Anche quest’anno il Perù si è aggiudicato il titolo di Migliore Destinazione Culinaria al Mondo ai World Travel Awards, in linea con una promozione sempre più improntata sulla gastronomia, anche per diversificare il suo turismo e spingere l’acceleratore sui visitatori foodie.
A cominciare da Lima: puntare sul gusto è anche un modo per invitare i viaggiatori a fermarsi un po’ di più in città. Ma c’è anche un’altra regione che inaspettatamente vuole prendere per la gola i visitatori: l’Amazzonia, terra di frutti selvatici ma anche di pesce fresco e verdure singolari, che danno vita per esempio a quattro piatti nella cui tradizione si fondono cucina e un mix di culture:

Juane di pollo. Deve il suo nome a San Giovanni Battista, San Juan, in onore del quale viene tradizionalmente cucinato. Ingredienti principali di questo stufato che viene poi avvolto in foglie di bijao sono riso, uova, olive, pollo e palillo, una spezia simile allo zafferano.
Tacacho con cecina e insalata di cocona. A dargli il nome è la parola ‘tacacho’, dal quechua ‘taka chu’, e si riferisce a ‘ciò che viene colpito’: durante la preparazione infatti, la banana viene colpita e schiacciata, per poi amalgamare salsiccia cotta, cecina, carne di maiale essiccata, e cocona, un frutto di colore giallo-arancione a polpa gialla dal sapore simile al pomodoro.
Palmito con salsa di avocado. Il palmito, chiamato anche “cuore di palma”, si estrae dalla gemma di diverse specie di palma. Qui è accompagnato da salsa di avocado e succo di lime.
Inchicapi di pollo. Il nome di questa zuppa consumata abitualmente a colazione, nasce dall’unione delle parole quechua “Inchik”, arachide e “api”, zuppa. Le arachidi vengono macinate e unite a manioca, aglio, mais, foglie di sachaculanter, sale, cumino e pollo creolo.
E come si può concludere un pranzo peruviano? Con un buon caffè ovviamente. Il Perù è il secondo maggior produttore di caffè biologico al mondo e, dallo scorso agosto, dispone del proprio marchio: Cafés del Perú.

La ruta del Café parte da Lima, con un tour dei locali più particolari, come il Café Apu, gestito da una cooperativa che unisce diversi produttori. Nel moderno Miraflores c’è un luogo in cui tutti i caffè portano un nome di donna, El Café de Harry, mentre nel lussuoso quartiere di San Isidro, alla caffetteria The Coffee Road, ogni tazza è un’allegoria del viaggio che ispira alla partenza verso la Ruta del Caffè.
Gli amanti del caffè potranno poi proseguire il viaggio a nord della regione di Cajamarca, verso le cooperative che si sono costituite nelle province di Jaén e San Ignacio , mentre nella regione di Amazonas, nella città di Chachapoyas prende il via la omonima Ruta del Café, attraverso sei caffetterie, che si sono unite in un progetto il cui obiettivo è quello di riscoprire l’identità regionale e offrire un’alternativa al turismo ricettivo della zona.
Una visita nelle province di Satipo e Chanchamayo, nella regione di Junín, permetterà di scoprire le zone di produzione del caffè mentre nel distretto di Villa Rica, nel cuore della selva della regione di Pasco, è possibile osservare le fasi di lavorazione e partecipare alle celebrazioni dedicate al Festival del Caffè a fine luglio.