Dopo la danza tradizionale Khon, anche il massaggio thailandese, conosciuto come Nuat Thai, è diventato Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità Unesco. Un riconoscimento più che meritato per questa terapia naturale millenaria, che affonda le radici nel lontano passato contadino della Thailandia.
Quando in ogni villaggio c’erano guaritori capaci di alleviare i dolori muscolari dovuti alle lunghe ore di lavoro nei campi con la manipolazione che aiuta a riequilibrare l’energia psicofisica.
Il Nuat Thai ha infatti lo scopo di sbloccare i flussi di energia lungo i sen, linee che attraversano il corpo umano, con l’aiuto di mani, gomiti, ginocchia e piedi, insieme a impacchi caldi a base di erbe per ridurre eventuali infiammazioni.
Nel tempo questa pratica si è evoluta e perfezionata in un sistema formale in base a due classificazioni, la terapia Nuat Thai e Nuat Thai per la promozione della salute. Nel 1985 è stato lanciato un progetto per rinnovare e massimizzare la sua conoscenza che ha previsto anche la nascita di un albo di professionisti che si riuniscono ogni anno.
Dal 1995 l’arte del massaggio thai viene insegnata alla Wat Pho Traditional Massage School di Bangkok, la prima scuola-tempio medica Thai certificata dal Ministero della Pubblica Istruzione, fondata anche per preservare questa pratica secolare ed istruire nuovi terapeuti, considerato uno dei migliori centri di massaggio thai del paese.