Sono spesso dei grandi musei a cielo aperto, nonché oasi di verde nel cuore di città e metropoli: parliamo dei Cimiteri monumentali, luoghi di riposo eterno certo, ma anche custodi di tombe celebri, e dunque di storie da raccontare, e di arte da scoprire.
A Firenze tra gli scrittori
A Firenze in Piazzale Donatello sorge il cosiddetto “Cimitero degli Inglesi”, eredità del forte legame che ebbe la comunità inglese con la città. In un’atmosfera molto romantica è possibile passeggiare lasciandosi trasportare dalle suggestioni. Qui riposa la poetessa inglese Elisabeth Barrett Browning che scelse Firenze come sua dimora. Una curiosità sul cimitero: Un tè con Mussolini (1999), il film di Franco Zeffirelli, si apre con una scena ambientata proprio qui. Inoltre è il soggetto a cui si è ispirato il pittore Arnold Böcklin per il suo noto dipinto
L’isola dei morti. Da visitare è anche il cimitero monumentale di Firenze, noto come delle Porte Sante, sul colle di San Miniato al Monte. Tra le tombe illustri spiccano quelle di Carlo Lorenzini (Collodi), creatore di Pinocchio, e di Vasco Pratolini. Al cimitero degli Allori, inaugurato nel 1878, riposa invece Oriana Fallaci, insieme ad altri intellettuali e artisti.
La “hall of fame” di Milano
Il Cimitero Monumentale di Milano è un vero museo a cielo aperto dove passeggiare tra artisti, letterati e famiglie dell’imprenditoria meneghina. Si tratta di un complesso imponente già dalla sua presentazione. Realizzato da Carlo Maciachini, fu inaugurato nel 1866. Tra i suoi viali si può passeggiare e lasciarsi sorprendere dalla miscela di stili, dal gotico al liberty, dall’arte anni Trenta a quella contemporanea. Qui riposano, tra i tanti, Filippo Tommaso Marinetti, Salvatore Quasimodo, Giorgio Gaber, Arturo Toscanini. Il fiore all’occhiello è il Famedio, la hall of fame meneghina, dove sotto la volta blu a stelle dorate la “star” è Alessandro Manzoni, ed è sepolta qui anche Carla Fracci, mentre la cripta custodisce, tra gli altri, le spoglie di Alda Merini ed Enzo Jannacci.
A Venezia è sull’acqua
Decisamente originale e suggestivo è il cimitero di San Michele a Venezia, che occupa tutta un’isola, l’omonima isola di San Michele e si raggiunge quindi con una corsa in vaporetto. Il poeta americano Ezra Pound visse e morì a Venezia nel 1972 e la sua tomba si trova proprio qui, dove riposano anche i compositori Igor Stravinskij e Luigi Nono.
Dove riposano i cantautori
Grandi nomi cui rendere omaggio si trovano anche alla Certosa, il cimitero monumentale di Bologna, che custodisce le tombe dei nomi illustri della città, come Giosuè Carducci, il pittore Giorgio Morandi, lo scrittore Riccardo Bacchelli e il grande Lucio Dalla.
Qui riposa Fabrizio De Andrè: è il Cimitero di Staglieno a Genova, complesso monumentale che nel corso dei secoli ha affascinato grandi viaggiatori del Grand Tour, scrittori, artisti e intellettuali, tra cui Friedrich Nietzsche, Guy de Maupassant, Mark Twain ed Evelyn Waugh. Aperto ufficialmente nel 1851, tra le sue strutture e ambienti, come il Pantheon, il Boschetto Irregolare e il Campo dei Mille, riposano, oltre a Faber, anche diversi protagonisti della storia risorgimentale e garibaldina. Curiosità: è sepolta qui anche Constance Mary Lloyd Wilde, la moglie di Oscar Wilde.
I grandi di Roma e non solo al Cimitero Acattolico e al Verano
A Roma gli indirizzi da visitare sono due. Uno è il Cimitero Acattolico (via Caio Cestio). Un tripudio di statue, lapidi, prati e alberi fioriti, con vista sulla piramide di Cestio, ai cui piedi vive una famosa colonia di gatti. Qui giace “colui il cui nome è scritto sull’acqua”, come recita l’epitaffio di John Keats, poeta romantico inglese morto a soli venticinque anni proprio nella Città Eterna, che riposa accanto all’amico fraterno Joseph Severn che chiese di essere seppellito proprio accanto a lui. Percy Bysshe Shelley morì invece in mare nel 1822, tra Portovenere e
la Toscana, e poi fu sepolto qui. Ma tra i suoi viali ci sono anche grandi italiani a cui rendere omaggio, come Carlo Emilio Gadda e Andrea Camilleri.
