Riserve della biosfera, città creative, geoparchi e naturalmente monumenti e siti naturali e storici: tutto il patrimonio Unesco della Gran Bretagna è ora a portata di mappa.
La Commissione Nazionale Britannica per l’Unesco ha recentemente pubblicato, in 7 lingue (arabo, olandese, francese, tedesco, italiano, spagnolo e gallese), la mappa che illustra i 58 siti Unesco del Regno Unito (Gran Bretagna, Irlanda del Nord e territori alle dipendenze della Corona). La mappa è disponibile per il download gratuito ed è correlata da una breve spiegazione per ogni sito da esplorare. Per la prima volta una mappa, disegnata dal cartografo creativo di Birmingham Tom Woolley, riunisce tutte le riserve della biosfera, le città creative, i geoparchi globali e i siti del patrimonio mondiale delle isole britanniche che attendono di essere scoperte.
Qui si può scaricare la mappa in italiano.
Le quattro differenti aree racchiudono la diversità biologica e geografica della Gran Bretagna, dalle catene montuose e coste alle città e ai paesaggi rurali. Quali sono i siti Unesco da visitare in Gran Bretagna? Spicca naturalmente la celebre Stonehenge, ma chi cerca l’inaspettato, i sentieri poco battuti e i luoghi meno in vista al turismo di massa può puntare sulle cime di Fforest Fwar, in Galles, un luogo che spesso si mostra in film e serie tv (come Doctor Who) ma che pochi saprebbero individuare su una comune carta geografica.
Tra le Riserve della Biosfera e i Geoparchi si può visitare il Paesaggio in ardesia del Nord-Ovest del Galles, oppure la campagna delle contee scozzesi di Galloway e Ayeshire, luoghi dove il turismo di massa non è ancora arrivato. Senza dimenticare il Lake District vissuto e celebrato dai poeti. Non distante da lì, si trova anche il sito Unesco dei North Pennines, un’area dove la brughiera dà il suo meglio. E poi ci sono le zone in cui è stata la mano dell’uomo a disegnare il paesaggio naturale: luoghi come il Black Country, nelle Midlands, oppure la Derwent Valley nel Derbyshire, dove le tessiture e le filature risalenti alla Rivoluzione Industriale hanno modellato il paesaggio.
Alla bellezza naturale e del paesaggio si unisce quella delle città, come Manchester ed Edimburgo ma anche Exeter, altro luogo perfetto per chi ama la letteratura. Poi ci sono città come Bristol o Dundee, in lista per arti visive il design.
Gli amanti dei viaggi outdoor troveranno il modo di unire attività fisica e scoperta storica esplorando la zona delle frontiere settentrionali, dopo si può passeggiare lungo il Vallo di Adriano o andare la scoperta del Vallo di Antonino, ora nel territorio scozzese. Chi adora invece perdersi in atmosfere di altri tempi ha a disposizione Bath, raccontata anche da Jane Austen e dai period drama, e Blenheim Palace o Fountains Abbey e il Castello e la cattedrale di Durham.
Tra i siti Unesco britannici spicca anche la medievale Cattedrale di Canterbury, mentre spingendoci molto a nord, troviamo il patrimonio neolitico delle Isole Orcadi. La Gran Bretagna è “custode” anche di Città Unesco della Musica, Liverpool e Glasgow.
La nuova mappa include 29 siti del patrimonio mondiale, 13 città creative, 9 geoparchi globali e 7 riserve della biosfera che coprono il 13% della massa continentale del Regno Unito. La maggior parte dei siti sono a ingresso gratuito e accessibili con i mezzi pubblici.