L’altare argenteo di San Iacopo, capolavoro di oreficeria che ha coinvolto maestri artigiani per oltre due secoli, è protagonista a Roma, nei locali del Santuario Pontificio della Scala Santa, visitabile fino al 9 ottobre.
Un’occasione per chi si trova in visita a Roma: fino al 9 ottobre, presso il Santuario Pontificio della Scala Santa, a San Giovanni in Laterano si può visitare “Pistoia, Compostela d’Italia – L’altare argenteo di San Iacopo” una mostra fotografica immersiva con gli scatti di Nicolò Begliomini, riprodotti in dimensioni extralarge.
L’esposizione itinerante, promossa da Comune di Pistoia, Giorgio Tesi Group, Fondazione Caript e Diocesi di Pistoia, su progetto di Giorgio Tesi Editrice e Associazione The Wall, è stata inaugurata l’anno scorso a Santiago de Compostela, dove ha fatto registrare più di 15mila visitatori in poche settimane. Il 1° ottobre è poi sbarcata a Pistoia, nella Chiesa di San Leone, alla presenza della direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta, la cui collaborazione si è rivelata preziosa per portare la mostra nella capitale, in un anno ancora speciale per le celebrazioni del Cammino di Santiago.
La mostra è caratterizzata da light box di grande formato, che riproducono le immagini di Nicolò Begliomini, accompagnate dai testi di Lucia Gai, e una riproduzione in scala reale dell’altare nella sua totalità. L’allestimento occuperà il primo piano del Santuario, all’uscita della cappella Sancta Sanctorum, presso il Pontificio Santuario della Scala Santa.
Non si tratta solamente di una mostra fotografica dedicata a quello che è considerato il più grande manufatto di oreficeria sacra del Medioevo europeo. È anche l’occasione per mostrare a pellegrini e visitatori di tutto il mondo le bellezze e i tesori di Pistoia, insieme al rapporto secolare che dal 1145, anno dell’arrivo di una reliquia di San Giacomo il Maggiore, la lega a Santiago de Compostela. Per custodire il prezioso frammento osseo del santo, fu pensato e realizzato l’altare argenteo, la cui lavorazione ha coinvolto ben cinque generazioni di orafi, dal Duecento al Quattrocento. L’evento è una delle iniziative legate all’Anno Iacobeo 2021/22, che si celebrerà fino al 25 luglio.