Dovunque ci porti una vacanza inclusiva per l’estate 2023 gli alberghi e i resort lgbtq+ friendly ci offrono un’opportunità unica di fare la differenza in un viaggio. Lo raccontiamo in questo nuovo articolo in partnership con Aitgl, che arricchisce il canale Lgbt Travel di ViaggiOff.
Bisogna considerare non solo l’accoglienza, ma la specifica aperta dichiarazione di volontà di inclusione di questo segmento turistico. Essere lgbtq+ friendly per una struttura turistica significa, innanzi tutto, formare il proprio personale per questo segmento turistico, partecipare in modo attivo a webinar, convegni, eventi a sostegno alle politiche di inclusione che l’Europa ci sta chiedendo. Così le strutture lgbtq+ friendly divengono degli spazi inclusivi in cui i viaggiatori si possano sentire in un ambiente equo e rispettoso di ogni esigenza e diversità.
Sono inoltre preparate a offrire servizi aggiuntivi con tour specifici rivolti alla comunità lgbtq+ e a consigliare attività, siti e locali di interesse per questa clientela nel territorio circostante. La connessione con la comunità locale gioca un altro ruolo fondamentale in caso di eventi dedicati come i pride o i festival estivi, il cui calendario è un’opportunità ulteriore di accoglienza turistica.
Qualche esempio tra i pionieri di questa accoglienza lo troviamo in alcune catene che per prime hanno aderito a un’offerta specializzata nel turismo lgbtq+. Tra queste il Gruppo Una con 52 hotel, resort e residence situati in 25 destinazioni di viaggio in Italia. Essere un viaggiatore lgbtq+ e scegliere un hotel Una consente di viaggiare tra città medievali, rifugi tra le colline toscane, snodi nel cuore di Milano, località costiere, certi di un’accoglienza dedicata.
Stesso discorso per il Bwh Hotel Group, una famiglia di tre brand con oltre 4.500 alberghi in tutto il mondo: WorldHotels, Best Western Hotels & Resorts, Sure Stay Hotel Group. In Italia il gruppo conta 180 alberghi situati nelle principali città e destinazioni turistiche. Tutti accolgono viaggatori lgbtq+ e si contraddistinguono per elevati standard di qualità internazionale insieme a un’ospitalità nell’autentica tradizione italiana.
Tra gli alberghi singoli, merita un plauso la prima struttura turistica italiana a ottenere il certificato di inclusione per la comunità lgbtq+ “QueerVadis Diversity & Inclusion Protocol” validato da Rina: il Grand Hotel Adriatico, un albergo 4 stelle situato al centro di Firenze, a pochi passi dalla stazione Santa Maria Novella e dai luoghi più interessanti della città.
Sempre in tema di hotel urbani, a Roma, una struttura pioniera per questo segmento è il Second Floor, un boutique hotel nel cuore della gay street di fronte al Colosseo. Uscendo si trovano i migliori gay bar e locali gay della città.
Se avete voglia di mare, l’ultima novità per l’accoglienza lgbtq+ è Palazzo Moresco, a Santa Marinella, poco distante da Roma, realizzato in un edificio storico liberty è dotato di accesso al mare riservato con spiaggia privata. Il boutique resort ha anche un calendario di eventi, aperitivi e cene esclusivi con un forte orientamento lgbtq+ welcoming. Sono poi una serie di servizi, tra cui corsi privati di Hata Yoga, le lezioni per sport acquatici, le gite in barca, i tour nei siti etruschi limitrofi.
Per chi ama il glamping il Tiliguerta, affacciato sulla spiaggia bianca di Costa Rei, in Sardegna, è la scelta lgbtq+ friendly migliore. È dotato di bungalow, mobile home e ampie piazzole per camper, tende e roulotte. La struttura offre attività olistiche quali yoga, pilates e trattamenti shiatsu. Una piazzetta e un grande anfiteatro all’aperto sono dedicati all’intrattenimento musicale dal vivo.
Infine, se amate le terme e il relax anche in estate, senz’altro l’Aqualux di Bardolino, sul lago di Garda, è il luogo gay friendly per eccellenza con ben 8 piscine e un’offerta culturale e enogastronomica territoriale di tutto rispetto.