Joyce e il magico 02.02.2022: a Dublino e Trieste per i cento anni dell’Ulisse

trieste james joyce
02.02.2022: una data irripetibile e ricca di spunti per la storia della letteratura, ma anche per gli appassionati di turismo letterario. Questo giorno è infatti legato a doppio filo a James Joyce, sia perché segna la nascita del grande scrittore irlandese, nato il 2 febbraio del 1882, sia perché proprio il 2 febbraio di cento anni fa fu pubblicato per la prima volta il suo Ulysses.

C’è anche un po’ di Italia in questa storia, perché fu a Trieste, che amò e in cui visse quasi ininterrottamente tra il 1904 al 1915, che Joyce iniziò a lavorare al suo capolavoro, e c’è La Francia, perché fu Sylvia Beach, visionaria libraia ed editrice americana dell’altrettanto mitica libreria Shakespeare and Company, a Parigi, a decidere di pubblicarlo per prima – a proposito, per chi volesse scoprirne l’affascinante storia, si può leggere il memoir della libraia pubblicato da Neri Pozza e che si chiama proprio ‘Shakespeare and Company’.

Certo però che per ripercorrere le orme di Leopold Bloom e degli altri personaggi del monumentale libro che scosse le regole della scrittura e della letteratura non si può non fare rotta su Dublino, visto che il romanzo stesso si snoda tra le sue strade e tra suoi luoghi assolutamente riconoscibili e rintracciabili per un vero viaggio letterario nella Capitale irlandese. Joyce definì, infatti, “accurato” il ritratto che fece di Dublino nei 18 capitoli dell’Ulysses.

La capitale irlandese è molto cambiata ma molti luoghi sono ancora lì dove erano tra le pagine del libro, così come al loro posto ce ne sono altri legati allo scrittore.

Un punto di partenza ideale può essere il museo MoLi (Museum of Literature Ireland), aperto recentemente e dedicato alla letteratura irlandese (che vanta 4 Nobel). Il museo custodisce la copia numero 1 del romanzo, Si tratta di uno spazio fortemente contemporaneo che ha allungato la vita a un edificio storico in pieno centro tra i più rilevanti di Dublino, nonché sede originaria della University College of Dublin: tra i suoi allievi figura anche Joyce e nel giardino segreto sul retro è ancora presente il frassino presso il quale l’autore si fece fotografare in occasione della laurea insieme ad altri studenti.

Un altro indirizzo da non perdere è la National Library, con la sua sala a cupola dedicata alla lettura rimasta uguale rispetto a quella del libro e in cui Dedalus disquisisce di letteratura. Menzionata inoltre ne “Un ritratto dell’artista da giovane”, era un luogo di ritrovo, studio e confronto tra l’autore e i suoi amici. Contiene moltissimi manoscritti e appunti di Joyce e di molti altri autori irlandesi (ColmToibin, Roddy Doyle, Edna O’Brian, Seamus Heaney, W.B. Yeats, etc.), consultabili anche in formato digitale.

Molesworth Street & Dawson Street

Poco lontano, sempre in pieno centro, si trova l’incrocio tra Molesworth Street e Dawson Street. Leopold Bloom in questo punto incontra un cieco e lo aiuta ad attraversare la strada, descrivendone gesti e atteggiamenti in maniera poetica. L’incontro tra i due è ricordato da una placca commemorativa sui cui sono incisi alcuni passaggi del libro. Curiosità: in prossimità dell’incrocio è situata St. Ann’s Church, famosa per le sue vetrate, chiesta in cui si sposò Bram Stoker (nel 2022 sarà anche il 125° anniversario del suo Dracula) e nella stessa parrocchia, nell’ex St. Mark’s Church, venne battezzato un altro dublinese celeberrimo come Oscar Wilde.

Percorrendo poi una parallela della via dei negozi Grafton Street (percorsa da Bloom pensando a un regalo e in cui si trova il Bewley’s Oriental Cafè, ancor attivo, seppur ristrutturato), è presente un altro luogo di culto: il pub Davy Byrnes, in cui Leopold Bloom pranza con il famoso panino al gorgonzola, accompagnato da un bicchiere di Borgogna. L’arredamento e lo stile del locale sono cambiati, ma l’eco degli avvenimenti del romanzo è ben presente con una sala interna dedicata a Molly Bloom e l’immancabile sandwich presente nel menù, così come il vino francese.

