Mille sfumature colorate, che si rincorrono col passare delle settimane, dando vita a tavolozze sempre diverse e che spesso durano una manciata di giorni. La primavera è arrivata e fioriscono campi, parchi, giardini botanici ma anche alture e montagne, in Italia e all’estero.
Sempre di più il garden tourism si fa strada tra gli appassionati, ma anche tra coloro che sono desiderosi di regalarsi una vacanza tra colori e fragranze.
Per celebrare questi dipinti della natura e sfruttare l’arrivo della bella stagione, di Pasqua e dei ponti festivi, cominciamo dalla piattaforma di camper sharing Yescapa che suggerisce gli itinerari per ammirare le più belle fioriture in Italia.
In Abruzzo i crochi a Campo Imperatore annunciano la primavera. Sul promontorio abruzzese la neve che si scioglie permette di sbocciare al fiore viola, cantato anche nell’Iliade e nel Cantico dei Cantici. In Emilia Romagna a fiorire sono i ciliegi di Vignola, l’Hanami d’Italia, dove tingono di bianco e rosa il panorama. Qui, dall’1 al 10 aprile 2023, si terrà la Festa dei Ciliegi in fiore, che ogni anno anima la città con stand enogastronomici, spettacoli e giochi per le famiglie, indirizzando i partecipanti verso la Via dei Ciliegi, strada ciclopedonale che costeggia il fiume Panaro.
In Toscana si può fare un trekking tra le ginestre all’isola d’Elba, per camminare immersi nel giallo del fiore dorato tanto caro anche a Leopardi. Tra i numerosi percorsi di trekking spicca il sentiero 103 sul Monte Capanne, la vetta più alta dell’isola: un vero e proprio giardino di macchia mediterranea e fiori vista mare.
In Umbria a fine maggio è tempo del mosaico arcobaleno di Castelluccio di Norcia, altopiano nel Parco dei Monti Sibillini, durante il periodo della fiorita delle lenticchie, come la chiamano gli abitanti locali. Si tratta in realtà di diverse spianate, Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto, dove nel tempo è stata selezionata dagli agricoltori locali una varietà di lenticchia oggi nota come la lenticchia di Castelluccio IGP. I suoi fiori, dalle tonalità bianco celesti, sono accompagnati da altre specie e sfumature: orchidee viola, tulipani gialli, senape selvatica ocra, rossi papaveri e fiordalisi blu, in un concerto cromatico sempre diverso, che si protrae fino a estate inoltrata grazie a fioriture non sincrone che creano alternanze temporali di colori.
In Friuli Venezia Giulia il giardino fiorito è quello dei rododendri sul Monte Bivera, nelle Alpi Carniche. Quest’oasi verde da fine maggio vede lo spuntare dei fiori dei rododendri, arbusti sempreverdi che trasformano i prati montani in un’esplosione cromatica dalle sfumature accese di rosa, rosso e viola.
Nelle Marche si può puntare sulla terra dei girasoli sul Monte Conero, con il giallo intenso che si perde verso l’orizzonte blu del mare. Un’area ricca di girasoli si sviluppa attorno al borgo di Sirolo.
E cosa dire della lavanda? Anche se il pensiero va alla Provenza, profumate distese viola si trovano anche in Italia, per esempio in Piemonte, nei campi di lavanda di Sale San Giovanni, piccolo borgo nel cuneese. Il momento ideale della giornata per vivere questa esperienza immersiva è verso il tramonto, per ammirare le mille sfumature di questo fiore, dal lilla al blu, che cambiano a seconda dei riflessi della luce.
Con Sissi ai Giardini di Castel Trauttmansdorff
Anche in Alto Adige c’è un luogo irresistibile per gli amanti dei giardini fioriti, un luogo amato anche dall’imperatrice Sissi, che qui trascorreva spesso il periodo invernale. Sono i Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano, che inaugureranno la stagione 2023, l’1 aprile. Ad accogliere i visitatori ci saranno ben 350.000 fiori primaverili: 12 ettari di superficie brillano di tappeti fioriti con migliaia di tulipani, narcisi, fritillarie imperiali, ranuncoli, nontiscordardime e papaveri d’Islanda.
Nel Palmeto dei Giardini di Castel Trauttmansdorff fioriscono inoltre più di 90 varietà di camelie e all’inizio di aprile arrivano anche i fitti fiori delle diverse varietà di ciliegi, nelle sfumature dal bianco al rosa scuro. Alla fine di aprile, invece, fioriscono più di 80 varietà di peonie.

