Capitali della Cultura 2025: la storia d’Europa è qui

foto da adobe
La storia del Novecento con i suoi eventi cruciali si affaccia con forza nelle Capitali della cultura europea scelte per il 2025. Sono città con un passato intenso da cui hanno saputo riscattarsi.

Anzi, sono riuscite a valorizzarlo rinnovandosi, e oggi si presentano sotto i riflettori internazionali pronte a sfoggiare i propri tesori e a raccontarsi. Una è Chemnitz, terza città della Sassonia dopo Lipsia e Dresda, importante centro industriale finito nell’orbita sovietica diventando la Karl-Marx-Stadt nella Germania dell’Est.

L’altra sono in realtà due, due città simbolo di divisione segnate anch’esse dalla fine del secondo conflitto mondiale, e oggi tornate a essere invece icona di unione: l’italiana Gorizia e la slovena Nova Gorica.

GO2025!

In particolare uno dei riconoscimenti travalica infatti i confini e unisce Italia e Slovenia. Nova Gorica e Gorizia infatti rappresentano quest’anno la prima Capitale europea della cultura transfrontaliera e lo faranno attraverso il ricco programma di eventi GO2025!

Città divise durante la Guerra Fredda, oggi unite grazie all’ingresso della Slovenia nell’Ue e all’adesione a Schengen, una dalla storia antica, Gorizia, l’altra nata dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, celebreranno insieme nel loro fulcro, Piazza Transalpina, punto in comune delle due città e che sarà l’epicentro dei festeggiamenti.

La giornata inaugurale si terrà l’8 febbraio 2025, in concomitanza con la Giornata slovena della cultura (giorno di Prešeren). Tra gli altri appuntamenti da non perdere spiccano la “Marcia per l’Europa”, tra il 1° e il 9 maggio, il Festival delle Rose, tra la fine di aprile e gli inizi di maggio a Nova Gorica, “Gusti senza Frontiere” dal 26 al 28 settembre a Gorizia.

Sarà anche l’occasione per visitare il territorio circostante, dai frutteti e vigneti delle valli di Brda e di Vipava solcate dall’Isonzo al Carso e al mare.

Il centro della Capitale europea della cultura sarà il cosiddetto distretto Cec, nato nel tratto di confine lungo un chilometro tra le due ex dogane. Si tratta di un’area che è stata ristrutturata e rinnovata ed ospiterà eventi e incontri.

“C the Unseen

Nel 2025 la città industriale sassone di Chemnitz sarà la Capitale europea della cultura. Insieme a 38 città circostanti della Sassonia centrale, dei Monti Metalliferi e della regione di Zwickau, Chemnitz si sta preparando ad accogliere ospiti da tutto il mondo. All’insegna del motto “C the Unseen” i luoghi sconosciuti saranno riportati in vita e l’invisibile sarà reso visibile. I visitatori saranno invitati ad avventurarsi fuori dai sentieri battuti e a scoprire, oltre alla città, l’intera regione della Capitale della Cultura, comprese le sue tradizioni e i nuovi inizi, con un programma che mette in luce persone, luoghi e attività che non hanno ancora attirato l’attenzione dei visitatori. Per il 2025 sono previsti circa 100 progetti e circa 1.000 eventi: includono festival, mostre, spettacoli, concerti, eventi culinari e sportivi. L’anno della Capitale della Cultura si concluderà ufficialmente con l’inizio del mercatino di Natale il 29 novembre 2025.

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Si potranno così scoprire e seguire le tracce della sua architettura, dalle “cattedrali” dell’era industriale all‘Art Nouveau, dalla Bauhaus al modernismo della Germania Est. La città ha da offrire anche le collezioni museali e un grande spazio verde, lo Stadtpark. Diversi edifici che ospitavano fabbriche sono stati convertiti in nuovi musei e gallerie.