Nasce Diversity and Inclusion, protocollo per il turismo gay friendly

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L’ospitalità gay friendly ha oggi un nuovo protocollo in Italia: arriva Diversity and Inclusion, e riconoscerà hotel, territori e operatori turistici attenti al valore e all’accoglienza dei viaggiatori Lgbtq+.

Creato da Sonders and Beach World in collaborazione con l’Associazione Italiana Turismo Gay e Lesbian, si basa sul principio che “Ogni persona ha il diritto di fruire di un’offerta turistica a propria misura, in modo da trarre piacere e beneficio dal soggiorno lontano da casa, in piena autonomia e semplicemente essendo sé stesso senza il rischio di essere deriso o addirittura discriminato”, come spiega nella sua dichiarazione di apertura.

Il protocollo D&I è il primo in Italia dedicato all’ospitalità e alla valorizzazione dell’inclusione sociale ed ha ottenuto la validazione dall’ente  di certificazione internazionale Rina. Viaggiatori e ospiti Lgbtq+ potranno dunque affidarsi ad una serie di hotel e servizi “certificati” e riconosciuti attraverso questo strumento, e pronti all’accoglienza inclusiva.

Come si applica nello specifico? Il protocollo fornirà un codice etico di comportamento per le buone pratiche di inclusività sociale e di accoglienza rivolta alla comunità Lgbtq+ partendo da una doppia analisi: il rapporto tra l’azienda o l’ente territoriale e l’ospite, e il rapporto tra organizzazione lavorativa e lo staff in presenza di dipendenti e collaboratori Lgbtq+, che nell’ottica del Diversity management possono rappresentare un valore. L’adozione del protocollo e la sorveglianza sul mantenimento degli standard consentirà poi all’hotel o operatore turistico di ottenere il label “Queervadis approved”. Tra i primi ad aderire al protocollo c’è il Gruppo Una con i suoi hotel.

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