World’s Best Restaurant 2023: il migliore del mondo è in Perù

The World’s Best Restaurant 2023
Il Sudamerica sotto i riflettori dell’alta gastronomia mondiale: è in Perù il ristorante migliore del mondo. Il Central di Lima è stato infatti nominato The World’s Best Restaurant 2023, aggiudicandosi dunque il primato l’anno scorso detenuto dal Geranium di Copenhagen, quest’anno fuori gara per aver appunto già vinto e incluso comunque quest’anno nella hall of fame dei ristoranti Best of the Best.

E non si tratta dell’unico exploit in salsa latina e ispanica. La classifica 2023 dei migliori ristoranti del mondo è stata annunciata alla cerimonia di premiazione a Valencia (l’avevamo anticipata qui), che ha decretato i World’s 50 Best Restaurant 2023, e include i locali di 24 Paesi suddivisi in 5 continenti. Sono 12 i ristoranti che fanno il loro
debutto in classifica e cinque gli italiani presenti quest’anno: il primo connazionale si piazza al settimo posto, è il Lido 84 a Gardone Riviera. Gli altri ad essere premiati nella top 50 sono Reale (16) a Castel di Sangro, Uliassi (34) a Senigallia, Le Calandre (41) a Rubano e Piazza Duomo (42) ad Alba.

Il mondo della ristorazione si è dunque riunito a Valencia, in Spagna, presso il Teatro dell’Opera Les Arts, per celebrare i The World’s 50 Best Restaurants awards 2023, sponsorizzati da S.Pellegrino & Acqua Panna, ed eleggere il Central di Lima, il ristorante di punta della capitale,  a cura degli chef Virgilio Martinez e Pía León, The World’s Best Restaurant 2023 e The Best Restaurant in South America 2023.

Secondo classificato nel 2022, il Central rende omaggio al Perù con un menu che celebra la biodiversità degli ingredienti autoctoni del Paese, insieme alle sue tradizioni e alla sua storia, sotto la guida del centro di ricerca Mater Iniciativa, facendo della sostenibilità uno dei valori di riferimento. Sul podio accanto al Central trionfa poi la Spagna, con il ristorante Disfrutar, al secondo posto, di Barcellona, e il Diverxo a Madrid in terza posizione.

Anche il Sudamerica rafforza ulteriormente la sua posizione nella ristorazione mondiale, con nove ristoranti in totale presenti in classifica, tra cui due nuovi ingressi: il Kjolle di Pía León (numero 28) a Lima e l’El Chato (33) a Bogotà. Segue l’Asia con sette ristoranti, tra cui l’Odette a Singapore, nominato The Best Restaurant in Asia (in 14sima posizione), insieme alle new entry Le Du (15), Gaggan Anand (17) a Bangkok e il ristorante Sézanne a Tokyo (37). Per la prima volta due ristoranti di Dubai fanno il loro ingresso: il Trèsind Studio (11) nominato The Best Restaurant in Middle East & Africa, e l’Orfali Bros Bistro (46).

E anche l’alta pasticceria vira verso il Sudamerica. Pía Salazar del Nuema a Quito è la vincitrice del premio The World’s Best Pastry Chef. Nata a Cuenca, sta contribuendo a far conoscere l’Ecuador con le sue creazioni sperimentali, trasformando frutta e verdura in dolci d’alto livello, come il cocco con il lievito e l’aglio nero o il porro e la vaniglia con il cedrón, un’erba simile alla verbena del limone.

La Danimarca, pur perdendo la palma d’oro, conquista un premio, il Gin Mare Art of Hospitality Award, che è stato assegnato al ristorante Alchemist (arrivato al quinto posto in classifica generale) di Copenhagen, premiato per la sua esperienza culinaria quasi mistica in un angolo remoto e industriale della città: una serata qui è divisa in diversi “atti” in cui gli ospiti dello chef Rasmus Munk e del suo staff vengono accompagnati in un percorso sensoriale che alterna nei diversi spazi del ristorante performance artistiche a momenti di narrazione cui vengono abbinati piatti nati dalla ricerca di Munk.

Il premio Flor de Caña Sustainable Restaurant Award è stato assegnato quest’anno al Fyn di Città del Capo, dove la missione dello chef fondatore Peter Tempelhoff è quella di superare i confini interpretando il Sudafrica e la sua cultura attraverso tecniche radicate nella cucina giapponese. Questo premio è gestito in modo indipendente dalla Sustainable Restaurant Association, che valuta i locali che si auto candidano basandosi su un’ampia gamma di criteri, tra cui la responsabilità ambientale e sociale, il coinvolgimento della comunità e il benessere del personale.

Ecco l’elenco dei ristoranti eletti vincitori nella classifica The World’s 50 Best
Restaurants dalla prima edizione, fuori gara nel 2023 e per i prossimi anni:

El Bulli (2002, 2006-2009)
• The French Laundry (2003-2004)
• The Fat Duck (2005)
• Noma – location original (2010-2012, 2014)
• El Celler de Can Roca (2013, 2015)
• Osteria Francescana (2016, 2018)
• Eleven Madison Park (2017)
• Mirazur (2019)
Noma – location attuale (2021)
Geranium (2022)