Il 5 maggio è data celebre della storia e della letteratura: quest’anno si ricorda il Bicentenario della morte di Napoleone e l’Isola d’Elba, dove visse dieci mesi, apre un anno di eventi in suo onore.
Durante tutto l’anno l’isola ospiterà incontri, visite, concerti, degustazioni, itinerari alla scoperta delle tracce dell’Imperatore che permetteranno di immergersi in modo divertente nella storia e rivivere le atmosfere del tempo, quasi come se Napoleone fosse ancora a pochi passi, grazie anche alla collaborazione con la Federazione Europea delle Città Napoleoniche e Route Napoleon.
Ma quali sono i luoghi di Napoleone all’isola d’Elba? Lo sbarco di Napoleone Bonaparte all’Isola d’Elba avvenne il 4 maggio 1814, a Portoferraio, dove ancora oggi è possibile vedere la zona esatta in cui posò i piedi sull’isola. Da quel momento e fino al 27 febbraio 1815, la vita della comunità elbana venne stravolta dalla sua presenza e le sue tracce sono ancora ovunque. A Portoferraio si trova anche il Teatro dei Vigilanti, costruito su iniziativa di Napoleone, che fece trasformare l’antica chiesa sconsacrata del Carmine: è attivo ancora oggi e ospita ogni anno un ricco cartellone di spettacoli.

Bonaparte era un grande curioso e camminatore. I luoghi in cui soggiornò sono ancora oggi visitabili, a partire dalla prima residenza Palazzina dei Mulini, fino a quella estiva nell’entroterra, Villa San Martino, che avrebbe dovuto accogliere il nido d’amore da condividere con la moglie Maria Luisa, che però non lo raggiunse mai sull’isola.
Pochi sanno che oltre a questi due luoghi di Portoferraio, Bonaparte fece allestire delle stanze anche tra le mura di Forte San Giacomo a Porto Azzurro mentre a Rio, accanto a quella che oggi è la sede del Museo del Parco Minerario, sorge un’antica villa che fu palazzo governativo e dove Napoleone era solito alloggiare.
Gli appassionati non possono perdere la spiaggia delle Viste da cui Napoleone fuggì il 26 febbraio 1815, così come altri luoghi elbani ricchi di suggestioni e leggende. Uno tra tutti: lo scoglio della Paolina, in cui si narra che la sorella dell’imperatore amasse bagnarsi in totale libertà lontano da occhi indiscreti.

Per i veri appassionati l’isola offre anche il passaporto napoleonico, a disposizione di tutti i viaggiatori che faranno tappa all’Elba sulle orme del condottiero corso. Nel passaporto saranno inserite le 10 tappe napoleoniche per eccellenza; dopo ogni visita si potrà richiedere agli incaricati di ricevere il timbro che attesti il percorso.
Inoltre, è possibile ripercorrere le sue orme anche con una serie di trekking e tragitti da affrontare in bike ed ebike, attraverso il Bosco di San Martino o lungo le pendici del Monte Capanne.
A Bonaparte viene storicamente attribuito anche il merito di aver istituito la prima DOC elbana, riconoscendo il valore del vino Aleatico, scoperta fatta grazie al ritrovamento del Privilegio dell’Imperatore, un documento che può essere considerato una sorta di DOC ante-litteram. La passione di Napoleone per i vini si tradusse anche in un progetto ambizioso come la realizzazione di un’azienda vitivinicola e riserva di caccia intorno a San Martino.