In Giappone la star è l’hanami
A Tokyo è tempo di hanami, la tradizionale usanza di contemplare la bellezza dei sakura in fiore. Da fine marzo a fine aprile, nell’intera capitale vi è un susseguirsi di eventi dedicati ai ciliegi. Il punto di osservazione per eccellenza è il fiume Meguro, con circa 800 ciliegi di cultivar differenti, che ricoprono il fiume con i loro rami fioriti formando un tunnel da ammirare passeggiando per Nakameguro. Si può anche prendere un traghetto Zeal presso il molo Tennozu Yamatsu di Shinagawa e abbandonarsi alla contemplazione dei sakura che si estendono per 4 km lungo entrambi gli argini. La gita dura 70 minuti e le imbarcazioni sono scoperte, per una miglior visione dei ciliegi in fiore. Una volta terminata la piena fioritura dei ciliegi, la superficie dell’acqua si tinge con il rosa dei petali caduti, che formano delle hanayakada (“zattere di fiori”).

Anche il Parco Showa Kinen con i suoi prati, le sue aree boschive e i suoi giardini fioriti stagionali è un must per chi ama non solo i sakura, ma anche i tulipani, co-protagonisti dei primi in questa stagione. E i ciliegi in fiore sono anche protagonisti di spettacoli di luce, con l’evento Yozakura Jewellumination, dfino al 9 aprile, presso il parco dei divertimenti Yomiuri Land. L’evento comprende una serie di punti per le foto dopo il tramonto, tra cui il viale dei sakura e gli alberi illuminati vicino alla ruota panoramica.

Se i ciliegi richiamano il Giappone, i tulipani significano Olanda. E una tappa obbligata nella primavera è Keukenhof, il grande parco dei fiori e dei tulipani di Amsterdam che sarà aperto quest’anno dal 23 marzo al 14 maggio. Si tratta di uno dei luoghi più suggestivi dove ammirare la fioritura dei tulipani e perdersi tra gli immensi filari arcobaleno. Sono circa 7 milioni i bulbi che vengono messi in mostra, in campi dove fioriscono anche giacinti e narcisi.
In Oman tra i segreti della rosa damascena
Il Sultanato dell’Oman in primavera si tinge di sfumature pink, da marzo infatti sulle montagne dell’Hajar si assiste alla fioritura e alla raccolta delle profumate rose, una vera tradizione del Paese.
Fino a maggio, le montagne di Jebel Al Akhdar si trasformano tra profumi e colori pastello grazie alla fioritura della rosa damascena, offrendo uno spettacolo per vista e olfatto. Le rose, che iniziano a fiorire a marzo, vengono raccolte ad aprile e sono ampiamente utilizzate per la produzione di profumi, aromi e rimedi erboristici in Oman e in tutto il Medio Oriente. Diversi tour operator organizzano tour per assistere alla raccolta delle rose, l’attar, che è un’attività affascinante: i petali vengono selezionati e utilizzati nella distillazione domestica tramite contenitori in argilla chiamati borma e attraverso un artigianale sistema di condensa, si distilla l’acqua di rose. L’attar si acquista pura (al suq) e la si ritrova come essenza nei profumi, prima di tutto in quelli di Amouage, brand di fragranze di lusso made in Oman. Ma non solo riti di bellezza perchè l’attar è utilizzata come base per dolci tipici omaniti come l’halwa o nella miscela del caffè servito con i datteri nelle dallah in argento intarsiato. Viene inoltre tradizionalmente usata per aspergere gli ospiti che si invitano a pranzo in segno di benvenuto.
