In tempi di distanziamento sociale forzato, un viaggio nei luoghi del silenzio dove praticare la meditazione o lo yoga può essere una scelta intelligente per una vacanza diversa.
In Italia c’è davvero l’imbarazzo della scelta e possono bastare due esempi suggestivi: l’Eremo di Calmadoli, ispirato a San Benedetto e a San Romualdo, tra Cortona e Arezzo, a 1.100 metri di altitudine che si può raggiungere attraversando l’intero Casentino.
In questa struttura d’altri tempi si trovano 15 camere e gli ospiti possono partecipare, facoltativamente, ai momenti di preghiera insieme ai monaci, oppure, come alternativa, prendere parte a sedute di yoga, in una atmosfera magica, lontana da lusso e dalla comodità, per ritrovare equilibrio e serenità.
Un altro luogo del silenzio è l’Eremo delle Carceri, a quasi 800 metri sul livello del mare, ai piedi del Monte Subasio, in Umbria: a poca distanza da Assisi, questo sito di alta spiritualità è stato frequentato da Francesco ed oggi è gestito da cinque Frati Minori. Immerso in un folto bosco di lecci, l’eremo è il posto ideale per la meditazione e la contemplazione della natura., immergendosi completamente nella dimensione francescana.

All’estero, uno dei luoghi ‘must’ è sicuramente Ubud Bali dove ci si può regalare una parentesi meditativa durante un soggiorno in terra indonesiana e dove ogni anno, da marzo a maggio, si svolge un vero e proprio Festival dello Yoga, con incontri ed esercizi condotti da istruttori provenienti da tutte le parti del mondo.
Non a caso, Ubud viene definita la Capitale dello Yoga, con percorsi di benessere fisico e mentale legati all’Ayurveda per tutte le età, compresi i bambini. Sicuramente un modo diverso di programmare una vacanza a Bali, non soltanto orientata al mare e alle spiagge.