Astroturismo alle Canarie, ecco dove “tuffarsi” tra le stelle

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Cieli tersi e notti miti, l’estate porta con sè molte occasioni per star col naso all’insù una volta scesa la sera. La grande star è naturalmente la notte di San Lorenzo, ma non è necessario attendere lo sciame di stelle cadenti.

Pensiamo per esempio anche al 20 luglio, in cui si celebra la Giornata Internazionale della Luna, e non poteva esserci data più calzante visto che è stata scelta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per commemorare l’impresa di della missione Apollo 11 e del primo uomo a camminare sulla luna il 20 luglio del 1969.

Grazie alla posizione geografica privilegiata dell’arcipelago e alla limpidezza del cielo, tra le mete in cui osservare il firmamento questa estate – e magari proprio in una di queste due occasioni – ci sono le isole Canarie.

Il cielo delle isole Canarie permette di osservare nitidamente la luna, le stelle e i fenomeni celesti, per via delle caratteristiche meteorologiche generate dai venti Alisei e dalle temperature dell’atmosfera che impediscono la formazione delle nubi. Proprio per questa peculiarità qui vige la cosiddetta “Legge del cielo” (approvata nel 1988), che si preoccupa di limitare l’inquinamento luminoso notturno; le stesse norme tutelano l’ambiente anche dall’inquinamento radioelettrico e atmosferico e regolano le rotte aeree in modo che nulla possa ostacolare l’osservazione delle stelle.

Inoltre, oltre alla vicinanza con l’Equatore, anche il territorio montuoso e l’altezza dei rilievi le rendono destinazione ideale per il cosiddetto astroturismo, il turismo legato all’osservazione del cielo, anche a occhio nudo. Per esempio nelle Riserve stellari.

Alla Canarie si possono ammirare circa 15.000 stelle in qualsiasi notte dell’anno. Basti pensare che normalmente in città se ne riescono a vedere soltanto 500. Sulle isole sono tre i luoghi riconosciuti come Patrimonio Mondiale per l’astroturismo, le cosiddette Riserve Starlight: l’isola di La Palma, Fuerteventura e Tenerife, in particolare nella zona del Teide e delle cime più alte dell’isola. Questa certificazione viene assegnata a luoghi che hanno una bassa incidenza luminosa e sono quindi perfetti per l’osservazione delle stelle.

Le Canarie ospitano anche l’Instituto de Astrofísica de Canarias, dove gli scienziati di tutto il mondo si ritrovano per effettuare studi e ricerche. Per questo motivo, grazie alla cooperazione di diversi Paesi, Tenerife e La Palma dispongono di telescopi notturni e diurni tra i più avanzati del mondo.

Alcune di queste strutture si trovano a 2.400 metri sul livello del mare, come il telescopio solare Gregor di Tenerife, il più grande d’Europa, o l’Osservatorio Astrofisico Roque de los Muchachos di La Palma, entrambi centri aperti al pubblico. Esistono anche guide turistiche che organizzano percorsi notturni e sessioni di osservazione delle stelle in punti panoramici spettacolari.

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Quali sono i punti panoramici nelle isole Canarie e le costellazioni che si possono riconoscere?

A La Palma, aituato nella parte occidentale dell’isola, il belvedere di San Borondón permette di vedere chiaramente la Stella Polare e le costellazioni di Cassiopea e Cefeo.

A Lanzarote in estate nelle notti di novilunio (quando la luna è completamente in ombra), dal belvedere Peñas del Chache, a 670 metri di altitudine nel punto più alto di Lanzarote, si possono osservare le costellazioni del Sagittario, nella forma riconoscibile di una teiera, e dello Scorpione, di colore rossastro.

A Fuerteventura, dal belvedere di Morro Velosa, vicino a Betancuria, è possibile distinguere chiaramente la forma a “W” di Cassiopea e l’Orsa Minore, con la Stella Polare che segna il nord.

A Gran Canaria, a Llanos de Garañón, a 1.700 metri sul livello del mare, si possono vedere perfettamente le costellazioni dei Gemelli, l’Auriga, il Toro e Orione. Sono ben distinguibili specialmente in primavera.

Gran Canaria ospita anche diverse infrastrutture e attività turistiche dedicate all’osservazione del cielo, motivo per cui è riconosciuta dall’Unesco come Destinazione turistica per l’astroturismo. Dall’antichità i popoli nativi erano dediti allo studio del cielo e i segni sono presenti nel sito archeologico del Risco Caido.

A La Gomera a 1.487 metri sul livello del mare c’è il punto più alto dell’isola, El Alto de Garajonay: un belvedere naturale per osservare costellazioni come Orione, Gemelli, Sagittario, Scorpione e l’Orsa Minore, grazie al bassissimo inquinamento luminoso dell’isola.

A El Hierro nell’ovest dell’isola si trova il faro di Orchilla che offre uno spazio naturale ben accessibile per contemplare il cielo e da dove si distingue chiaramente la costellazione del Toro.

A Tenerife il belvedere di El Palmar, nella città di Buenavista, situata nel nord dell’isola, permette di osservare bene la costellazione di Orione e i suoi cani da caccia, Canis Major e Canis Minor, soprattutto negli ultimi mesi dell’anno.

Infine, a La Graciosa, si può fare rotta verso l’appartata Playa de Las Conchas a e lungo la strada che la raggiunge da Caleta de Sebo.

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