A Parigi arriva l’ostello Hosho: dormire in capsula costa 20 euro

hosho capsule parigi
Dormire a Parigi con solo 20 euro in tasca, ma senza rinunciare al comfort: è questa la promessa lanciata da Louvre Hotels, gruppo alberghiero francese che ha appena fatto debuttare nella Ville Lumiere Hosho, l’hotel-ostello con i letti-capsula.

Famiglie, gruppi di amici, backpackers, sono tutti i benvenuti nella nuova struttura che vuole strizzare l’occhio a chi viaggia con budget ristretti, che venga da lontano ma anche da molto vicino: secondo una recente ricerca, infatti, un francese su tre che vive fuori dalla Capitale ha intenzione di visitare Parigi nei prossimi mesi, ma lo vuole fare risparmiando e allocando un budget medio di 82 euro a persona per il soggiorno. E così, se da un lato il concetto di capsula sta facendo sperimentare nuovi micro-hotel di lusso, dall’altro approda anche nei viaggi economici.

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Da queste considerazioni è nato Hosho, che si trova a due passi dalla stazione metropolitana di Porte d’Italie, nel XIII arrondissement sulla Rive Gauche: le sue “capsule”, soprannominate pomposamente “dream station”, hanno ciascuna appunto una tariffa di 20 euro, sono composte da letto con biancheria di qualità, una lampada da lettura, uno specchio, un armadietto di sicurezza personale, diverse prese per i device e, soprattutto, una tenda opaca al 100% per garantire un buon riposo. I letti sono individuali e venduti individualmente, ma si possono combinare “camere” private di 4, 6 o 8 letti per le famiglie e i gruppi, come anche esiste la possibilità di un’area separata con camere per le donne che viaggiano da sole. Sono in tutto 246 i letti distribuiti in 39 camere con docce private e toilette separate. Tra gli altri servizi spiccano distributori automatici, fornetti a microonde e uno spazio di co-working, per chi abbia il desiderio di sfruttare la sua capsula per fare il nomade digitale a Parigi.

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Soggiorno spartano, certo, ma senza rinunciare al design: Hosho è stato disegnato dal team di Louvre Hotels Group insieme con lo studio londinese B3 Designers, e diversi spazi sono stati realizzati in collaborazione con artisti che hanno abbellito l’hotel con affreschi o lavori di street art sul rooftop.

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