Se potessimo viaggiare nei prossimi giorni, una meta da non perdere sarebbe sicuramente Barcellona. Perché il 23 aprile la città, insieme a tutta la Catalogna, celebra Sant Jordi, San Giorgio, il suo protettore. Quest’anno i festeggiamenti sono stati sospesi fino a data da destinarsi. Ma è sempre bello ricordare la tradizione secondo cui, questo giorno, i catalani si scambiano libri e rose.
Ma come è nata questa poetica consuetudine? L’omaggio al santo protettore risale al XV secolo e pare che già allora ci fosse l’usanza di regalare una rosa all’amata e di visitare la cappella di Sant Jordi, dove si teneva anche una fiera dedicata ai fiori.
L’idea di associare poi i libri all’evento arrivò solo negli anni Trenta del secolo scorso, e oggi lungo la Rambla (e non solo) sfilano stand dove poter acquistare libri e rose, ma in città c’è anche un fitto calendario di appuntamenti culturali, dai recital ai reading agli incontri con gli scrittori.

Non quest’anno purtroppo, ma in attesa di sapere se la festa verrà spostata più avanti o tornerà solo l’anno prossimo si può comunque cogliere l’occasione per festeggiare con i libri. Anche perché il 23 aprile non è una data a caso: si celebra infatti la Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore, e l’Unesco l’ha scelta perché vi ricadono due anniversari importanti: la morte di Miguel de Cervantes e quella di William Shakespeare.
In occasione di questa giornata si organizzano eventi e manifestazioni in giro per il mondo, che quest’anno saranno giocoforza virtuali. Come per esempio quello della Nave dei libri per Barcellona: ogni anno la organizza la rivista Leggere:tutti e poiché stavolta la traversata non sarà possibile, si navigherà invece per tutto il giorno in una diretta streaming su canali degli organizzatori, insieme a scrittori, musicisti, attori: ci saranno presentazioni di libri, musiche, performance teatrali, e tutte si svilupperanno intorno a tre parole: Cooperazione, Solidarietà e Gratitudine.