Vacanza negli Stati Uniti: istruzioni per l’uso dall’Esta all’arrivo

foto da adobe
Di questi tempi, che stanno mettendo a dura prova il feeling  tra l’Italia e gli Usa, anche un semplice viaggio di piacere nella terra a stelle e strisce può riservare sorprese e magari qualche contrattempo.

Ecco perché è sempre utile conoscere le “istruzioni per l’uso” per un ingresso senza problemi.

Cominciamo dall’Esta: è bene compilare correttamente  le dichiarazioni richieste con le motivazioni del viaggio. Si devono poi versare 26 dollari per ricevere la copia PDF del documento.

Ed ecco gli step successivi per partire in serenità.

1. Il check-in è rigorosamente al banco: l’effettuazione del check-in online non esenta da quello fisico in aeroporto; si tratta solo di uno step perché il Pdf stampato riporta una notifica che avvisa il passeggero che quel documento non è valido come carta di imbarco e che in ogni caso occorre passare al desk della compagnia aerea. Leggere quindi  sempre con attenzione tutto ciò che è riportato nel Pdf stampato.

2. Al desk in aeroporto, sulla carta d’imbarco rilasciata dall’addetto può apparire la sigla  “SSSS”: si tratta di un codice identificativo col quale si indica che il passeggero è stato scelto a campione per un controllo molto più approfondito eseguito prima dell’imbarco. Si tratta di una procedura che è stata richiesta dalle autorità Usa a tutti i cittadini stranieri in procinto di entrare negli States.

3. Dopo il check-in si procede verso un ingresso riservato per “passeggeri Usa” con tre linee colorate disegnate a terra che distinguono “passaporti Ue”,  “Passaporti Usa” e “passaporti stranieri”; successivamente si è sottoposti a  scan corporeo e foto di riconoscimento dopo la scansione del passaporto ai tornelli.

4. Controllo SSSS: pochi minuti prima dell’imbarco viene eseguito questo controllo extra a campione che consiste in un ulteriore check dell’abbigliamento indossato, nonché dei bagagli al seguito.

5. Arrivo negli States: in aeroporto i passeggeri vengono divisi in due file, in un lato cittadini Usa e nell’altro tutti i cittadini non Usa condotti verso gli sportelli della ‘Immigration’ con tempi di attesa solitamente tra i 45 minuti e 1 ora; tempi lunghi perché ogni passeggero viene sottoposto ad una serie di domande anche insolite:  dal motivo della visita al tempo di permanenza, dalla presenza negli States di parenti o amici all’indirizzo dell’alloggio e se il pernottamento avviene in case private viene richiesto un numero di telefono utile. In questa fase si consiglia di essere sempre e comunque pazienti e gentili, mai infastiditi e soprattutto ben disponibili a rispondere. Altre domande anche personali possono riguardare il tipo di lavoro svolto in Italia, addirittura il tipo di contratto e la quantità di soldi cash al seguito. Ovviamente viene anche richiesta la carta di credito che verrà utilizzata e la disponibilità di denaro presente sulla carta. Al termine di questa procedura l’uscita dall’aeroporto non riserva altri passaggi burocratici.

Thomas Lovelock

I tag dell'articolo