Asolo, il borgo dei cento orizzonti che stregò Freya Stark

Asolo
C’è un borgo, in Italia, che racconta una storia d’amore tra un luogo e una grande viaggiatrice: è Asolo, in Veneto, la “città dei cento orizzonti” che stregò Freya Stark.

Emancipata donna inglese del primo Novecento, Freya Stark nacque a Parigi nel 1893, dove i genitori artisti si trovavano in trasferta, e continuò a viaggiare per tutta la vita: visitò l’Oriente, si avventurò in luoghi ostili, fu infermiera durante la Grande Guerra, informatrice del governo britannico e scrittrice.

Freya Stark

Per viaggiare con lei possiamo leggere i suoi libri, come Effendi, che racconta la missione in Medio Oriente per il Ministero dell’Informazione britannico, Lettere dalla Siria, epistolario di un viaggio negli anni Venti, o ancora Le Porte dell’Arabia. E poi arrivare ad Asolo, che scelse come buen retiro, dove morì centenaria nel 1993.

Di Villa Freya oggi si può vedere il parco, al tempo orto botanico che custodiva le essenze raccolte in viaggio. Per scoprirne la vita si può visitare La stanza di Freya al Museo cittadino, e poi renderle omaggio al cimitero di Sant’Anna. Freya è sepolta qui, proprio come un’altra grande del Novecento: Eleonora Duse.

Anche se morì a Pittsburgh nel 1924 durante una tournée, la grande attrice fu sepolta qui secondo la sua volontà. Alla Divina sono stati dedicati una sezione del museo e il teatro del castello, ma per ritrovarne altre tracce si può far rotta alla porta di Santo Spirito (detta anche di Santa Caterina): la finestra sotto l’arco è quella della sua casa, e la ricorda anche una lapide scritta da Gabriele D’Annunzio.

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