Giornata della Terra: viaggi green e mistici dagli Stati Uniti alle Filippine

Un giorno per celebrare il Pianeta, e sensibilizzare una volta di più sulla sua preservazione: torna l’Earth Day, che si festeggia il 22 aprile da oltre cinquant’anni ed è diventato la più grande manifestazione del mondo in favore dell’ambiente.

Celebrare la Giornata della Terra significa accendere i riflettori sull’ecosistema, sulla sua fragilità e su come possiamo difendere il Pianeta, anche viaggiando.

Le origini dell’Earth Day – Giornata della Terra affondano nel 1970, con l’obiettivo di evidenziare la necessità della conservazione delle risorse naturali del pianeta. Ed è diventata un momento importante per informare, divulgare e chiamare alla responsabilità su temi come l’inquinamento di aria, acqua e suolo, l’esaurirsi delle risorse non rinnovabili, l’estinzione di animali e piante.

Pur istituita negli anni Settanta, i germogli della Giornata della Terra risalgono al 1962, negli anni delle proteste contro la guerra in Vietnam, quando il senatore americano Nelson riuscì a coinvolgere in una discussione sulle questioni ambientali anche numerosi esponenti politici, compreso Robert Kennedy, che l’anno dopo tenne conferenze sul tema in 11 Stati del Paese. A scuotere le coscienze fu poi, nel 1969, il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California. E così la mobilitazione del 22 aprile 1970 per la difesa della Terra diventò la data di nascita ufficiale dell’Earth Day.

Come gli hobbit nelle case organiche

Per celebrare la Giornata della Terra, Airbnb propone alcune delle case organiche tra le più desiderate nel mondo, che racchiudono soluzioni a contatto con la terra. Tra le più ricercate ci sono il campeggio a cupola con piscina naturale di San Isidro, Costa Rica, le Case Hobbit, come quelle a McEwen, Usa, a Sardu, in Romania e a Barichara in Colombia, l’eco-cupola sulla montagna a El Oro de Hidalgo, Messico, la Casa-grotta con giardino sul tetto a Murbad, in India, la baita sotterranea a Somerville, Stati Uniti.

Airbnb

States regno dei parchi

E gli States sono tra le destinazioni green da visitare per la Giornata della Terra, dato che vantano oltre 2.400 parchi statali. Per esempio Sam Houston Jones State Park, in Louisiana, ospita più di 28 ettari di pini longleaf – la più antica specie vivente di pino del Sud. Ai piedi dell’Appalachian Mountains nel Nord-est dell’Alabama, le vaste distese di foreste protette del Desoto State Park offrono un arcobaleno di bellezze naturali durante tutto l’anno e la cascata più alta dello Stato. Il Little Missouri State Park, in Western North Dakota, dispone invece di oltre 45 sentieri, e una ricca fauna selvatica, dai cervi muli alle lince, fino alle aquile reali.

Ras Al Khaimah, l’emirato della natura

E anche un viaggio negli Emirati Arabi può essere visto in chiave green, e non solo tradizioni culturali e nuove attrazioni avveniristiche. Si può fare puntando per esempio su Ras Al Khaimah, chiamato anche emirato della natura, a 45 minuti d’ d’auto dall’aeroporto di Dubai, che racchiude al suo interno un paesaggio che spazia dalle distese di mangrovie alle dune color terracotta, dal mare alle maestose montagne. Qui si trova Jebel Jais, la vetta più alta degli Emirati Arabi Uniti, che ospita tra le varie attrazioni il Camp 1770.

Gerusalemme in e-car

Antico e contemporaneo si fondono nella mobilità green. Oggi è possibile visitare la Città Vecchia di Gerusalemme in auto elettrica, la GoCar. I turisti possono noleggiare un veicolo ogni due ore con partenza dalla Prima Stazione. Il percorso inizia nel quartiere di Yemin Moshe, tra vicoli acciottolati e case in pietra, proseguendo per gli edifici templari del quartiere tedesco. Il Muro Occidentale e l’antica cittadella della Torre di Davide coronano il tragitto.

Alle Filippine il rum è mistico

E anche un drink può servire a preservare la natura primordiale. Accade per esempio sull’isola di Negros, nelle Filippine, con il Don Papa Rum che si ispira ad un eroe mistico, Papa Isio, che è stato una delle figure della Rivoluzione filippina del 19esimo secolo. Inizialmente coltivatore di canna da zucchero, Papa Isio ha giocato un ruolo cruciale nel liberare l’Isola di Negros dalla dominazione spagnola. A salvaguardia dell’ambiente Don Papa, ha deciso di sostenere due associazioni, la Talarak Foundation, che si occupa principalmente della protezione della fauna a rischio e la Philippine Reef and Rainforest Conservation Foundation.

 Aruba

Aruba, vulcani e quarzi nel parco Arikok

Dalle Filippine ai Caraibi per concludere questo giro del mondo per la Giornata della Terra, ad Aruba. Qui l’area protetta più grande dell’isola è il centro per la salvaguardia e la protezione del suo patrimonio naturale, il Parco Naturale Arikok, che rientra tra i luoghi monitorati dalla Fundacion Parke Nacional Aruba, un’organizzazione indipendente responsabile della conservazione e della gestione delle aree protette terrestri e marine istituite sull’isola. Inaugurato il 24 agosto 2000, è la più ampia e variegata, nonché quella che ospita il maggior numero di esemplari della flora e fauna dell’isola, in uno scenario di grande complessità geologica, i cui elementi principali sono le colline scoscese della formazione lavica vulcanica, le rocce quarzoso-dioritiche e le rocce calcaree composte da coralli fossilizzati, tra cui crescono cactus e grandi specie arboree.

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