La “mejo” Roma si visita con la Mappa delle Connessioni Lente

foto da ufficio stampa
Esiste un nuovo modo di attraversare Roma e il Lazio: più lento, più attento, più consapevole: lo racconta il nostro partner Legambiente e riguarda un progetto della Dmo Es.Co. insieme alla Regione Lazio.

All’ombra del cupolone della Capitale nasce la Mappa delle Connessioni Lente, il progetto della Dmo Es.Co – Esquilino Comunità – La Porta di Roma, presentato nell’ambito dell’avviso pubblico della Regione Lazio dedicato alla promozione del territorio.

L’Esquilino, quartiere spesso percepito solo come snodo vicino a Termini, diventa qui il punto di partenza ideale del turismo lento: un crocevia da cui si aprono percorsi fatti di culture, storie e incontri. La mappa digitale raccoglie itinerari che invitano a muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici, seguendo linee alternative che collegano mercati, parchi, quartieri storici, necropoli e borghi fino alle colline vulcaniche del Lazio.

Tra questi, c’è il cammino che collega Termini a Castel Gandolfo seguendo la Via Francigena del Sud: un percorso che attraversa basiliche, palazzi museali, mura antiche e l’Appia Antica, fino al cratere del lago Albano. Un itinerario che accompagna viaggiatori e pellegrini dalle porte di Roma ai Castelli Romani, attraversando uno dei paesaggi culturali più significativi d’Italia.

Per chi ama la bicicletta, la mappa propone una lunga pedalata lungo alcuni tratti dell’ArcheoGRAB, la variante archeologica del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici: un percorso verde che parte dall’Esquilino e si snoda lungo l’Appia antica toccando parchi storici, acquedotti monumentali, prati urbani e antiche vie consolari, per poi proseguire fino ad Albano. Un percorso che racconta la Roma verde, quella non sempre visibile nelle guide tradizionali, dove la natura e l’archeologia convivono in un equilibrio sorprendente.

C’è poi la Linea Gustosa, un viaggio urbano che unisce i mercati cittadini, dal Nuovo Mercato Esquilino a Testaccio, per scoprire la città attraverso le sue comunità e le sue tradizioni gastronomiche. È un itinerario che parla di sostenibilità alimentare, di biodiversità, di scambi culturali e contaminazioni, raccontate dalla gente che ogni giorno popola i banchi e le botteghe.

E infine c’è il percorso più marino: quello in treno che dalla Stazione Termini porta al litorale nord del Lazio. Un viaggio semplice e bellissimo, che permette di raggiungere luoghi come Santa Severa, Santa Marinella, Tarquinia o Montalto di Castro senza automobile. Qui la lentezza assume il sapore del sale e del vento, tra siti Unesco, castelli affacciati sul mare e piccoli centri che conservano ancora una dimensione autentica.

La Mappa delle Connessioni Lente non è solo un insieme di percorsi, ma una visione che promuove un turismo più responsabile, sostenibile e accessibile, grazie a contenuti semplificati, in Lingua dei Segni Italiana (Lis), con caratteri ad alta leggibilità e in diverse lingue. Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con associazioni, musei, mercati e professionisti locali. Più che una mappa, è un invito a viaggiare con attenzione. È un invito a vedere Roma come un luogo da vivere, non da consumare in fretta, e il Lazio come una naturale estensione della città, raggiungibile con mezzi leggeri e ritmi più lenti. Le connessioni lente ci ricordano che la bellezza risiede anche negli spostamenti e che spesso, per viaggiare in modo sostenibile, basta semplicemente rallentare.

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