In tempo di quarantena, Google ci permette di visitare ogni angolo del mondo, luoghi solitamente difficili da raggiungere dal punto di vista logistico ma che con un clic si trasformano in adrenaliniche esperienze da provare.
Dal Kenya all’Antartide passando per le profondità marine, quattro angoli del mondo da scoprire trattenendo il fiato comodamente seduti sul divano di casa.
Da 2010 l’Antartide è visitabile con Google. Con l’aiuto del Polar Geospatial Center at the University of Minnesota e il New Zealand Antarctic Heritage Trust, sono state aggiunte oltre 360 immagini sia di interni che di esterni.
L’obiettivo è quello di fornire agli scienziati e agli appassionati di viaggio di tutto il mondo le informazioni e le immagini più accurate di queste importanti località storiche.
Per chi soffre di vertigini questo è l’unico modo per scalare le pareti rocciose del Parco Yosemite, negli Stati Uniti, celebre per El Capitan, la parete alta quasi 915 metri.
Il progetto è stato realizzato grazie al duro lavoro di tre scalatori: Lynn Hill, Alex Honnold e Tommy Caldwell che, grazie al Trekker, lo zaino tecnologico equipaggiato con 15 fotocamere che scattano immagini ad alta risoluzione, hanno raccolto una panoramica a 360 gradi in orizzontale e 280 gradi in verticale delle ripidi pareti del Parco.
Grazie al progetto Google Sea View, che sta esplorando i fondali più belli del pianeta osservando da vicino la vita dei suoi abitanti, è possibile fare snorkeling nella barriera corallina e nuotare nelle profondità marine di Australia, Filippine e Hawaii.
La potente videocamera SVII utilizzata è stata progettata appositamente per “migliorare la fluidodinamica quando si viaggia sott’acqua”, e si muove ad una velocità di 4 chilometri orari, catturando immagini a 360 gradi ogni 4-6 secondi in 20 luoghi diversi.
Il Samburu National Park, in Kenya, regala un safari a portata di mouse. Google ha lanciato le nuove mappe del Parco africano (il primo parco nazionale del paese ad essere accessibile in un modo così virtuale e tecnologico), consentendo agli utenti del web di provare un safari virtuale nelle riserve naturali.
Ma lo scopo dell’iniziativa è quello, in collaborazione con la Onlus Save the Elephants, di promuovere la conservazione della fauna selvatica e raccontare le storie delle famiglie di elefanti nel parco senza invadere il loro habitat.