Sweny pharmacy

Altro indirizzo da non perdere per gli appassionati di Dublino sulle orme di James Joyce è la (ex) farmacia Sweny’s, dove Leopold compra per Molly la saponetta al limone. Anche se non è più formalmente una farmacia, gli scaffali originali sono al loro posto, così come i flaconi dell’epoca. Fa bella mostra una collezione di memorabilia, e ci sono volumi con quasi tutte le traduzioni in varie lingue del romanzo. Sweny’s è diventata, infatti, un circolo letterario, gestito da PJ Murphy che spesso saluta chi entra con una canzone in gaelico accompagnata dalla chitarra.

Un tour di Dublino che si rispetti non può non passare dal Trinity College, con la sua Long Room piena di libri antichi e busti e il celebre Book of Kells, manoscritto miniato del IX secolo, o facendo come Leopold che, nella sua personale odissea del 16 giugno 1904, lo attraversa solamente, dicendo che non avrebbe voluto viverci.

Trinity College Dublin

I luoghi dublinesi legati al romanzo sono moltissimi e vale la pena ricordare anche The National Museum (Bloom vi si nasconde per evitare incontro con l’amante della moglie), The National Art Gallery, l’imponente edificio della Bank of Ireland e il famoso parco urbano St. Stephens’ Garden. Inoltre ci sono il James Joyce’s Centre, raggiungibile con una camminata un po’ più lunga, attraversando il fiume Liffey, e che contiene anche la porta del numero dell’edificio dove inizia e finisce il romanzo, che si trovava al civico 7 di Eccles Street, purtroppo abbattuto per una ristrutturazione degli anni ’60 della zona. Non lontano, sempre sul lungo fiume, lungo la famosa Bachelor’s Walk, percorso da Bloom, c’è la Winding Stair Bookshop & Cafè, dove si trovava la casa d’aste Dillon, presente nel libro.

Martello Tower

E ovviamente, per concludere il tour di Dublino dedicato a Ulisse, rimane ancora una tappa, fuoriporta, da raggiungere, Sandycove, dove sono ambientate le scene iniziali del libro e in cui è presente la Martello Tower: nel romanzo ci abita Dedalus e Joyce ci trascorse realmente qualche notte nel 1904. La torre è anche un museo e un luogo di pellegrinaggio del Bloomsday (giorno in cui in tutto il mondo si festeggia il 16 giugno, giorno in cui si svolge l’Ulysses). Altro borgo da mettere in lista per una passeggiata e un pranzo in riva all’oceano è Dalkey, cittadina in cui insegna Dedalus e oggi scelta come rifugio a un passo dalla capitale da molti personaggi, tra cui Bono.

Le iniziative dedicate a James Joyce a Trieste

Anche a Trieste, dove Joyce terminò Gente di Dublino, scrisse Ritratto dell’artista da giovane, e appunto ideò e stese i primi tre capitoli dell’Ulisse, sono previsti festeggiamenti per questo anniversario.

Il profondo legame tra Trieste e Joyce sarà celebrato durante tutto l’anno attraverso varie iniziative promosse dal Trieste Convention and Visitors Bureau alla scoperta della Trieste dell’Ulisse. Tra le varie proposte, si terranno speciali itinerari a piedi sulle tracce dello scrittore tra i luoghi del suo vissuto, come il Borgo Teresiano dove sul Ponterosso è collocata la sua statua, Piazza Barbacan, la Chiesa greco-ortodossa di S. Nicolò, le vie dove si trovano le numerose case in cui visse o il quartiere Cavana, che Joyce amava frequentare, in cui si trovano il Museo Joyce e il percorso con scritte d’artista di Neon Art a lui dedicate che fanno parte di Doublin, progetto ideato e inaugurato nel 2019 che “raddoppiano” (doubling in inglese) il “red district” dublinese sovrapponendolo alla Night Town triestina. Ulysses, Doublin sono alcune delle scritte visibili. Di recente è stata aggiunta Montgomery Street, la “Monto” descritta nell’episodio Circe.

Le visite alla scoperta di Joyce avranno cadenza fissa il sabato alle ore 10.30 e alle 16 con partenza dall’infopoint di PromoTurismoFVG di Piazza Unità d’Italia 4/b al costo di 10,00 euro e gratuità con FVGcard, la discovery card del Friuli Venezia Giulia (per maggiori informazioni scrivere a info.trieste@promoturismo.fvg.it o chiamare allo 040 3478312). Mentre a giugno, in occasione del Bloomsday, organizzato a Trieste dal Museo Joyce, che viene festeggiato in tutto il mondo il 16 giugno per celebrare l’Ulisse, sarà possibile vivere in prima persona il romanzo attraverso iniziative e attività organizzate a Trieste per una quattro giorni. Dalla colazione preferita da Leopold Bloom, protagonista del romanzo, a concerti a Ponterosso, con anche la possibilità di indossare gli abiti dell’epoca.