architettura innovativa e design sostenibile. Con un mix di edifici storici e strutture futuristiche, questo equilibrio tra passato e futuro rende la Polonia una destinazione affascinante per gli amanti dell’architettura e del design. 

Negli ultimi decenni, le città polacche hanno visto un notevole sviluppo urbano, caratterizzato da progetti architettonici innovativi che fondono estetica, funzionalità e sostenibilità. Alcune di queste, come Varsavia, sono esempio di un’armoniosa coesistenza tra edifici moderni e storici, per uno skyline che racconta la resilienza e la capacità di rinascita della nazione.

Anche la sostenibilità è diventata tema centrale nell’architettura polacca. Molti progetti recenti puntano a ridurre l’impatto ambientale, utilizzando materiali ecologici e implementando soluzioni tecnologiche per il risparmio energetico. La Polonia è anche un centro di innovazione nel design architettonico e non si limita a creare edifici, ma si impegna a progettare spazi pubblici che promuovono l’interazione sociale. Molti di questi spazi, caratterizzati da un design moderno e funzionale, diventano centri culturali vitali dove riunirsi, partecipare a eventi e scambiare idee.

Varsavia, concentrato di storia e architettura contemporanea

Caratterizzata da un mix di stili e architetture, la capitale della Polonia cattura gli amanti dell’arte e dell’architettura, che qui trovano sfoggio di opere di grandi nomi contemporanei insieme ad edifici storici, come il Palazzo della Cultura e della Scienza, simbolo del passato sovietico, situato in un complesso urbanistico dove la fusione tra antico e moderno arricchisce il panorama cittadino.

È proprio qui che si erge il grattacielo “Varso Tower”, attualmente il più alto edificio d’Europa, progettato dagli architetti dello studio Foster + Partners. Il complesso è composto da tre edifici, la torre più alta, di 53 piani, con un’altezza totale di 310m e un’estensione di 70.000mq, e i due edifici inferiori (Varso 1 e e Varso 2), progettati dallo studio HRA Architekci di Varsavia, alti 90 e 81 m rispettivamente, e la hall, alta oltre 10 metri, che rende un omaggio alla storia di Varsavia.

A poca distanza, sorge uno degli edifici residenziali di lusso più alti in Polonia e nell’Unione Europea: è il Zlota 44, progettato dall’architetto americano Daniel Libeskind, che nei suoi 192 metri e 52 piani, ospita oltre 200 appartamenti. L’edificio è stato pensato e studiato per sfruttare la luce del giorno in tutti i livelli e la facciata, in vetro e alluminio, ha una forma spigolosa, che ricorda vele tese al vento o le ali dell’aquila dello stemma polacco.

La Skyfall Warsaw è una delle terrazze panoramiche più alte della Polonia. Inaugurata nel 2021 e situata all’interno dell’ultramoderno Warsaw UNIT, dai suoi 202 metri di altezza (al 46° piano) si ha una vista dell’intero skyline di Varsavia. Sorge nell’ex area industriale del distretto di Wola, oggi quartiere degli affari di Varsavia dove si concentra lo sviluppo di grattacieli nella capitale. In questo stesso complesso, si trova anche la torre myhive Warsaw Spire, alta 220 metri e 49 piani, una delle torri con uffici più alte della città.

Recentemente inaugurato (fine ottobre 2024), il nuovo Museo di Arte Moderna (MSN Warsaw) si sviluppa su una superficie di quasi 20.000 m2, su quattro livelli fuori terra e due livelli interrati e dispone di oltre 4.500 m2 di spazi espositivi, sale didattiche, aree per la conservazione e lo stoccaggio di opere d’arte, un cinema, un auditorium, un bar e un negozio. Il progetto dello studio newyorkese Thomas Phifer and Partners è minimalista, di colore bianco, quasi a formare una composizione di due forme rettangolari, il cuboide orizzontale del museo e la torre del cinema.

L’imponente edificio del Polin Museum, progettato dallo studio di architettura finlandese Lahdelma & Mahlamaki,  è un gioiello dell’architettura contemporanea, semplice e geometrico allo stesso tempo, le cui facciate sono rivestite di rame e pannelli di vetro stampati con lettere ebraiche e latine che recitano “Polin” (parola in ebraico e jiddish che significa sia ‘Polonia’ che ‘riposa qui’), evocazione della leggenda dell’arrivo degli ebrei in terra polacca.

Katowice, la musica nell’arte

Nella zona post-industriale di Katowice, città in costante trasformazione, sorge la Polish National Radio Symphony Orchestra (Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca), una delle più importanti orchestre sinfoniche polacche, nonché un’istituzione culturale versatile. L’orchestra risale al 1935 e l’elemento permanente  è rimasto il rapporto con la tecnologia. È infatti un edificio moderno progettato dallo studio Konior di Katowice, con pilastri in mattoni, superfici ruvide, rientranze lisce e rosso chiaro che ricordano le finestre delle case familok nel distretto minerario di Nikiszowiec (questa città ha un passato minerario). Comprende una sala concerti con 1800 posti a sedere, una sala per musica da camera e numerosi spazi per workshop e corsi di formazione.

A Cracovia il Malopolska Garden of Art

Il Malopolska Garden of Art (Il Giardino dell’Arte della Regione Malopolska) è una struttura di proprietà del Juliusz Slowacki Theatre di Cracovia, uno spazio sperimentale aperto agli artisti alla ricerca di un nuovo linguaggio teatrale e di nuove forme di interazione con il pubblico. Il progetto di K. Ingarden e J. Ewy Architekci Ltd. ha dato vita a un moderno edificio culturale, la cui struttura a cinque piani combina elementi storici con modernità.

Breslavia: dall’acqua all’avveniristica Sala del Centenario

L’Hydropolis, centro di conoscenza dell’acqua che combina valori educativi con forme moderne di esposizione, ideato da Mpwik S.A. (Azienda municipale di acqua e fognatura) di Breslavia con oltre 150 anni di storia. è un esempio di rivitalizzazione di una struttura post-industriale. La mostra dedicata all’acqua è ospitata in un serbatoio sotterraneo di acqua pulita del XIX secolo, ma l’intera struttura dispone di 7 zone tematiche permanenti, esposizioni temporanee cicliche, aree dedicate ai bambini e una zona relax, dove installazioni multimediali, interattive e tecnologie mostrano il potenziale dell’acqua nelle città, nelle profondità, nell’atmosfera e anche nel corpo umano.

Sempre a Breslavia si trova la Centennial Hall (dell’architetto Max Berg), un edificio circondato da aree verdi, definito “la perla del modernismo a Breslavia” nato all’inizio del XX secolo. Oggi è un luogo visitato frequentemente dagli abitanti della città, dai turisti, dagli appassionati di architettura e urbanistica e il complesso è stato inserito nel 2006 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

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