L’appuntamento per gli appassionati del soft trekking è a Montalbano jonico, in Basilicata, attraverso un suggestivo itinerario che racconta la vita contadina di un tempo e la storia geologica-naturalistica della terra. Lo scopriamo nella nuova puntata della nostra rubrica #InCammino insieme alle guide di Aigae – Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, con cui ViaggiOff ha avviato la sua collaborazione mirata a raccontare l’altro volto dell’Italia.
Siamo nel cuore della Riserva dei Calanchi di Montalbano jonico, istituita nel 2011 per preservare e tutelare un vero museo paleontologico a cielo aperto. I calanchi geomorfologicamente sono infatti il risultato dell’erosione del terreno che si produce per effetto di dilavamento delle acque su rocce argillose degradate.
Il percorso, con partenza dal centro storico del paese (292 mt) si snoda lungo le storiche mulattiere (appiett) che attraversano i calanchi fino ad arrivare alla valle del fiume Agri. Le mulattiere sono le vie che i contadini montalbanesi percorrevano per recarsi nei propri campi: attraversano la macchia mediterranea e i nudi calanchi permettendo osservazioni naturalistiche e geologiche di rara bellezza.
In diversi punti è facile anche rinvenire fossili di molluschi bivalvi, molluschi gasteropodi, briozoi ed echinodermi a testimonianza del lento ritiro del mare da queste zone.
La fauna è molto ricca, l’area permette la sosta e la riproduzione di diverse specie di uccelli, tanto da essere riconosciuta a livello europeo come I.B.A. (Important Bird Areas) La guida dell’Aigae, Porzia Lombardi, è sempre pronta a condurre per mano i visitatori in questa piccola, grande avventura nella storia geologica del nostro Paese. Ecco i suoi riferimenti: cell. 333.2717550, email porzialombardi@gmail.com.