Il cimitero monumentale romano è poi il Verano, un viaggio tra opere d’arte e tombe illustri: visitarlo è rivivere il meglio della storia dell’arte e del costume italiani del Novecento. Qui riposano Sibilla Aleramo, Giacomo Balla, Eduardo, Peppino e Luigi de Filippo, Natalia Ginzburg, Vittorio Gassman, Alberto Moravia, Vittorio de Sica, Marcello Mastroianni, Gianni Rodari e Alberto Sordi, giusto per fare alcuni nomi.
Père-Lachaise a Parigi tra le star Morrison e Wilde
Il cimitero monumentale forse più celebre al mondo, per la città in cui si trova e per i personaggi “star” che vi riposano, è Père-Lachaise a Parigi, il cimitero dell’est, aperto nel 1804 e che si trova nel quartiere di Belleville. Vi si trovano le tombe, tra i tanti, di Honoré de Balzac, Guillaume Apollinaire, Frédéric Chopin, Colette, Molière,
ma anche Amedeo Modigliani, Marcel Proust, Maria Callas, Yves Montand, Simone Signoret, Édith Piaf, Camille Pissarro. Le più visitate? Senza dubbio quelle di Oscar Wilde e Jim Morrison.
Ma degno di nota è anche le Cimetière du Sud, ovvero il Cimitero di Montparnasse, che ha aperto i battenti nel 1824 e oggi è anche uno dei principali spazi verdi della capitale francese: ospita oltre mille alberi di una quarantina di specie differenti, tra cui tigli, frassini e aceri. Qui infatti Samuel Beckett, Charles Baudelaire, Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre, ma anche cantanti, attori e artisti, come Serge Gainsbourg, Philippe Noiret e Man Ray.ù
A Barcellona la tomba è modernista
A Barcellona si può visitare il Cimitero di Montjuic, molto ampio e sfaccettate grazie alla grande varietà e ricchezza di stili e decorazioni dei suoi monumenti funebri. Tra i principali spicca naturalmente lo stile modernista catalano, cifra della destinazione. Qui riposa Joan Mirò.
Il golem e le leggende ebraiche a Praga
Di tutt’altro tenore è invece il vecchio cimitero ebraico di Praga, piccolo e affollato di lapidi ammassate una sull’altra. Al suo interno si ripercorre la storia della comunità ebraica della città fin dal secolo XIV, in cui fu fondato il cimitero, al XVIII secolo. Qui si trova anche la lapide di Rabbi Loew: secondo la leggenda fu lui il creatore del Golem, mitica figura della tradizione e del folklore ebraici.
Il Cimitero Centrale di Vienna tra grandi musicisti e runner
Dalla sua apertura nel 1874, il Cimitero Centrale di Vienna è da sempre molto più che un luogo di sepoltura: con oltre tre milioni di persone sepolte qui e una superficie di 2,5 km2, questo monumento ha acquisito negli anni un valore storico-culturale sempre maggiore, tanto da diventare un vero e proprio punto di riferimento in città. Numerosi personaggi famosi hanno trovato qui la loro ultima dimora, tra cui, ad esempio, i compositori Ludwig van Beethoven, Johannes Brahms, Franz Schubert e Johann Strauss.
E ora celebra il suo 150° anniversario. Oltre alla sua funzione primaria di luogo di sepoltura, il Cimitero offre numerose altre attività: prima tra tutte, è qui ospitato il Museo delle Pompe funebri, che presenta, con tono umoristico, la storia e le tradizioni delle sepolture a Vienna, tra bare decorate e altri rituali storici di sepoltura, evidenziando anche il famoso umorismo nero dei viennesi. Ma non è tutto: questo spazio dà anche la possibilità di fare lunghe passeggiate nei suoi 80 km di sentieri, o, per i più sportivi, le cosiddette “Silent Run”, per scoprire il cimitero in modo atletico, godendo della pace e della tranquillità del posto. Inoltre, il Cimitero Centrale ospita anche 170 specie animali documentate e 200 specie vegetali, oltre al suo giardino naturale di 40.000 m² che può essere anche esplorato con dei tour naturalistici.