Giornata europea dei Parchi, la top ten delle riserve green d’Italia

cinque terre - vernazza
Parola d’ordine green: da vivere, in questo momento di forte desiderio di aria aperta, e da proteggere, in questa epoca in cui i cambiamenti climatici – e i fenomeni come le tragiche recenti alluvioni in Emilia Romagna – mettono a rischio l’ecosistema.

Ad accendere ancor di più i riflettori sul verde prezioso da preservare ci pensa una giornata speciale, il 24 maggio, Giornata europea dei Parchi. In questa data si rinnova l’iniziativa della Federazione Europea dei Parchi (Europarc) che l’ha scelta dato che si tratta del giorno in cui, nel 1909, venne istituito il primo parco nazionale in Europa, in Svezia. Si è invece dovuto attendere il 1922 per avere l’ufficialità dei primi parchi in Italia: i primi a essere costituiti nel nostro Paese furono il Gran Paradiso e il Parco d’Abruzzo, diventato poi Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

Ogni anno la Giornata europea dei Parchi è dedicata a un tema specifico, e in realtà si può celebrare anche ampliata in più giorni, addirittura lungo una settimana, con un ricco palinsesto di eventi nelle aree protette che spazia dagli incontri a tema alle escursioni, dalle mostre alle attività dedicate all’ambiente.

Oggi l’Italia conta 24 parchi nazionali, di cui 16 rientrano nei territori attraversati dal Sentiero Italia del Cai. E quali sono quelli più amati dai turisti green?

In occasione della Giornata europea dei Parchi la piattaforma digitale Musement ha realizzato una classifica dei dieci parchi nazionali più popolari d’Italia, basata sul numero di recensioni su Google. Ecco la top ten: di tutti i parchi nazionali italiani per numero di recensioni su Google.

1. Parco nazionale delle Cinque Terre ( 42.123 recensioni)

2. Parco nazionale del Vesuvio (30.308 recensioni)

3. Parco nazionale del Gargano (19.177 recensioni)

4. Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (18.220 recensioni)

5. Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (15.494 recensioni)

6. Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (12.449 recensioni)

7. Parco nazionale del Pollino (12.098 recensioni)

8. Parco nazionale dello Stelvio (11.382 recensioni)

9. Parco nazionale dei Monti Sibillini (11.194 recensioni)

10. Parco nazionale del Gran Paradiso (9.093 recensioni)

Giornata europea dei parchi

E un modo immersivo per vivere i parchi può essere il viaggio in camper. La piattaforma specializzata in camper sharing Yescapa propone un tour nei parchi del Friuli Venezia Giulia, che può partire a esempio dal Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, il più vasto della regione e istituito nel 1996. Il territorio è caratterizzato da un’anima selvaggia, particolarmente percettibile grazie all’assenza di strade asfaltate e di centri abitati. È facile
incontrare gruppi di caprioli, camosci e cervi, vedere galli forcelli e galli cedroni o osservare giovani marmotte
rincorrersi. Per questi motivi, il parco è ideale per l’escursionismo e il trekking, grazie anche alla rete di
sentieri che si inerpicano sulle vette dolomitiche, patrimonio dell’Unesco. Interessanti tappe all’interno del parco sono le impronte fossili di dinosauro a Casera Casavento, il curioso fenomeno erosivo dei libri di S. Daniele sul Monte Borgà che sembra composto da cataste di lastroni rocciosi sovrapposti, e la visita al Coronamento della Diga del Vajont.

Spostandosi verso est, ai può proseguire il viaggio itinerante verso il Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie. Esteso poco meno di 100 km², il parco include le parti più elevate delle catene del Monte Plauris (m 1958),
dei Monti Musi (m 1869) e del Monte Canin (m 2587), in una zona dove entrano in contatto aree biogeografiche
diverse che danno vita a una ampia biodiversità. Oltre che da un punto di vista naturalistico, l’area del
Parco riveste un grande interesse geologico, paesaggistico, con rocce scavate in giardini carsici e grotte, acque impetuose di forre e cascate, conche glaciali e faglie tettoniche, e storico culturale, grazie ai borghi rurali e al folklore delle comunità locali.

Rotta poi verso sud per esplorare la costa della regione. Alle porte di Trieste e ai piedi del Castello di Miramare, si trova l’Area Marina Protetta di Miramare, cuore di una Riserva di Biosfera riconosciuta dall’Unesco e prima area marina protetta ad essere istituita in Italia insieme a quella di Ustica nel 1986. Una tappa per immergersi letteralmente alla scoperta della biodiversità marino-costiera, grazie a diverse attività proposte come lo snorkeling e le gite in barca elettrica.

Si torna al volante risalendo il Golfo di Trieste verso la Riserva naturale Foce dell’Isonzo e Isola della Cona a Grado, caratterizzata da una zona palustre e depositi sabbiosi con numerosi habitat d’acqua salata, salmastra e dolce. Una commistione fertile per la fauna legata agli ambienti umidi, soprattutto per gli uccelli, con oltre 320 specie di migratori, svernanti e stazionari. Oltre al birdwatching, si può partecipare ad attività con i cavalli che vivono nella riserva.