Giunta alla sua 26ª edizione, tale ricorrenza ha fatto lo scorso anno il “botto” sui social con oltre 60mila contenuti, ispirati all’alimento forse più famoso del pianeta, condivisi con l’hashtag #WorldPastaDay. Quest’anno i promotori puntano al bis invitando food lover, giornalisti, chef e blogger a fare post, reel, stories e quant’altro menzionando gli account social di WeLovePasta.it su Facebook, Instagram.
E sebbene la pasta, abbreviazione di pastasciutta, sia italianissima con origini antiche che risalgono a quando la Penisola era parte della Magna Grecia e dell’Etruria, quest’anno il titolo di “capitale” delle celebrazioni spetta a Philadelphia, che guida il mondo attraverso eventi, maratone social e festeggiamenti in onore della pasta.
Ma quali sono le ricette di pasta più amate dai turisti stranieri in vacanza in Italia? Secondo una ricerca, realizzata da Unione Italiana Food in collaborazione con il Touring Club Italiano, la top 3 delle preferenze vede al primo posto la carbonara, seguita dalle lasagne e dalla intramontabile pasta al pomodoro.
Ma prima di servire ai lettori di Cook&Go la sua ricetta è bene ricordare che nel 2023 il consumo globale di pasta ha toccato quota 14 milioni di tonnellate e l’Italia si è confermata leader mondiale nella sua produzione con quasi 4 milioni di tonnellate, di cui il 56% esportato all’estero. Va detto anche che ogni anno ne consumiamo in media oltre 23 chili a testa. Un quantitativo notevole.
Sebbene il piatto sia tradizionale, numerosi chef stellati e moderne osterie ne sperimentano varianti originali ma altrettanto appetitose. A Napoli, ad esempio, si distinguono due spaghetti “signature”, rivisitati per l’occasione. Il primo è quello del ristorante Casa Vittoria, in Piazza Vittoria 6, realizzato pasta di Gragnano Igp e una combinazione di tre varietà di pomodoro (San Marzano, Piennolo e Datterino) farcita con quenelle di ricotta di bufala e buccia di cedro grattugiata; il secondo è lo Spaghetto alla Gravunaro di Brigida Cucina Napoletana, nel cuore della Napoli della Belle Époque, in via Santa Brigida, a ridosso della centralissima Galleria Umberto.
Celebriamo, dunque, anche noi il World Pasta Day proponendo ai nostri lettori la ricetta della classica pasta fresca all’uovo suggerita da Eataly.
– 1 uovo ogni 100 grammi di farina (bianca al 100% per chi desidera un gusto più fine, con percentuali crescenti di semola per chi invece vuole un sapore e una consistenza più rustica)
– sale q.b.
Il punto di partenza è una spianatoia in legno: una superficie ruvida è più indicata rispetto a un qualsiasi piano liscio. Un solo piccolo accorgimento prima di iniziare: evitare di lavorare l’impasto in presenza di correnti d’aria che possono seccare la pasta.
Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, aggiungete un pizzico di sale e aprite le uova (a temperatura ambiente) nel cratere.
Con una forchetta, sbattete leggermente le uova e cominciate a impastare prendendo la farina dai bordi della fontana.
Insistete per una quindicina di minuti, impastando energicamente e tirando la pasta in tutte le direzioni. Per aumentare l’elasticità, sbattetela di tanto in tanto sulla spianatoia infarinata.
Una volta ottenuto un impasto elastico e omogeneo, avvolgetelo nella pellicola o copritelo con un panno umido e lasciatelo riposare 30 minuti.
A questo punto, stendetelo sulla spianatoia e lavoratelo con il mattarello: proseguite fino a ottenere uno spessore di 3-5 millimetri. In alternativa, aiutatevi con una macchinetta per la pasta.
Quando l’impasto sarà pronto per essere trasformato in pasta, potrete procedere diversamente a seconda del formato desiderato. Per quelli più semplici, basta arrotolare la sfoglia e fare dei tagli a intervalli regolari: ogni 7 millimetri per le tagliatelle, 3 millimetri per i tagliolini, 1,5 centimetri per le pappardelle. Le lasagne si otterranno invece ritagliando dei rettangoli di 14×21 centimetri, i cannelloni saranno gli stessi rettangoli preparati per le lasagne ripieni e arrotolati, i quadrucci da fare in brodo saranno dei quadrati di 1 centimetri per lato, mentre i maltagliati nasceranno dagli scarti tagliati in modo un po’ irregolare.
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