Con l’arrivo del Re Leone nei cinema, sale immancabilmente la voglia d’Africa, degli spazi sconfinati delle savane di Kenya e Tanzania, dove è ambientato il live action della Disney. Nonostante sia realizzato in computer grafica, il film si ispira chiaramente alle terre calde del Masai Mara, il parco più famoso del Kenya con la più alta concentrazione di animali. È su questi altipiani, che nell’immaginario collettivo rappresentano la vera Africa del safari, che si svolge l’avventura del piccolo Simba.
Alessandro Simonetti, titolare World Explorer, non ha dubbi sul positivo effetto trainante che il film avrà sui viaggi verso il Continente Nero: «Il nuovo Re Leone darà una grande visibilità all’Africa Orientale e soprattutto al Kenya e questo non può fare che bene a questo magnifico Paese. Mio padre fu tra i primi a organizzare safari nei parchi di Kenya e Tanzania ed io ci sono praticamente cresciuto. Quindi, in un certo senso, questo momento per me è una sorta di ritorno alle origini».
«Il Re Leone – prosegue – rappresenta un’opportunità imperdibile per cambiare l’immagine che gli italiani hanno del Kenya: speriamo non venga più collegato solo al prodotto villaggistico e alla costa, ma che la savana, la vera Africa del safari, trovi la sua corretta valorizzazione. Non dimentichiamo, inoltre, che in questo paese il rapporto qualità/prezzo del safari è tra i migliori del continente».
Specializzato fin dal 1972 nell’organizzazione di viaggi su misura, African Explorer propone due itinerari di 10 giorni-7 notti nelle terre del Re Leone, in Kenya e Tanzania, con trattamento di pensione completa durante i fotosafari e prezzi, rispettivamente, da 2.350 euro e 3.250 euro.